Lunedì 4 maggio la Camera dei Deputati ha approvato con scrutinio segreto l‘Italicum (nuova legge elettorale, approvata dal Senato lo scorso 27 gennaio) con 334 voti a favore e 61 contrari. La minoranza PD, con in testa Bersani e Civati, è rimasta in aula a votare contro; il M5S, FI, FDI e Lega Nord, per esprimere la propria indignazione, hanno preferito non essere fisicamente presenti. La nuova legge per l’elezione della sola Camera sarà operativa a partire da luglio 2016 e andrà a sostituire il famoso e incostituzionale Porcellum (legge 270/2005). Per allora, infatti, si prevede l’approvazione della riforma costituzionale che comporterà il superamento del bicameralismo perfetto e un Senato non più elettivo.
In cosa consiste la nuova legge elettorale? E soprattutto, che implicazioni avrà nella scena politica italiana e nella vita del singolo cittadino? L’Italicum è un sistema elettorale proporzionale (i seggi sono assegnati a ogni lista in proporzione ai voti ottenuti in vari collegi) con premio di maggioranza: chi raggiungerà il 40% dei consensi, otterrà i seggi che sono necessari al fine di avere, appunto, la maggioranza alla Camera (340 su 630). Se nessun partito raggiunge tale soglia, i due più votati andranno al ballottaggio. I restanti partiti potranno accedere alla suddivisione dei rimanenti 290 seggi solo se supereranno la cosiddetta soglia di sbarramento, pari al 3%, cioè se otterranno almeno il 3% dei consensi. Il territorio italiano sarà suddiviso in 100 collegi, per ognuno dei quali ogni lista presenterà 6/7 candidati, che potranno essere scelti attraverso preferenze (eccezion fatta per il capolista).
Per quanto riguarda il voto di genere, è previsto che le preferenze espresse debbano essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Inoltre, in ogni circoscrizione i capilista di un sesso non devono superare il 60% del totale. Sarà anche possibile candidarsi in più collegi, a patto che non si superi il numero di 10. Deroga per Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta, in cui si voterà attraverso Mattarellum, legge elettorale con collegi uninominali. Gli italiani residenti all’estero per almeno 3 mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche potranno, dal canto loro, votare per corrispondenza.
Secondo il Presidente Renzi e i suoi, è la volta buona per ottenere una legge elettorale capace di garantire una legislatura e un governo stabili. Stando alle opposizioni, invece, la legge appena votata è incostituzionale al pari del Porcellum per la non possibilità di espressione di preferenza e per il premio di maggioranza in violazione degli articoli 1 e 67 della Costituzione, per «illimitata compressione della rappresentatività dell’assemblea parlamentare, incompatibile con i principi costituzionali», come affermato dalla Corte Costituzionale (sentenza 1/2014). Il M5S ha infatti chiesto a Mattarella, garante del testo fondamentale, di non firmare la legge. La richiesta non è stata ascoltata: nella giornata di ieri il Capo dello Stato ha promulgato la legge. Molti italiani, peraltro, non considerano la legge elettorale una priorità in confronto alla dilagante crisi e alle emergenze umanitarie: quello che non sanno è che tale sistema permetterà all’attuale partito di maggioranza di conservare o di ottenere un potere forte, forse eccessivamente. Di conseguenza, il medesimo partito sarà nella posizione di prendere scelte riguardo alle priorità. Insomma, l’Italicum porterà nuova stabilità governativa, una stabilità forse ai limiti della democraticità: Renzi, nel frattempo, va avanti e non ascolta le opposizioni, ridendo di coloro che definiscono la sua una “democratura”.
Viviana Giuffrida
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.