Il mondo del cinema ha invaso le strade di Roma. Martedì 4 giugno 2024, sotto il cielo romano, ha avuto luogo una manifestazione del mondo del cinema che aderiscono alla sigla #siamoaititolidicoda. Tutte le maestranze, dai registi agli attori, dai costumisti agli altri addetti ai lavori dello spettacolo, hanno deciso di scendere in piazza Santi Apostoli per far sentire la loro voce, data la situazione disperata e precaria in cui versa il settore. Si ha bisogno di uno sblocco dei finanziamenti da parte del Governo e che vengano attuati i decreti necessari per sostenere il mondo del cinema, offrendogli così un respiro di sollievo.
Anni difficili hanno messo in ginocchio il settore, dopo che il Covid aveva già contribuito a infliggere un colpo significativo. Professionisti sono fermi, in attesa di contratti, e rischiano di non lavorare durante la stagione estiva. I partecipanti hanno consegnato al Ministero della Cultura una lettera indirizzata al Ministro Sangiuliano, chiedendo un incontro urgente affinché si abbia uno sblocco della situazione. Hanno espresso la necessità di ricevere supporto immediato, evidenziando come senza interventi tempestivi, l’intera industria cinematografica rischia di collassare. Le maestranze, unite, hanno ribadito l’importanza di avere una risposta concreta dal Governo per garantire la sopravvivenza e il rilancio del settore.
Alla luce delle sfide incontrate dal settore cinematografico, i lavoratori hanno elaborato quattro punti chiave da presentare al ministero. Questi punti riguardano il sostegno economico da parte dello Stato, a causa del ritardo nell’emissione dei decreti e del conseguente rallentamento delle attività produttive, che ha comportato una grave perdita sia economica sia contributiva ai fini pensionistici.
Altri aspetti importanti includono la tutela sia burocratica che legale per i lavoratori, che attualmente non godono di protezione adeguata e di un contratto nazionale regolare. È inoltre urgente la revisione e l’attuazione dei decreti necessari per consentire al settore di tornare rapidamente in una fase produttiva e risolvere le problematiche contributive che affliggono da anni la categoria. L’obiettivo finale è garantire la stabilità economica e la sicurezza lavorativa per tutti coloro che operano nell’industria cinematografica.
Dopo l’incontro con il Ministero della Cultura, la delegazione ha portato avanti le richieste dei lavoratori del cinema. Infatti, la delegazione è stata poi ricevuta dal Ministero della Cultura per chiedere “un sostegno immediato per i lavoratori che hanno avuto il blocco delle produzioni, una rapida risoluzione dei decreti e un tavolo tecnico con noi lavoratori“.
Tornati in piazza, i membri della delegazione hanno spiegato di aver incontrato Stefano Lanna, della segreteria del ministro. “È stato disponibile – hanno detto – ci ha dichiarato apertamente la disponibilità a intraprendere un dialogo con i lavoratori per migliorare i decreti attuativi, ma ci ha informato che questi richiedono ancora delle tempistiche tecniche che non sono quantificabili. Ora però la disponibilità è totale anche a discutere delle problematiche che non riguardano direttamente il ministero della cultura: parliamo di previdenza, contributi e situazione emergenziale. Il nostro obiettivo è quello già da domani di iniziare a scrivere per avviare questo dialogo nel minor tempo possibile perché non possiamo aspettare oltre. Noi non ci fermiamo, torneremo in piazza se non vedremo riconosciuti i nostri diritti di lavoratori“, hanno detto infine, ricevendo l’applauso della piazza.
Nel sondaggio condotto dalle associazioni nei giorni scorsi, hanno partecipato poco meno di 3 mila addetti (2.772 risposte) che ricoprono le numerose funzioni nelle produzioni, come assistenti alla regia o ai costumi, truccatori, aiuto registi, fonici, parrucchieri, elettricisti, direttori della fotografia, solo per citarne alcuni. Risulta che il 60%, pari a 1662 persone, attualmente è disoccupato, ovvero 3 lavoratori su 5 del settore sono attualmente a casa. “Questo dato, già di per sé allarmante, è ancor più significativo poiché ci troviamo nel trimestre che dovrebbe registrare il picco del livello occupazionale annuo“, hanno dichiarato i manifestanti. Questo andamento negativo preoccupa non solo i lavoratori del settore, ma anche gli osservatori esterni, i quali temono una crisi senza precedenti nel campo cinematografico, con possibili ripercussioni anche sul tessuto sociale ed economico.
Uno dei volti più noti e amati nelle fiction di Rai1, il noto attore Thomas Trabacchi, ha partecipato alla manifestazione a Roma insieme alle maestranze. Insiste sulla necessità di restare uniti nelle proteste, affinché le istituzioni intervengano per salvare il mondo dell’audiovisivo. Non solo per sostenere gli addetti ai lavori, ma per l’economia dell’Italia intera, dato il grande peso del settore nel Pil.
Ecco cosa dichiara Thomas Trabacchi durante un’intervista: “L’organizzazione della manifestazione in questo caso è legata alla maestranze, alle troupe, ma in sostanza è il nostro luogo di appartenenza. L’industria in questo momento è ferma perché c’è incertezza. Bisogna far capire alle istituzioni che bisogna sbrigarsi a fare questi decreti attuativi. Bisogna ripartire da quello che è un volano economico per questo Paese. Siamo qua non solo per noi, ma per l’economia dell’Italia, per migliaia di lavoratori e vogliamo dare un segnale di unità necessario“.
Durante l’intervista, Trabacchi sottolinea la necessità urgente di accelerare l’approvazione dei decreti attuativi per riattivare l’industria cinematografica, fondamentale per l’economia nazionale. Sottolinea che la manifestazione non è solo a sostegno dei lavoratori del settore, ma mira anche a garantire la vitalità economica dell’intero paese. La presenza di migliaia di lavoratori in piazza rappresenta un segnale di unità e determinazione nell’affrontare questa crisi senza precedenti.
Ciro Scognamiglio, l’aiuto regista, in un’intervista ha esplicitato nel dettaglio le motivazioni che hanno guidato le proteste nella capitale. Si tratta di un momento difficile, quello odierno, che continua ad avere un impatto negativo su migliaia di lavoratori.
Ecco le parole di Ciro Scognamiglio: “Chiediamo che il comparto delle maestranze del mondo dello spettacolo sia finalmente riconosciuto come un settore industriale. Quest’ambito coinvolge il lavoro di oltre 300 mila persone, secondo i dati forniti dall’INPS, e come tale dovrebbe essere trattato. È necessario avere un sistema di previdenza sociale, ammortizzatori sociali appositi, regole chiare affinché il nostro lavoro possa riprendere, perché in questo momento siamo fermi. Siamo bloccati. Il 60% dei lavoratori ha dichiarato di essere disoccupato. La soluzione al problema potrebbe essere la revisione e la pubblicazione dei decreti attuativi che non consentono ai produttori di creare dei budget. Al momento non si sa come accedere ai fondi. È necessaria l’uscita del decreto sul Tax Credit. Le produzioni straniere si stanno già spostando per andare in altri Paesi, abbandonando il nostro. Questo significa meno lavoro per i nostri e anche meno Pil“.
La sua analisi evidenzia le gravi conseguenze dell’attuale situazione e sottolinea l’urgente necessità di interventi per rilanciare il settore cinematografico e audiovisivo.
In conclusione, la manifestazione dei lavoratori del cinema a Roma ha posto in evidenza le sfide e le difficoltà che affronta il settore cinematografico e audiovisivo italiano. Le richieste di sostegno e riconoscimento avanzate dai professionisti del settore riflettono l’urgente necessità di interventi da parte delle istituzioni per garantire la sopravvivenza e la ripresa dell’industria cinematografica. La determinazione e l’unità dimostrate dai lavoratori durante la protesta sottolineano l’importanza strategica del cinema e dell’audiovisivo per l’economia nazionale. È fondamentale un’immediata azione da parte del governo per affrontare le sfide attuali e garantire un futuro sostenibile per il settore.
Fonte Foto in Evidenza: Point
Giada La Spina
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Nata ad Acireale nel 2001, sotto il segno affabile della Bilancia, si caratterizza per una personalità vivace e intraprendente e per il suo sorriso contagioso. Attualmente immersa nei libri della facoltà di lettere a Catania, dove si nutre della bellezza delle parole e della profondità dei significati, dietro la sua leggera timidezza si cela una scintilla pronta a brillare. Ama il tramonto e l’alba, che la rappresentano soprattutto per la luce che emanano. Ma in un mondo che a volte sembra frenetico, lei è la costante serenità che invita a godersi ogni momento, non a caso la sua filosofia di vita è “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”. È una grande sognatrice, non ha paura di puntare in alto ma d’altronde si dice che se puoi sognarlo puoi farlo, oh sbaglio?