La guerra, a volte, può far vittime già prima di scendere in battaglia. Questo è il caso di Ivan Petunin, rapper russo in arte “Walkie“, che si è tolto la vita per non andare a combattere in Ucraina.
“Non sono pronto ad uccidere“, aveva dichiarato l’artista. In questa frase, tanto simbolica quanto disperata, si identificano anche le migliaia di “riservisti” che stanno scappando dalla Russia dopo la mobilitazione parziale decisa da Vladimir Putin.
Nella mattinata di ieri, il cantante aveva pubblicato su Telegram un video-messaggio (successivamente cancellato) in cui di fatto annunciava la propria decisione di farla finita.
“Se stai guardando questo video non sono più vivo. Non posso e non voglio avere il peccato dell’omicidio sulla mia anima. Non sono pronto ad uccidere per nessun ideale. Mi sembra che nei prossimi giorni la mobilitazione parziale si trasformerà in piena mobilitazione“.
Paura, quest’ultima, non tanto infondata dato che Mosca prevede di chiamare un milione di soldati per rafforzare le proprie truppe presenti nel territorio ucraino. Tra costoro, la possibilità di richiamare anche Petunin.
Il 27enne rapper, qualche anno fa, aveva già prestato servizio militare salvo poi ricevere un esonero provvisorio a causa di problemi di salute che occorrevano delle cure neuropsicologiche.
“Ho due mani, due gambe, l’indice per premere il grilletto della mitragliatrice ma non ho il diritto di farlo. Non sono pronto a prendere le armi e uccidere i miei cari.
La mia decisione è quella di morire. Scelgo di rimanere per sempre nella storia, come un uomo che non ha sostenuto ciò che stava accadendo e ha protestato fino all’ultimo“.
Questa, l’ultima affermazione di un video-messaggio (a tratti straziante) che ha accompagnato il rapper Walkie alla morte. Il suo corpo è stato poi ritrovato, senza vita, vicino ad un grattacielo di Krasnodar.
Un gesto estremo di chi, sensibile a ciò che sta avvenendo in Ucraina, sente sulla propria coscienza e su quella di una nazione intera il peso insostenibile della guerra…della morte.
Fonte foto: Open
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