Per quanto l’istruzione italiana sia in tutto il mondo rinomata per la sua qualità ed efficacia, dati allarmanti arrivano da altri fronti, sicuramente non indifferenti. Secondo un’analisi condotta da Skuola.net, pare infatti che gli studenti italiani siano estremamente scontenti di ritornare a scuola al termine delle vacanze estive.
Guardando una classifica complessiva, l’Italia si trova al cinquantaquattresimo posto al mondo nella classifica riguardante gli studenti felici per il back to school, dopo Serbia, Vietnam e Kazakistan e davanti solo a Qatar, Grecia, Russia, Polonia, Lettonia, Finlandia, Estonia, Slovenia, Repubblica Ceca e all’ultimo posto la Corea; in prima posizione, invece, si trova inaspettatamente l’Indonesia. Probabilmente la quasi totalità degli studenti del mondo sarebbe felice di essere sempre in vacanza, ma il questionario sottoposto ai ragazzi presi come campione aveva la finalità di testare lo stato generale di benessere in cui si trovano nel contesto scolastico. Secondo le risposte, due professori su sette sono incapaci o poco abili nelle loro spiegazioni in classe. Uno studente su due è insoddisfatto del lavoro dei propri rappresentanti d’istituto e un ragazzo su tre è scontento di rivedere i propri compagni di classe perché vittima di bullismo o cyberbullismo; inoltre quasi tutti sono insoddisfatti delle strutture scolastiche, fatiscenti e inadeguate ai bisogni degli studenti.
Pertanto, i motivi che spingono i giovani scolari a rimanere quanto più possibile sotto l’ombrellone sono svariati: dalla mancanza di un’offerta formativa extrascolastica fino ad arrivare all’inadeguatezza delle strutture di laboratorio e di ginnastica. Come già evidenziato, si riscontra un’ambiente poco fertile anche dal punto di vista umano, partendo da professori «incompetenti e poco comprensivi» e concludendo con gruppi classe poco accoglienti. Infine, se la nostra istruzione è motivo di vanto all’estero (per quanto venga criticata dagli stessi italiani), gli studenti non la pensano proprio allo stesso modo, e vivranno con sofferenza questi ultimi sgoccioli di vacanze estive. Se è vero che in Italia si mastica costantemente cultura, allora vorrà dire che è andata di traverso.
Francesco Laneri
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