Numerose e degne di nota le dichiarazioni rilasciate dall’ambasciatore iraniano a Roma Jahanbakhsh Mozaffari, nel corso di un forum all’ANSA. “Sono convinto che sentiremo buone notizie per quanto riguarda il ritorno dell’Eni in Iran», ha dichiarato in tale occasione, ricordando che la compagnia italiana «ha una posizione di privilegio in Iran perché non ha lasciato il Paese prima di aver adempiuto a tutti i suoi obblighi e i rapporti non sono stati interrotti” neanche durante le sanzioni. L’ambasciatore ha parlato di nuove condizioni e nuovi contratti per i big del petrolio occidentali.
Dopodiché, Mozaffari ha sottolineato che il Papa e la Santa Sede sono per l’Iran di una «importanza estrema», i rapporti tra Repubblica islamica e Vaticano sono sempre stati «ottimi» e ci sono «continui scambi di delegazioni», il tutto esprimendosi a proposito dell’incontro tra il Presidente Rohani e Francesco, che avverrà il 26 gennaio nell’ambito della visita a Roma del capo di Stato iraniano. Non per niente, secondo Mozaffari l’Italia rappresenta per l’Iran «la finestra» sull’Europa ed è in «una posizione privilegiata con Teheran» nell’era del dopo-sanzioni economiche, data la lunga storia dei rapporti bilaterali. Al riguardo, l’ambasciatore ha infine sottolineato come non «sia un caso che la prima tappa del viaggio europeo del Presidente Hassan Rohani sia nella capitale italiana», dove si fermerà per l’appunto il 25 e il 26 gennaio.
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