Emergono nuovi dettagli sul giallo della ragazza trovata morta in una chiesa abbandonata vicino ad Aosta. Un testimone ha raccontato a La Stampa di aver visto la vittima insieme a un ragazzo: “Lei bella ma sofferente, sembravano due vampiri”
La Stampa ha pubblicato le parole di un testimone che racconta di aver visto la vittima insieme a un ragazzo.
“Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due ragazzi erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi. Lei molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un’altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo”.
Il testimone continua dicendo: “Mi sembravano due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Non so come definirli. Ragazzi sofferenti. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo. Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt’altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l’abbia uccisa“.
Sono arrivati i primi dati riguardo la morte della ragazza. Infatti, il medico legale Roberto Testi – medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo della giovane ragazza – ha già consegnato una prima relazione preliminare parziale alla procura di Aosta.
In base a quanto emerso dai risultati dell’autopsia, la giovane donna è morta in seguito a un’emorragia. La vittima, infatti, presentava sul corpo varie ferite all’addome e un taglio molto profondo nel collo, che suggerisce si sia trattato di un delitto d’impeto.
Inoltre, in base ai segni presenti sul corpo, sembrerebbe che il corpo sia stato trasportato all’interno dell’ex cappella – dove è stato trovato – in un momento successivo al decesso.
Non sono ancora arrivati, invece, gli esiti degli esami tossicologici: per queste informazioni occorrerà aspettare ancora un paio di giorni.
Da definire anche l‘orario e il giorno del decesso.
L’identità della vittima è ancora un mistero. Insieme al corpo, non è stato trovato nessun documento o affetto personale che aiutasse ad identificarla.
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.