Akira Toriyama, padre di Dragon Ball e di altri manga, è scomparso il primo all’età di 68 anni. La morte è avvenuta il primo marzo, ma la notizia della sua dipartita è giunta da poche ore. A comunicarla è stata proprio la sua casa editrice e dal suo studio di produzione. Le cause sarebbero dovute ad un ematoma subdurale acuto.
Nato a Nagoya nel 1955, in Giappone, Akira Toriyama ha dedicato gran parte della sua vita alla realizzazione di manga. Fin da bambino nutre la passione per il disegno, ed uno dei motivi che lo spingono a percorrere la vocazione da fumettista è il film della Disney La carica dei 101.
Esordisce nel 1980 con il manga Dr. Slump, il quale in seguito diventerà una serie animata giungengo anche in Italia. Con Dr. Slump vincerà il Premio Premio Shogakukan per il miglior manga Shonen, una cateogoria di manga dedicata soprattutto ad un pubblico maschile.
Il successo, però, arriva con il manga Dragon Ball uscito nel 1984, totalizzando una vendita pari a 260 milioni di copie vendute. In seguito diventerà una delle serie animate più amate di sempre. Ispirato maggiormente alla mitologia e al folklore cinese e giapponese, con nomi che richiamano animali e pietanze, Dragonball è divenuto un successo planetario a tutti gli effetti.
Non solo manga e serie animata, ma su di esso sono state realizzate tantissimi gadget e medium. Partendo dai videogiochi, a film d’animazione e film con attori in carne ed ossa, fino a svariati giocattoli e tantissimi tributi.
Akira Toriyama è stato tra i fumettisti e autori più influenti di sempre. I fumettisti Eiichirō Oda eMasashi Kishimoto, rispettivamente autori di One Piece e Naruto, trovarono nel padre di Dragon Ball una fonte d’ispirazione.
Il notevole successo del suo manga per eccellenza, non fece mai fermare il fumettista giapponese. Dopo Dr. Slump e Dragon Ball, AKira Toriyama ha pubblicato altri manga tra cui Cowa (1998), Kajika (1999), Sand Land (2000), Nekomajin (2005) ed infine Jaco the Galactic Patrolman (2013).
Foto: Wired Italia
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.