Spotify potrebbe avviare delle modifiche sia per tariffe e abbonamenti secondo il giornale statunitense Bloomberg. Sembra infatti che la piattaforma svedese stia revisionando aumenti di prezzi in alcuni importanti mercati. Le nazioni riportate dalla rivista finanziaria newyorkese ci sarebbero Regno Unito, Pakistan e Australia. Quindi per il momento sembra non ci sia l’Italia.
La piattaforma Spotify, nata per contrastare la musica pirata, e quindi di conseguenza il non profitto di artisti e case discografiche, con gli anni a venire si è evoluta. Ora è una piattaforma che dal punto di vista uditivo offre di tutto e di più tra programmi radio, podcast, audiolibri e tanto altro. Oltre alla musica, ovviamente. In questi giorni, però, si parla di un rinnovamento dei piani previsti, ed anche di un aumento dei costi.
Il nuovo piano tariffario di Spotify potrebbe portare all’aumento di un dollaro per i piani singoli, e due per quelli in famiglia. La piattaforma ha deciso di includere in questo piano due abbonamenti diversi. Per i clienti che usano la piattaforma soprattutto per ascoltare musica, sarà possibile anche ascoltare i podcast. Quindi sia l’ascoltare musica che podcast saranno compresi nello stesso piano di abbonamento. Chi invece utilizza la piattaforma per gli audiolibri dovrà abbonarsi ad un altro piano.
Il dividere i due abbonamenti è pensato per chi usufruisce di Spotify esclusivamente per musica e podcast. Chi invece la utilizza per gli audiolibri dovrà aumentare di poco la sua spesa. Infatti l’introduzione degli audiolibri in Spotify è divenuto subito un successo tra i clienti. Ciò ha permesso di creare una nuova fetta di pubblico, e allo stesso tempo nuovi mercati da tenere d’occhio.
Ed è proprio il loro successo che porta, per il momento, la previsione di nuovi abbonamenti nei Paesi elencati prima. Spotify paga gli editori per i testi, ma incassa solo dagli utenti che superano quelle ore assicurate di ascolto. Quindi in parole povere per una questioni di costi ed introiti. Uno degli obiettivi per la piattaforma è di raggiungere un equilibrio di bilancio. Il piao tariffario potrebbe entrare in vigore già da quest’anno.
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Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.