Le immagini di siccità in Italia che stiamo vedendo in questi giorni su quotidiani e telegiornali hanno un impatto molto forte, non solo per noi ma anche per gli studiosi. Il calo delle portate dei fiumi, le barche sul terreno arido, i ghiacciai ridotti, la poca neve sulle Alpi…Quotidianamente stiamo osservando scenari sempre più sconcertanti e come ben sappiamo, ciò che accade al luogo in cui viviamo condiziona direttamente le nostre vite. Carlo Buontempo, il direttore del servizio cambiamento climatico dei satelliti europei Copernicus, ha spiegato alcune cose estremamente importanti a La Repubblica.
Buontempo definisce la situazione attuale “drammatica” e in forte espansione, anche fuori dall’Italia. Il direttore dichiara: “Nell’Italia settentrionale una delle cause principali è stata la poca neve caduta sulle Alpi. Vuol dire che il disgelo di primavera ed estate non da il suo contributo nel ricaricare falde acquifere e portata dei fiumi”. Ovviamente le cause primarie sono due: le ondate di calore superiore rispetto agli anni precedenti, presenti già da maggio e il cambiamento climatico. Le piogge, come sostiene lo studioso, saranno sempre più concentrate, con periodi di precipitazioni estreme, il problema è che quando il terreno diventa così arido, l’acqua non riesce a permeare nel sottosuolo. Rispetto alle zone del sud, quest’anno le zone del nord hanno avuto più problematiche, l’unico motivo pare essere la scarsità di neve, eppure di questo passo è facile che la situazione si capovolga.
Come dicevamo, attualmente le regioni di centro e nord Italia sono quelle più colpite ma quello della siccità è un problema che riguarda tutti. Acqua che scarseggia, pioggia sempre meno frequente e scenari che mettono in guardia tutti, come quello del fiume Tevere a Roma che ogni giorno si abbassa di 3 centimetri. Il livello del fiume Tevere dovrebbe essere tra i quattro e i cinque metri e mezzo, attualmente invece è di un metro e dodici centimetri. Il livello dell’acqua si è abbassato talmente tanto da far emergere le rovine del ponte Neroniano, un pezzo di storia generalmente sommerso nel fiume. Un pericolo per l’ecosistema e per i battelli che rischiano di non poter più attraversare i fiumi e non si tratta di un caso isolato. Anche Piemonte e Lombardia stanno vivendo situazioni di tale gravità e pian piano anche altre regioni chiedono lo stato di emergenza.
Lo stato di emergenza è volto a fronteggiare la situazione con soccorsi e assistenza ma anche con dei finanziamenti. Sono stati stanziati 36.500.000 euro a carico del fondo per le emergenze nazionali e sono stati ripartiti in varie regioni. Nonostante tutto gli effetti sulle reti idriche e sull’agricoltura sono devastanti. La Coldiretti stima il 30% di perdite nel raccolto di riso, Novara, Vercelli e Pavia stimano il rischio di perdita del 40% della produzione a causa della mancanza d’acqua e molti agricoltori si trovano costretti a scegliere e sacrificare qualcosa. La Sicilia è al momento fuori dai sostegni per l’emergenza siccità poiché le piogge invernali sono state maggiori rispetto a quelle di altre regioni. Nonostante ciò negli ultimi giorni molti imprenditori hanno protestato affermando: “In Sicilia non abbiamo il problema della siccità, l’acqua c’è ma non abbiamo la possibilità di attingervi”.
Alessia Miceli
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Alessia Miceli è una ragazza di 21 anni, determinata, socievole e altruista. Conosce diverse lingue e attualmente frequenta l’ultimo anno dell’università di lettere moderne. Crede fermamente che l’organizzazione stia alla base di tutto e che la curiosità renda l’uomo libero. È una ragazza creativa, che nella vita non si pone alcun limite, ha interessi di vario genere ma la sua più grande passione è la scrittura. Il suo obiettivo non è solo quello di fare della scrittura il suo lavoro, ma è in primo luogo quello di scoprire, conoscere e apprendere costantemente cose nuove, poiché più che ambiziosa si ritiene una ragazza molto curiosa.