Sergio Staino, il noto fumettista e giornalista italiano, è morto questa mattina in un ospedale di Firenze dove era ricoverato da qualche giorno. Nato nel 1940 a Piancastagnaio in provincia di Siena, si laureerà in architettura all’università di Firenze. Appassionato da sempre dal disegno, comincerà a collaborare con la rivista Linus.
In quegli anni darà vita al suo personaggio cardine della sua carriera da fumettista: Bobo. Dalle vaghe somigliaze con lo scrittore e filosofo, Umberto Eco, Sergio Staino affermerà che il personaggio è ispirato a sé stesso.
Anni più tardi avrò modo di lavorare per altre testate giornalistiche come Il Messaggero e l’Unità, di cui nel 2016 ne diventerà direttore. Nel 1986 fonderà il suo giornale satirico Tango. Giornale che debutterà persino in tv con la Rai dal nome Teletango.
Negli anni successivi si cimenterà anche nel mondo del cinema con Cavalli si nasce e Non chiamarmi Omar, non abbandonando mai né il disegno e né l’attività da giornalista. Durante il suo periodo a lUnità, creerà un nuovo lavoro Emme, giornale che si occupa di parlare di filosofia e politica.
In seguito entrerà a far parte della Stampa, Avvenire, Tiscali Notizie e Il Riformista.
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Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.