Il 15 gennaio è stato emanato un decreto del Consiglio di Ministri che depenalizza alcuni reati minori, trasformandoli in illeciti amministrativi. I reati depenalizzati saranno d’ora in poi puniti solo con una sanzione pecuniaria che va dai 5000 € ad un massimo di 30.000 € , in base all’illecito commesso. Ad erogare le sanzioni non sarà quindi la procura, ma la prefetture e altre autorità amministrative. Sebbene alcuni storcano il naso nei confronti del suddetto decreto, è importante rilevare che le sanzioni d’ora in poi previste superano, in alcuni casi, le ammende previste in passato. Inoltre, alcuni reati come l’ingiuria e altri in materia di scrittura privata, danneggiamento semplice, appropriazione di cosa smarrita e furto da parte del comproprietario sono stati declassati a illeciti civili: l’eventuale risarcimento del danno dovrà essere richiesto, pertanto, al giudice civile.
L’intervento legislativo che ha suscitato più clamore riguarda la derubricazione a illecito amministrativo della coltivazione di cannabis per uso terapeutico. Chi, con autorizzazione e per la finalità indicata, violasse le procedure stabilite dalla legge non subirebbe conseguenze penali, ma sarebbe condannato a pagare una sanzione pecuniaria. Gli altri reati depenalizzati sono:
– tutti quelli non contenuti nel codice penale puniti con la sola pena pecuniaria (multa o ammenda);
– atti osceni in luogo pubblico;
– pubblicazioni e spettacoli osceni;
– rifiuto a prestare la propria opera in occasione di un tumulto;
– abuso della credulità popolare;
– rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive;
– atti contrari alla pubblica decenza;
– guida senza patente;
– noleggio di materiale coperto da copyright;
– installazione e uso di impianti abusivi di distribuzione carburante;
– omesso versamento di ritenute previdenziali entro la somma di € 10000.
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha dichiarato a tale proposito: «In un momento nel quale l’emergenza sicurezza non risparmia nessuno la risposta di Renzi e Alfano è depenalizzare i reati, far uscire di galera i delinquenti con i decreti svuotacarceri e creare uno stato di totale insicurezza in cui lo Stato protegge chi delinque e non le vittime dei reati».
Viviana Giuffrida
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