Giorni difficili in Brasile, sia per il popolo sia per il presidente Bolsonaro. In un solo giorno, il 17 Giugno, il Brasile ha registrato oltre trentacinque migliaia di contagiati e oltre dodici centinaia di morti. La colpa viene data, dal popolo al presidente, accusato di essere stato incapace di gestire questo caos.
Bolsonaro ha fallito. La prima richiesta dei cittadini è di cambiare presidente. Un presidente che, visti i numeri e la rabbia dei cittadini, non si è dimostrato capace di gestire un’epidemia da coronavirus, che solo il 17 Giugno ha contato oltre trentacinque migliaia di contagi e oltre mille decessi. Molte critiche hanno fatto leva sui tweet e i discorsi del presidente, come la famosa frase «Mi dispiace per i cittadini ma tutti dobbiamo morire prima o poi».
Tuttavia, come funziona di preciso il governo brasiliano? Il Brasile è una Repubblica federale che si fonda su una democrazia rappresentativa. Significa che il Brasile si divide in più stati federali (26, più un distretto federale), ma i cittadini aventi diritto di voto possono scegliere il proprio rappresentante. La divisione dei poteri ha una struttura famigliare a molte persone: esecutiva, legislativa e giudiziaria. Il potere esecutivo è del Presidente e del gabinetto (Ministri vari e ufficiali nominati dal presidente). Il potere legislativo che appartiene al Congresso Nazionale, i cui poteri dipendono dalla Costituzione. Infine, il potere giudiziario, il cui potere appartiene al principale Tribunale federale e alle singole corti di ogni Stato che compone il Brasile.
Il Presidente in Brasile ha diversi ruoli di comando. Bolsonaro è: Capo dello Stato, Capo del Governo, comandante delle forze armate.
Come stabilito anche nell’Articolo numero 84 della Costituzione del Brasile, il Presidente può: nominare e revocare i ministri, promulgare e ordinare la pubblicazione delle leggi ed emana i decreti e regolamenti per il vero rispetto della stessa, veste per alcuni incarichi anche il ruolo di Ministro degli Esteri, nomina giudici, membri del Consiglio della Repubblica e segue ulteriori incarichi menzionati sempre nella Costituzione.
Per essere Presidente, inoltre, bisogna essere nati in Brasile, avere almeno 35 anni e viene eletto della popolazione. Ma quando un Presidente può essere rimosso? Bolsonaro potrebbe essere rimosso in due casi: il primo è il caso in cui la Camera dei deputati, almeno i due terzi, approvino l’Impeachment (processo mediante il quale un funzionario può essere accusato di non aver svolto a pieno i suoi compiti) e una volta che la richiesta è approvata anche dal Senato, il presidente è sospeso dal suo incarico per 180 giorni; nel caso di crimini specifici, l’incarico decade del tutto. E quali sono questi crimini? Ve ne sono sette, ma quello per cui Bolsonaro potrebbe essere accusato è uno: minacciare la sicurezza interna del Paese.
Il coronavirus ha sconvolto molti paesi: l’Italia è stata prima di tutti giudicata e bloccata per il grande numero di contagi. Tuttavia, come ha insegnato l’esperienza di Boris Johnson, il politico inglese che nel sottovalutare il virus poi è diventato uno dei contagiati, ora sembra essere il momento di Jair Bolsonaro. Il presidente brasiliano ha spesso sottovalutato la questione dell’epidemia, in alcuni casi negando la sua esistenza e in alti sostenendo che la morte è una fine inevitabile per tutti.
Dall’8 Giugno le proteste sono costanti e diverse l’una dall’altra. Le persone che protestano per strada definiscono Bolsonaro come un terrorista e come un assassino. Il motivo? La sua pessima gestione del Covid-19, che ha portato il Brasile di oggi a essere uno dei paesi più colpiti dall’epidemia. Una gestione discutibile anche secondo Twitter, che contraria a due tweet dell’ex capitano delle forze armate, li ha rimossi.
Se il Brasile non cambierà approccio e Bolsonaro non si convincerà dell’esistenza di questo male, il Paese delle feste più famose del mondo, diventerà presto una bolla di oltre un milione di contagi. Un milione di contagi, inoltre, vorrebbe dire un ottavo del numero complessivo in tutto il mondo. E per la legge dei grandi numeri, gli attuali 45.000 decessi confermati diverrebbero un numero ancora più spaventoso.
Davide Zaino Pasqualone
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