Raggiunto nella notte del 23 ottobre 2014, a Bruxelles, l’accordo sul clima: i capi di Stato e di Governo dei 28 Paesi membri dell’Unione Europea fissano l’obiettivo comune della riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030. «L’obiettivo è molto ambizioso – afferma il Presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy – e tutto quello che è stato deciso sarà mantenuto».
L’Italia esce vittoriosa dal vertice europeo essendosi schierata con i ministri dell’ambiente di Francia, Germania e Regno Unito che nella loro dichiarazione congiunta chiedevano la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% per mettere l’Europa in prima linea nella lotta globale contro i cambiamenti climatici. La novità di un’Italia finalmente in accordo con i dettami di Bruxelles potrebbe essere considerata poco credibile se si pensa che meno di un anno fa il ministro dello Sviluppo economico del Governo Letta, Zanonato, aveva idee diverse da quelle dell’attuale ministro, Federica Guidi. In occasione, infatti, della Conferenza ministeriale europea degli Amici dell’Industria, Zanonato, nel rappresentare l’Italia nella dichiarazione congiunta dei 24 Paesi membri partecipanti, dichiarava l’importanza del comparto manifatturiero europeo, anche quello ad alta intensità energetica, per garantire una reindustrializzazione dell’intera eurozona necessaria alla crescita economica e all’occupazione qualificata.
Centrale è l’accordo raggiunto sulle interconnessioni. Durante il vertice UE i 28 Paesi membri hanno raggiunto l’accordo per creare una rete elettrica comune. L’obiettivo risulta essere ancor più ambizioso della tutela dell’ambiente, in quanto il pacchetto di riforme prevede l’incremento dell’efficienza energetica e, quindi, del risparmio attraverso il raggiungimento del 10% di reti comuni entro il 2020 e del 15% entro il 2030. Alla luce delle problematiche economiche legate alla forte dipendenza europea dal gas russo, che risultano peggiorate dalla crisi Ucraina ancora irrisolta, prende corpo l’idea che il vertice UE possa essere considerato un successo più sul piano delle politiche energetiche che su quello del clima.
Ester Sbona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.