È uno dei metodi più in voga del momento, c’è chi lo smentisce pesantemente e chi ne è diventato un affermato sostenitore. Viene dagli Stati Uniti e serve per far passare i dolori, curare i postumi di traumi e anche fratture gravi, il tutto con un immersione quasi totale del corpo alla temperatura di -150°. Stiamo parlando della crioterapia (o criosauna), la terapia del freddo estremo.
Le origini di questa cura si annidano nel mondo dello sport di quasi mezzo secolo fa. A parlarne è Piero Volpi, ortopedico e traumatologo presso l’Istituto Humanitas di Milano, ma soprattutto responsabile del settore medico dell’Inter: «È un rimedio che in termini diversi era già in uso 40 anni fa. Dopo gli allenamenti più gravosi, i massaggiatori delle squadre di calcio preparavano due vasche, una d’acqua fredda e una d’acqua calda, in cui facevano immergere i calciatori pochi minuti al fine di smaltire acido lattico e fatica». Alla base di questo trattamento ci sta un semplice principio scientifico, continua lo specialista: «Il principio secondo cui un maggior afflusso di sangue favorisce la guarigione. Un principio che ispirava queste tecniche terapeutiche, forse un po’ rudimentali, ma efficaci».Oggi però, sebbene il principio sia più o meno quello, il processo è del tutto diverso: il paziente si immerge in un grande cilindro d’acciaio, tenendo fuori solo la testa e indossando solo guanti, calze e biancheria intima. La terapia inizia con la pressione di un tasto, il quale innesca un meccanismo che avvolge il paziente in una nube di gas a circa -150°; la durata di questa “immersione” nel freddo glaciale sarà di circa 3 minuti, i quali sarebbero sufficienti per la riuscita della cura.
La crioterapia viene, inoltre, usata dal 2012, e sono stati tantissimi gli sportivi che hanno assaporato la terapia del freddo estremo: parliamo delle pluripremiate star dell’ NBA LeBron James e Shaquille O’Neal, della nazionale francese di calcio, e (anche se con apparecchiature simili o con semplici bagni ghiacciati simili a quelli che si usavano 40 anni fa) anche della squadra di calcio ucraina dello Shakhtar Donetsk e delle nazionali di rugby d’Italia e Galles. Stiamo parlando dunque di un trattamento largamente diffuso già da qualche anno, ma quali sarebbero i suoi effetti? I promulgatori della crioterapia sostengono che questa favorirebbe la guarigione dai dolori cronici, riuscirebbe a combattere anche l’osteoporosi, l’asma, il calo del desiderio sessuale e avvierebbe processi metabolici in grado di innescare un repentino calo di peso. Mentre qualcuno parla anche di cura dalla depressione.
A sostegno della criosauna è intervenuto uno studio pubblicato su Expert review of Clinical immunology, il quale ha dimostrato una certa efficacia della crioterapia nei pazienti colpiti da artrite reumatoide. Questo giunge alla conclusione che il freddo induce una riduzione della temperatura intrarticolare, che potrebbe regolare diversi mediatori coinvolti nel processo infiammatorio. Il raffreddamento, dunque, sarebbe sufficiente per innescare processi antinfiammatori e di riattivazione della circolazione. Si è giunti, quindi, alla conclusione che questa è una terapia accertata e provata scientificamente per quanto riguarda i traumi (frequentissimi nello sport) e in genere tutti i reumatismi. E gli altri effetti che abbiamo citato prima? La Food and Drug Administration, grazie ad uno studio condotto su questa mirabolante cura, ha riscontrato che non c’è alcuna evidenza scientifica dell’efficacia contro l’asma o il calo del desiderio sessuale, non ha effetti chiari sul metabolismo e la perdita di peso e non serve a curare i cali dell’umore e la depressione. Mancano dunque le prove scientifiche per affermare che la crioterapia abbia effetto per dimagrire, curare l’asma o la depressione e ritrovare il desiderio sessuale
Certezza scientifica o meno è molto utile informarsi, oltre che sugli effetti reali che questa cura produce, sulle condizioni ideali per sottoporsi ad una terapia del genere: sono, infatti, tantissime le persone che, a causa di macchinari non idonei, crioterapisti improvvisati e la inidoneità del loro corpo per affrontare un tale stress fisico, sono usciti dalla criosauna in condizioni peggiori di prima, con ustioni di primo grado, geloni e sintomi da assideramento. La crioterapia potrebbe presentare ad oggi la scienza medica che avanza. Stiamo parlando in effetti di una terapia in grado di estinguere in poco tempo i dolori causati da forti disturbi a ossa, articolazione o anche reni. Ѐ bene, però, sottoporsi sempre a un’approfondita visita medica che certifichi la nostra idoneità fisica a un trattamento di questo tipo, fermo restando l’importanza di una corretta (e trasparente) informazione riguardo a ciò che ci dovrebbe curare e a chi, soprattutto, ci dovrà curare. La prudenza, se si parla della nostra salute, non è mai troppa.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»