Secondo le informazioni divulgate dal Ministero della Sanità di Gaza e riportate da Save the Children, si stima che almeno 11.500 bambini palestinesi abbiano perso la vita a Gaza dal 7 ottobre. Inoltre, si registrano migliaia di bambini dispersi, presumibilmente sepolti tra le macerie.
Jason Lee, direttore nazionale di Save the Children per i territori palestinesi occupati, ha dichiarato: “Ogni giorno senza un cessate il fuoco definitivo ha comportato la perdita media di cento vite infantili. La situazione a Gaza è atroce e rappresenta una ferita aperta per l’intera umanità“.
Save the Children rivolge un appello globale per un intervento immediato, affinché si possano fornire cure mediche, sostegno psicologico e assistenza umanitaria. Il direttore Jason Lee esprime profonda preoccupazione per le conseguenze devastanti su chi sopravvive e richiama la responsabilità della comunità internazionale nel mitigare questa crisi umanitaria.
All’alba del 5 febbraio, la nave Vulcano della Marina Militare ha completato l’attracco presso il Molo Garibaldi nel porto di La Spezia, trasportando a bordo 18 bambini palestinesi. Questo, costituisce il primo contingente di individui provenienti dalla Palestina successivamente all’inizio del conflitto a Gaza. I giovani, giunti in Italia con la compagnia di 44 accompagnatori, saranno assistiti negli ospedali italiani per riprendersi dagli effetti dei continui bombardamenti sulla Striscia, protrattisi dal 7 ottobre. Pur non essendo nessuno di loro in pericolo di vita, alcuni presentano gravi ferite, rendendo necessario l’utilizzo di un Ambulift sulla banchina. Questo particolare carrello si solleva fino all’altezza del ponte della nave, agevolando lo sbarco delle persone impossibilitate a camminare.
L’accoglienza, già organizzata nei giorni precedenti, è stata attivata immediatamente attraverso una task force coordinata dalla Croce Rossa, composta da 45 volontari. Questi si sono dedicati ai primi soccorsi e al trasporto verso le strutture sanitarie dei 60 palestinesi. In collaborazione con la Prefettura, i Ministeri competenti, la Croce Rossa Nazionale e quella della Liguria, hanno messo a disposizione ambulanze, automediche e pulmini per agevolare gli spostamenti dei rifugiati.
I diciotto bambini, che necessitano di cure e terapie, saranno trasportati in ambulanza presso gli ospedali Rizzoli di Bologna, al Buzzi e al Pini di Milano, al Gaslini di Genova e al Meyer di Firenze.
Quattro sono i bambini palestinesi, dai 6 ai 9 anni, giunti lunedì all’ospedale Buzzi per ricevere cure. Sbarcati alla Spezia all’alba, hanno proseguito il viaggio su automediche dell’Areu fino a Milano, accompagnati dalle loro madri, fratelli e persino da una nonna ricoverata al Gaetano Pini per una frattura. Il dottor Ahmad Saleh, medico palestinese presente in Italia da anni, ha raccontato che questi bambini hanno abbandonato le loro case a Gaza a ottobre e da allora si spostano costantemente in cerca di un luogo sicuro.
Il medico esprime gratitudine per l’accoglienza ricevuta sulla nave Vulcano, sottolineando che le attenzioni ricevute sono un conforto per persone che hanno vissuto tanto dolore. Durante lo sbarco, un piccolo comitato d’accoglienza ha regalato palloncini e cioccolatini ai bambini, cercando di donare loro un po’ di calore umano. Il medico si dice pronto ad abbracciare chiunque dedichi un po’ di attenzione a questi bambini bisognosi.
Nelle prime ore del mattino, il ministro Antonio Tajani è arrivato alla Spezia per incontrare i rappresentanti militari in formazione ed esprimere il suo apprezzamento all’equipaggio. Ha rivolto parole di gratitudine alla squadra durante il saluto. “Ancora una volta l’Italia ha dimostrato di saper essere protagonista e portatrice di pace in terreno di guerra“, ha dichiarato il ministro degli Esteri Tajani, “L’operazione ha portato nel nostro paese bambini feriti, provati dalla guerra. Grazie alle capacità del personale siamo riusciti a dare il sorriso a vittime innocenti di una guerra che nessuno vuole, vi siamo grati per quello che fate, state facendo e farete“, afferma Tajani.
Inoltre, ha apprezzato l’impegno nella sicurezza del traffico mercantile nel canale di Suez. Dato che le esportazioni costituiscono circa il 40% del nostro PIL, ed è essenziale mantenere aperte le rotte attraverso Suez e il Mar Rosso. Inoltre, il danno economico, sia per il nostro paese che a livello globale, sarebbe significativo senza la presenza attiva della Marina Militare nel proteggere le nostre navi mercantili, come sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Durante un’intervista televisiva, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha annunciato con soddisfazione l’arrivo in Italia di 18 bambini palestinesi e dei loro familiari a La Spezia, a bordo della Nave Vulcano della Marina Militare. Nel corso delle dichiarazioni, il Ministro ha voluto estendere un caloroso benvenuto ed esprimere la sua gratitudine al personale medico del Qatar, giunto in Italia tramite la stessa nave, per l’importante collaborazione offerta nei mesi scorsi, fornendo un fondamentale supporto a bordo.
Tuttavia, Crosetto ha sottolineato che l’impegno costante del Dipartimento della Difesa a favore di coloro che ne hanno bisogno non si ferma qui. Nei prossimi giorni, ha annunciato, un volo speciale dell’Aeronautica Militare trasferirà in Italia altri bambini palestinesi provenienti dall’Egitto. Inoltre, il Ministro ha dichiarato la disponibilità a partecipare alla costruzione di un ospedale da campo dell’esercito, mirato ad aiutare la popolazione civile, che non ha alcuna responsabilità nella guerra in corso.
“In questi mesi avete fatto uno straordinario lavoro con passione e amore, rappresentando il meglio dell’Italia. Il vostro sacrificio, la lontananza dai vostri cari, è ripagato dal grazie da parte degli italiani e dalla consapevolezza di aver scritto una bella pagina di storia, da protagonisti”, conclude Crosetto rivolgendosi agli oltre 190 militari impegnati a bordo. Infine, ha ribadito l’importanza della missione della nave, ancorata ad Al Arish dall’inizio di dicembre, sottolineando il ruolo cruciale nel fornire assistenza sanitaria ai feriti palestinesi che sono riusciti a raggiungere il porto.
Fonte Foto in Evidenza: Ansa.it
Giada La Spina
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Nata ad Acireale nel 2001, sotto il segno affabile della Bilancia, si caratterizza per una personalità vivace e intraprendente e per il suo sorriso contagioso. Attualmente immersa nei libri della facoltà di lettere a Catania, dove si nutre della bellezza delle parole e della profondità dei significati, dietro la sua leggera timidezza si cela una scintilla pronta a brillare. Ama il tramonto e l’alba, che la rappresentano soprattutto per la luce che emanano. Ma in un mondo che a volte sembra frenetico, lei è la costante serenità che invita a godersi ogni momento, non a caso la sua filosofia di vita è “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”. È una grande sognatrice, non ha paura di puntare in alto ma d’altronde si dice che se puoi sognarlo puoi farlo, oh sbaglio?