AGGIORNAMENTO
L’attentatore è morto durante il trasporto in ambulanza a causa delle ferite riportate dopo lo scontro a fuoco con la polizia.
Ieri sera a Bruxelles si è consumato un tragico evento di chiara matrice islamista. Un uomo intorno ai 45 anni ha ucciso a colpi di kalashnikov due turisti svedesi arrivati nella capitale belga ad assistere al match tra Belgio e Svezia. Avvenuto nel quartiere nord della capitale, Schaerbeek, luogo in cui abitavano anche gli attentatori dell’aeroporto di Bruxelles del 2016. Inoltre è anche un luogo dove vi si nascose l’attentatore al Bataclan Salah Abdeslam.
Questa mattina la polizia era stata avvisata del presunto attentatore in un bar, la quale dopo averlo stanato ha sparato contro l’uomo. Datosi alla fuga nonostante le ferite, è stato poi catturato, adesso si trova in rianimazione. L’uomo si chiama Abdesalem Lassoued, ha 45 anni ed è di origine tunisina. Secondo il premier belga si trovava in Belgio illegalmente.
L’uomo di origine tunisina ha presentato varie volte domande di richiesta di asilo allo Stato belga. Tutte le volte, però, questa richiesta è stata respinta. Definito lupo solitario, l’uomo ha vissuto nell’anonimato totale, di conseguenza è stato cancellato dal registro nazionale per poterlo rintracciare.
Il presunto terrorista ha rivendicato l’attacco in nome dell’Isis, il movimento terrorista islamico che pochi anni fa seminava terrore in tutta Europa. Ciò che ha fatto scaturire la rabbia dell’attentatore oltre agli ultimi avvenimenti accaduti nel conflitto israeliano-palestinese, è stata la morte di un bambino di sei anni di origine palestine a Chicago. Il bambino, infatti, è stato ucciso a colpi di fucile da un uomo di 71 anni nella giornata di domenica.
Dopo l’uccisione dei due turisti, Abdesalem si è filmato in un video affermando che i musulmani vivono e muoiono per la loro religione.
Foto: Il Messaggero
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.