Mento sporgente, naso aquilino, occhi grandi, finti capelli biondi e ghigno assassino: no, non è la descrizione di una raggrinzita strega delle favole, bensì della donna più sensuale della Storia. Il mito del fascino seduttore di Cleopatra ha attraversato i secoli e ad esso, di fatto, si sono piegati i due più grandi uomini dell’epoca: Cesare e Marc’Antonio.
La regina d’Egitto è uno spirito libero, ambizioso, intelligente, talmente sicuro di sé da reggere una dei più ambiti Paesi del mondo; quando parla a un uomo, sciorina una cultura raffinatissima che, insieme a un timbro vocale particolarmente melodioso, diventa un cocktail fatale per chiunque abbia la fortuna di ascoltarla. Chissà se i trattamenti di bellezza cui si sottopone giornalmente giochino un ruolo importante nei suoi intenti lussuriosi: sterco d’animale per ammorbidire la pelle e intrugli allo zafferano per tingere le unghie rigorosamente di rosso. I gesti teatrali ideati da Cleopatra non hanno nulla da invidiare ai più moderni libri di Federico Moccia, ma è proprio questo bisogno di mettersi platealmente al centro dell’attenzione che, oltre a una vita di incesti e vendetta, rivela una personalità dilaniata da psicosi.
La passione per la cura del corpo, l’ambizione e la grande autostima sono solo alcuni degli aspetti in comune con il donnaiolo Giulio Cesare, che quando incontra per la prima volta Cleopatra è in astinenza da mesi a causa della guerra. Il primo incontro con il biondissimo generale romano è catartico: lei è in fuga dal minaccioso fratello e, agghindata di rari gioielli e vestita d’abiti succinti, si reca negli appartamenti privati di lui, nascondendosi tra le coltri di un letto a baldacchino retto da un gruppo di schiavi. Poi Cesare muore e il suo braccio destro, Marc’Antonio, è chiamato a giudicare Cleopatra. Il giorno del processo, la regina d’Egitto si diletta in un’entrata trionfale al porto a bordo di pomposi velieri d’oro e d’argento, con vele rosse e schiave danzanti vestite da ninfe; tutti il popolo accorre ad ammirare la scena e il povero Marc’Antonio, infuriato per essere rimasto solo, lascia il trono del giudizio e si reca dall’accusata, pronto per strigliarla. Quel che accadde durante quel pranzo sulle rive del fiume ci è ignoto, ma per certo dalla notte successiva in poi Cleopatra torna a calcare le scene dei gossip della grande, viziosa e potente Roma.
Claudia Rodano
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