Si conclude la 31ª giornata di Serie A, inaugurata dal 2-2 tra Salernitana e Sassuolo nell’anticipo di venerdì sera (20:45). Un punto che non serve a nessuna delle due squadre. Doppia beffa per i neroverdi, che si fanno sfuggire una vittoria che avevano praticamente in pugno. Le reti di Laurienté, che ritrova il gol dopo 195 giorni, e Bajrami permettono al Sassuolo di andare all’intervallo con un confortante doppio vantaggio. A vanificarlo ci pensano Candreva (su rigore) e Maggiore nella ripresa. La Salernitana interrompe una striscia di tre ko di fila, ma resta comunque ultima e a corto di vittorie nel 2024.
A dare il via al sabato targato Serie A è il duello delle ore 15 tra Milan e Lecce. Sfida senza storia a San Siro, con i rossoneri che archiviano la pratica nel giro di 20’. Pulisic apre le marcature dopo poco più di cinque minuti, Giroud raddoppia un quarto d’ora dopo. A complicare le cose, per gli ospiti, è l’espulsione di Krstović nel finale del primo tempo. Poco prima dell’ora di gioco, Leão cala il tris. I rossoneri centrano così la settima vittoria di fila tra Europa League e campionato. I salentini, dal canto loro, torna a perdere dopo due risultati utili consecutivi.
Alle 18, è il momento dell’appuntamento più atteso della giornata, ossia il derby della Capitale tra Roma e Lazio. A decidere l’accesissima sfida è un gol di Gianluca Mancini. Il difensore della Nazionale sfrutta al meglio un corner di Dybala sul finire della prima frazione di gioco, svettando di testa e segnando il suo quinto gol stagionale, senza dubbio il più pesante. I giallorossi tornano a vincere e si portano a soli tre punti dal quarto posto occupato dal Bologna. Sorride De Rossi, che dopo tanti derby vinti da calciatore se ne aggiudica anche uno da allenatore, peraltro al debutto.
L’ultima gara del sabato è quella delle ore 20:45 tra Empoli e Torino. Al Castellani, i padroni di casa intendono risollevarsi dopo ben quattro sconfitte consecutive. La truppa di Nicola riesce nell’intento, assicurandosi una preziosa vittoria per 3-2 al cardiopalma. Dopo il vantaggio di Cambiaghi in avvio di primo tempo, succede tutto nella ripresa. Dúvan Zapata riporta il punteggio in equilibrio al 60’, ma Cancellieri fa nuovamente esplodere di gioia il pubblico di casa al 74’.
In pieno recupero, l’attaccante colombiano del Toro firma la doppietta personale con un bel colpo di testa su assist di Bellanova. Proprio quando l’Empoli sembra destinato a doversi accontentare di un pareggio, Cacace sfrutta un errore di Bellanova e serve l’ex di turno Niang. Quest’ultimo insacca il gol della vittoria a tempo praticamente scaduto.
Frosinone e Bologna danno il via alla domenica di Serie A alle 12:30. Allo Stirpe regna l’equilibrio e il match si conclude a reti bianche. Lo 0-0 premia i ciociari, che non vincono da gennaio ma riescono ad assicurarsi almeno un punto al cospetto di una delle squadre più in forma del campionato. I rossoblu sfiorano il vantaggio nel finale di gara, con Ndoye che colpisce la traversa. La squadra di Thiago Motta resta al quarto posto, ma la Roma ora ha soltanto tre punti in meno.
Alle ore 15, invece, il Napoli ritrova la vittoria sul campo del Monza, imponendosi per 4-2 in rimonta. Al vantaggio di Djurić risponde Osimhen con un imperioso colpo di testa. Tocca poi a Politano e Zielinski, che con due eurogol ribaltano i padroni di casa. Le tre reti degli azzurri arrivano nel giro di poco più di cinque minuti, tra il 55’ e il 61’. Colpani prova a rimettere in partita i suoi al 62’, ma Raspadori chiude definitivamente i conti con un tap-in vincente al 69’.
Alle 18, il Cagliari ospita l’Atalanta. Un match cruciale per le ambizioni delle due squadre: la salvezza per i sardi, la qualificazione in Champions League per gli orobici. Scamacca trova il gol del vantaggio dopo poco meno di un quarto d’ora di gioco. A pochi minuti dall’intervallo arriva il pari di Augello, quindi, nel finale di partita, il sorpasso firmato Viola. Il centrocampista rossoblu sfrutta un assist di Luvumbo e batte Carnesecchi di testa. Vittoria di vitale importanza per il Cagliari, la terza nelle ultime cinque gare. Gli uomini di Claudio Ranieri salgono a quota 30 punti.
In contemporanea – e con lo stesso risultato del Cagliari – il Genoa batte il Verona al Bentegodi. In avvio di gara, Bonazzoli illude gli scaligeri, puniti dalle reti di Ekuban prima e Gudmundsson poi. I gialloblu sono virtualmente fuori dalla zona retrocessione, seppur con un solo punto di vantaggio sul Frosinone terzultimo, mentre il Grifone di Alberto Gilardino è sempre più vicino a festeggiare il traguardo salvezza.
In serata, alle ore 20:45, si disputa l’ultima sfida della domenica di Serie A, con la Juventus che ospita la Fiorentina. Reduci entrambe da importanti vittorie nell’andata delle semifinali di Coppa Italia, rispettivamente contro Lazio e Atalanta, le due squadre danno vita a una bella partita. Il primo tempo è a tinte bianconere, con Gatti che apre le marcature al 21’ e ben tre gol annullati ai bianconeri. Al 6’, McKennie segna in fuorigioco, così come Bremer al 12’. Il difensore brasiliano, infatti, devia in rete una conclusione di Vlahović nel momento in cui è in posizione irregolare.
Al 33’, il centravanti, grande ex di turno, si vede annullare un altro gol per offside, stavolta di McKennie, autore della sponda per il serbo. Nella ripresa, la Fiorentina prova quantomeno a evitare la sconfitta, ma Barak spreca da posizione invitante e Nico González trova la risposta di Szczesny. Dalla parte opposta, Milenković rischia un clamoroso autogol e Vlahović non sfrutta a dovere un errore di Kayode. L’1-0 finale permette alla Juventus di portarsi a +4 sul Bologna.
La 31ª giornata di Serie A si chiude col posticipo di lunedì sera (20:45) tra l’Udinese e la capolista Inter. Nel primo tempo, un super Okoye si oppone a ogni tentativo degli avversari e Samardžić, a lungo corteggiato dall’Inter la scorsa estate, apre le marcature dopo 14’. La risposta degli ospiti arriva nel secondo tempo. Carlos Augusto si vede annullare la rete del pareggio, ma ci pensa Çalhanoğlu a riacciuffare l’Udinese. Il turco va a segno al 55’ su rigore, trovando così il suo decimo gol in questa Serie A. In pieno recupero, il guizzo di Frattesi vale i tre punti per la squadra di Inzaghi. A Udine finisce dunque 2-1 per l’Inter, con i nerazzurri che si avvicinano sempre di più allo Scudetto (+14 sul Milan secondo a sette giornate dal termine del campionato).
PULISIC − Momento di forma pazzesco per lo statunitense, che trova il gol anche contro il Lecce (quinta rete nelle ultime sei partite tra Europa League e Serie A per lui), colpendo con un bel sinistro a giro. Poco più tardi va vicino alla doppietta. L’ex Chelsea tocca la doppia cifra in campionato, cosa che in carriera non gli era mai riuscita finora. “Al Milan ho ritrovato la fiducia”, aveva dichiarato poche settimane fa. Lo dimostra appieno sul campo, dove fa quel che vuole, anche nell’insolita posizione di trequartista. SEMPRE AL POSTO GIUSTO
POLITANO − Il suo ingresso in campo al 54’ in luogo di Ngonge rivitalizza il Napoli, fino a quel momento sotto 1-0 sul campo del Monza. Nel giro di poco più di 5’, infatti, gli azzurri trovano addirittura tre reti, una delle quali, quella del sorpasso, messa a segno proprio da Politano. Un gol da antologia quello del classe ‘93, che con uno spettacolare quanto complicatissimo mancino al volo da fuori area beffa Di Gregorio e porta avanti i suoi. SHOWLITANO
AUGELLO − Le chances di salvezza del Cagliari passano anche e soprattutto dal rendimento dei giocatori più esperti, chiamati a suonare la carica. Ne sa qualcosa Augello, che nella delicata sfida con l’Atalanta offre una prestazione sontuosa in entrambe le fasi di gioco. Motorino inesauribile sulla corsia di sinistra, impreziosisce la sua ottima prova con la rete del pareggio a fine primo tempo. Nel secondo tempo si fa apprezzare per l’enorme abnegazione, dando un contributo fondamentale nella metà campo difensiva. PROTAGONISTA INATTESO
MANCINI − Il buongiorno si vede dal mattino? Non per Mancini, il cui avvio nel derby è tutt’altro che memorabile. Cresce col prosieguo della gara, trovando maggior solidità e, soprattutto, sbloccando la sentitissima stracittadina con un potente colpo di testa sugli sviluppi di un corner di Dybala. Quarto gol in questo campionato per il classe ‘96, che mette al tappeto la Lazio e regala tre punti importantissimi alla Roma. EROE DEL DERBY
ISAKSEN − Viene schierato dal primo minuto da Tudor nell’importantissimo derby con la Roma. Commette tanti errori e non crea mai pericoli alla difesa giallorossa. Tudor si vede quindi costretto a sostituirlo dopo i primi 45’. Qualche mese fa, il quotidiano spagnolo Marca lo aveva accostato al connazionale Michael Laudrup, uno che da quelle parti conoscono bene. Il paragone, allo stato attuale delle cose, è quantomeno forzato. PESCE FUOR D’ACQUA
MILENKOVIĆ − Si fa trovare colpevolmente impreparato in occasione del gol di Gatti che decide la sfida sul campo della Juventus. Soffre tantissimo e non riesce a tenere a bada il suo ex compagno di squadra in viola, nonché connazionale, Vlahović, che fa quello che vuole dalle sue parti. Nel secondo tempo rischia anche l’autogol. MALENKOVIĆ
NDOYE − Viene gettato nella mischia da Thiago Motta a un quarto d’ora dal termine per sbloccare la gara dello Stirpe col Frosinone. Sbaglia a tu per tu con Turati e colpisce la traversa da due passi dopo la respinta del portiere dei padroni di casa. In 26 presenze non ha ancora trovato la via del gol. RITENTA, SARAI PIÙ FORTUNATO
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Lega Serie A
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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