MESSINA – La città siciliana sullo stretto raggiunge oggi il 19° giorno di emergenza idrica. E, mentre continuano ad arrivare nella provincia autobotti e cisterne, si scopre l’ennesima beffa: i lavori per realizzare un bypass alla condotta e, quindi, per risolvere temporaneamente il problema sono pronti per essere avviati, ma sono stati bloccati per mancanza di due decisive autorizzazioni.
Ad inizio settimana, l’Azienda meridionale acque è stata costretta a fermare i lavori dal Corpo Forestale e dal sindaco di Calatabiano (CT), per la non presentazione della dichiarazione di inizio lavori e del piano sicurezza per i lavoratori. Tuttavia, il Commissario speciale per l’emergenza idrica, Calogero Foti, ha dichiarato che nella giornata di mercoledì i lavori per la realizzazione della condotta, che riporterà le acque del Fiumefreddo nelle tubazioni del messinese, proseguiranno normalmente e termineranno nel giro di una settimana. «Tutto procede come stabilito dal cronoprogramma», afferma Foti.
La distribuzione dell’acqua avviene attraverso 38 autobotti presso 11 presidi fissi e l’acqua viene destinata soprattutto alle scuole e ai presidi sanitari. Inoltre , a ciò si aggiungono due pickup a fondo Galletta e Puntale Arena e 10mila buste di acqua confezionata consegnate porta a porta a soggetti deboli, come anziani e disabili. Particolarmente problematico è il quartiere Lombardo, rifornito di acqua grazie ai Vigili del Fuoco. Nella giornata di ieri la procura di Messina ha aperto un’inchiesta conoscitiva sul caso. Intanto, i messinesi si dichiarano allibiti per l’emergenza che stanno affrontando e per gli ostacoli di natura burocratica.
Viviana Giuffrida
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