Giunge al termine anche la decima giornata di un campionato di Serie A che non smette di regalare emozioni.
Senza alcuno spoiler, vediamo cos’è successo in questi tre giorni di calcio italiano.
Apre questo decimo turno, l’anticipo del sabato pomeriggio alle ore 15 tra Empoli e Monza. La squadra di Paolo Zanetti mette fine alla striscia di tre vittorie consecutive da quando siede sulla panchina brianzola Raffaele Palladino. Per decidere il match, “basta” la rete al decimo minuto del centrocampista svizzero Haas che, al “Castellani“, fissa il punteggio sull’1-0 finale a favore dei padroni di casa.
Poco più tardi, alle ore 18, è tempo di un delicatissimo “Derby della Mole” tra Torino e Juventus. Dopo aver toccato il fondo nella gara di Champions League contro il Maccabi Haifa, i bianconeri provano a risalire la china partendo da un’importante quanto pesante vittoria. A rompere un equilibrio che durava da oltre settanta minuti, ci pensa la zampata vincente di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo regala così tre punti da cui, la Juve tutta (compresa Max Allegri), deve ripartire. Al triplice fischio finale, il risultato è di 0-1 per la Vecchia Signora.
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Alle 20:45, tocca scendere in campo, al “Gewiss Stadium“, ad Atalanta e Sassuolo. L’ottimo quanto sorprendente rendimento della squadra di Gasperini, non viene placato neanche dalla rete dell’iniziale vantaggio neroverde firmato Kyriakopoulos. I padroni di casa, prima dell’intervallo, pareggiano con Mario Pasalic e poi, ad inizio ripresa, ribaltano completamente il risultato grazie alla rete di Lookman. Nel finale, dopo la traversa di uno sfortunato Berardi (subentrante e costretto ad uscire per una ricaduta fisica), per i bergamaschi anche la possibilità di chiudere una volta per tutte il match. Alla fine, però, termina 2-1. I neroazzurri, capolista per una notte, si confermano al secondo posto.
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Il menù domenicale della Serie A si apre, alle 12:30, con la partita che oppone Inter e Salernitana. Sull’onda dell’entusiasmo dell’incredibile prestazione del Camp Nou contro il Barcellona (3-3), la squadra di Simone Inzaghi archivia la pratica con un gol per tempo. Il ritrovato Lautaro Martinez (assente, fino a settimana scorsa, nelle reti ma non nel gioco) e Barella confezionano il 2-0 conclusivo con cui ottengono la seconda vittoria consecutiva in campionato. Nel giro di dieci giorni, la Pazza Inter si è, forse, ritrovata.
⏱️ FT | Il lunch match è nerazzurro! Martinez e Barella decidono la partita! ⚽️⚽️#InterSalernitana 2️⃣-0️⃣ pic.twitter.com/NZUW5qubbM
— Lega Serie A (@SerieA) October 16, 2022
Nello storico orario delle 15, sfida ad alta quota tra Lazio e Udinese. Quella dell’Olimpico è una partita spaccata completamente a metà dall’infortunio di Ciro Immobile. Nella prima mezz’ora, ritmi di gioco abbastanza alti e occasioni da ambo le parti. Tuttavia, dopo l’uscita dal campo dell’attaccante italiano, mentre la squadra di Maurizio Sarri non trova più la strada per essere pericolosa, quella di Sottil mostra la propria solidità. Finisce con uno scialbo ma giusto pareggio: 0-0.
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In contemporanea, va in scena anche lo scontro salvezza tra Spezia e Cremonese. Contro pronostico, la partita del “Picco” si rivela bella e ricca di gol. Ad aprire le marcature ci pensano subito gli ospiti con la rete di Dessers. L’entusiasmo della squadra di Alvini comunque sia dura poco perché, nel giro di qualche minuto, arriva la rimonta spezzina con le reti di N’Zola e Holm. Nella ripresa, a rovinare la festa della squadra di mister Gotti ci pensa il colpo di testa di Pickel che fissa il risultato finale sul 2-2.
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, è il turno di Napoli–Bologna. La squadra di Spalletti per tornare nuovamente in vetta solitaria alla classifica deve vincere e, nonostante una resistenza avversaria più dura del previsto, ci riesce. Al quarantesimo minuto, la squadra di Thiago Motta passa in vantaggio con Zirkzee ma viene ripresa, prima dell’intervallo, dalla rete di Juan Jesus. Nella seconda frazione, il gol di Lozano parrebbe spianare la strada ai partenopei ma nessuno aveva fatto i conti con una botta dalla distanza di Barrow che trova impreparato un colpevole Meret. A sistemare le cose, però, ci pensa l’asse Kvara–Osimhen con il georgiano che, con i tempi giusti, serve l’attaccante nigeriano che batte definitivamente Skorupski. Per la capolista ci sarebbe pure l’opportunità di allargare il risultato ma, al “Maradona“, finisce 3-2.
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In serata, alle 20:45, scendono in campo, al “Bentegodi“, Hellas Verona e Milan. Reduce dalla sconfitta di Champions contro il Chelsea, la squadra di Pioli ritrova la retta via in campionato anche se con una prestazione non brillante. I campioni d’Italia in carica, dopo pochi minuti, passano in vantaggio grazie allo sfortunato autogol di Veloso. La reazione scaligera, tuttavia, non si fa attendere e arriva il pareggio con un tiro di Gunter deviato in maniera decisiva da Gabbia. Nella ripresa, la squadra del neo allenatore Bocchetti prova addirittura a passare in vantaggio ma, dopo qualche occasione tra cui una traversa di Piccoli, arriva a dieci minuti dal termine la rete di Tonali che da leader risolve una partita complicata. Al triplice fischio finale, il punteggio è di 1-2 per i rossoneri.
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Nella giornata di lunedì, sono due i posticipi in programma.
Partiamo da quello delle ore 18:30 tra Sampdoria e Roma. In una partita più fisica che qualitativa, alla squadra di José Mourinho basta la trasformazione dal dischetto, nel primo tempo, di capitan Lorenzo Pellegrini per portare a casa tre punti che le permettono di scavalcare la Lazio e salire al quarto posto. Reduci dal pareggio di Siviglia contro il Betis in Europa League, i giallorossi hanno fatto quanto basta per portare una vittoria comunque importante. Ancora da collaudare, la Doria di Dejan Stankovic. A “Marassi“, finisce 0-1 per gli ospiti.
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Chiude il programma di questa decima giornata di Serie A, il posticipo delle 20:45 che mette di fronte Lecce e Fiorentina. In una partita dalle due facce, nel primo tempo si fanno preferire i pugliesi che vanno in vantaggio all’intervallo grazie alla rete di Ceesay; nella ripresa, invece, meglio la Viola che pareggia dopo qualche minuto con Kouame. Morale della favola: al triplice fischio finale, il risultato è di 1-1.
TOP
VICARIO: il miglior giocatore per distacco in stagione per l’Empoli, è protagonista anche nella vittoria casalinga contro il Monza. Vero che il match-winner è il compagno Haas ma il portiere italiano ha messo le proprie mani sulla vittoria degli Azzurri. Come nel tiro, al novantesimo, di D’Alessandro destinato a finire in porta che prontamente è riuscito a parare. Le sue qualità non si discutono, una sola domanda: VALE UNA BIG?
LOOKMAN: con Zapata out per infortunio e Muriel non al meglio della condizione, si sta caricando il peso dell’attacco bergamasco sulle sue, non poi così grandi, spalle. Eppure, sta riuscendo a reggerne perfettamente il peso con quattro reti già all’attivo di cui tre consecutive nelle ultime tre gare. Così come con la Fiorentina anche contro il Sassuolo, la rete che decide il match è la sua. La traduzione del cognome stesso dell’attaccante nigeriano suggerisce quanto stiamo per dire: “GUARDA AMICO” L’ATALANTA!
BARELLA: nel giro di quattro giorni ha messo a tacere tutte le critiche ricevute in queste settimane con due prestazioni eccezionali degne del suo livello. Sia contro il Barcellona che con la Salernitana abbiamo visto tutte le qualità del centrocampista italiano. In particolare, ad impreziosire la propria prestazione contro i campani, la rete del 2-0 che chiude definitivamente i conti: controllo al volo col destro, tocco intelligente col ginocchio ad evitare l’intervento del difensore e tiro col sinistro di prima intenzione con cui batte Sepe. Roba da far perdere i sensi, PORTATE UNA BARELLA!
KVARATSKHELIA: che sia un gol, un assist o una giocata estemporanea, in ogni azione pericolosa del Napoli c’è lo zampino del talento georgiano. La sua continuità di prestazioni così come quella dei partenopei stanno continuando ad impressionare e far divertire non solo i tifosi partenopei ma anche gli amanti del bel calcio. Se, per caso, qualcuno si stava domandando come sarebbe stata l’intesa con il rientrante Osimhen, la risposta è: assist di Kvara e gol del nigeriano. Tra i due, PROVE TECNICHE DI TRASMISSIONE.
FLOP
SEPE: nonostante un certo dominio di gioco dell’Inter, il portiere della Salernitana non è stato impensierito più di tanto. Tuttavia, nel momento di farsi trovare pronto, l’ex estremo difensore del Parma, non ha risposto presente. Nel particolare, stiamo parlando dell’occasione che ha portato al vantaggio neroazzurro con Lautaro Martinez. Il tiro dell’argentino, seppur velenoso e ben indirizzato, poteva essere quantomeno respinto. Vero che il portiere era coperto al momento dell’esecuzione e che la palla gli rimbalza davanti ma, allo stesso modo, si tratta di una DISATTENZIONE.
FELIPE ANDERSON: dopo l’uscita dal campo per infortunio di Immobile, il brasiliano è chiamato a svolgere il ruolo di prima punta che, però, non riesce a svolgere nel migliore dei modi (per usare un eufemismo). Anche perché, il sostegno, che arriva sia dai compagni di reparto ai lati che dai centrocampisti, è davvero poco. Fatto sta che, per i biancocelesti, l’ultima ora di partita è completamente sterile in fase offensiva. Il nostro buon Felipe da “falso 9”, è apparso un PESCE FUOR D’ACQUA.
MERET: senza l’ombra di Ospina, trasferitosi in Arabia Saudita, l’ex portiere della Spal è diventato titolare inamovibile con prestazioni più che convincenti. Certe volte, però, come accaduto anche la passata stagione, si inceppa e mette a referto qualche “papera” di cui Luciano Spalletti farebbe volentieri a meno. Ciò avviene, puntualmente, nel match contro il Bologna con il tiro dalla lunga distanza di Barrow che passa sotto le sue braccia. Fortuna sua che, poco dopo, Osimhen fa tornare nuovamente il Napoli sul 3-2 e il suo ERRORE PASSA INOSSERVATO.
GIROUD: complice, magari, le tante partite giocate nell’ultimo periodo e i pochi ricambi (fino a qualche giornata fa) nel reparto offensivo, quella del francese è una delle prestazioni più opache da quando veste la maglia del Milan. Nonostante ciò, subito dopo l’autorete di Veloso, ha l’opportunità di regalare il doppio vantaggio ai rossoneri ma lui la spreca clamorosamente. La sua partita dura giusto un tempo: all’intervallo mister Pioli lo sostituisce. SOTTOTONO.
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).