La sospensione dei voli russi in Egitto «durerà a lungo», «almeno diversi mesi»: lo ha detto il capo dell’Amministrazione del Cremlino, Serghiei Ivanov, spiegando che cambiamenti radicali nei sistemi di sicurezza e controllo non possono essere introdotti in un mese o due. Nel frattempo, l’Amministrazione USA ha lanciato un nuovo allarme sicurezza per i propri aeroporti, chiedendo di rafforzare i controlli sul personale degli scali che ha accesso libero in zone senza sorveglianza. Si tratta di oltre 900 mila dipendenti in più di 450 aeroporti nel Paese.
I timori sono aumentati dopo lo schianto dell’aereo russo nel Sinai. La suddetta catastrofe del 31 ottobre scorso è la conseguenza di un tradimento all’interno dei servizi speciali egiziani: lo scrive il quotidiano Kommersant, citando fonti autorevoli delle strutture statali russe. Ma in Egitto il Presidente del partito di opposizione, Neo wafd, ha affermato che gli «USA stanno portando avanti un complotto sionista per far cadere l’Egitto». Intanto, comunque, i turisti russi rimpatriati con voli speciali dall’Egitto sono in totale 35.000. Lo fa sapere il ministro dei Trasporti russo, Maksim Sokolov, citato dall’agenzia Interfax.
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