Il gran premio del Belgio ci ha regalato la prima storica vittoria di Charles Leclerc a bordo della Ferrari, al termine di un weekend difficile per tutti a causa della tragica scomparsa di Anthoine Hubert in Formula 2. Il monegasco non lascia alcuna speranza agli inseguitori e complice un Sebastian Vettel in versione uomo squadra, diventa il pilota più giovane a vincere una gara con la scuderia di Maranello. Le solite e solide Mercedes in gara annullano il distacco rimediato in qualifica e conquistano secondo e terzo gradino del podio, consolidando così la leadership sia nel mondiale piloti che in quello costruttori. Male Giovinazzi e Verstappen, mentre sfiora un gran risultato il talento di casa McLaren Norris.
Charles Leclerc, 10 e lode: Domina gli avversari pluricampioni del mondo e conquista una pole capolavoro al sabato. Domenica abbassa la visiera del casco e dimostra una forza mentale da predestinato, nonostante il weekend di gare abbia improvvisamente incontrato il suo avversario più temibile: la morte. Famelico e concentrato non ha permesso a nessuno di poter mettere in discussione la sua vittoria in questo gran premio del Belgio. Bravo Charles.
Lewis Hamilton, 9: Granitico come al solito il cinque volte campione del mondo. Sa che al sabato la pole è fuori portata e si mette lì, come un cane da caccia, in seconda fila. Sfrutta al meglio la partenza insidiando la seconda posizione occupata da Vettel ma subisce il contro sorpasso del ferrarista sul Kemmel, proprio come nel 2018. Non si accontenta di allungare in classifica piloti e prova a vincerla nel finale, arrivandoci molto vicino. Cannibale.
Valtteri Bottas, 6,5: Ci si aspettava di più dal finlandese dopo il rinnovo del contratto avvenuto durante la sosta estiva ma alla fine svolge il compitino e completa una gara molto più che anonima. Conquista il podio, e in fondo con un Leclerc e un Hamilton del genere va bene così. Il compagno di squadra però continua ad allungare e la classifica recita un bel -65 dalla vetta.
Sebastian Vettel, 7: Il voto è una media tra il 4 per la gestione delle gomme e il 10 per il lavoro di squadra che ha svolto. Senza di lui, con ogni probabilità, Charles non avrebbe vinto la prima gara in carriera. Uomo squadra.
Alexander Albon, 7,5: Questo ragazzo prodigio ha effettuato una rimonta fantastica arrivando in quinta posizione. Complice il KO di Verstappen, è l’unico pilota RedBull a tagliare il traguardo. Bel lavoro per un ragazzo appena promosso in un top team.
Sergio Perez, 7: Discreta la gara del messicano, che conferma di essere un pilota molto solido. Il rinnovo recentemente firmato è la dimostrazione che un pilota del genere è la vera fortuna delle scuderie di media classifica. Good job Checo.
Daniil Kvyat, 7: La pausa estiva ha permesso al pilota russo di ricaricare le batterie e di godersi la bimba appena nata. In Belgio mette giù la visiera e regala una prestazione incoraggiante al team di Faenza in vista del gran premio d’Italia. Redivivo.
Nico Hulkenberg, 6: Nel weekend della notizia del suo appiedamento da parte della Renault per far spazio a Ocon, lui va a punti e si mette in mostra. Un ottimo modo per convincere le scuderie pretendenti a puntare su di lui.
Pierre Gasly, 6: Dispiace per il ragazzo e per la retrocessione. Il ritorno in Toro Rosso, a detta dei vertici RB, dovrebbe servire per fargli riacquistare serenità in pista. Alla prima occasione piazza la monoposto a punti e per qualche giro è stato addirittura il primo classificato dell’universo Red Bull. Non male, ma deve sollevarsi.
Lance Stroll, 6: Buon lavoro di un pilota spesso criticato, ma che alla fine porta spesso il bottino a casa. Un punto che serve per la classifica e per il morale.
Magnussen e Grosjean, 5: Non è certo tutta colpa loro. Le Haas non sono quelle della passata stagione e dimostrano di non essere all’altezza degli obiettivi stagionali.
Daniel Ricciardo, 5.5: Risale la china ma poi, in difficoltà con le gomme, scivola nelle retrovie. Meriterebbe maggior fortuna e una macchina più competitiva.
George Russell, 6: Il ragazzo è un bel manico e lo da a vedere gara dopo gara. Peccato per la vettura che proprio non c’è .
Kimi Raikkonen, 6: Di stima. Centrato in pieno da Verstappen dopo 200 metri dall’inizio del gran premio lotta con una macchina gravemente manomessa. Il sesto posto in griglia di partenza meritava sicuramente maggior fortuna.
Robert Kubica, 6: Meno 8 alla fine di un incubo per Robert.
I ritirati:
Max Verstappen, 3: Recidivo alla La Source. Mette in mostra, dopo una serie di risultati da campione, tutta l’incoscienza dei suoi 22 anni. Peccato, poteva essere un’occasione per accorciare su Hamilton.
Lando Norris, 7: Gara molto solida la sua appena dietro ai top team, tradito dal motore della sua McLaren all’ultimo giro. Gara dopo gara dimostra di essere uno dei maggior talenti del futuro. Con una macchina competitiva potrebbe aggiungersi alla rivalità tra Leclerc e Verstappen.
Carlos Sainz, 5: Gran premio del Belgio da dimenticare per lui, per fortuna che venerdì si torna in pista
Antonio Giovinazzi, 4: Il ragazzo è stato vittima di una serie di sfortunati eventi, fin qui. Il punto in classifica non rispecchia quanto dimostrato in queste ultime gare, ma commette un errore capitale a Pouhon che vanifica i bei sorpassi effettuati negli ultimi giri. A poche curve dalla fine puoi anche girare più lento, ma buttare in questo modo dei preziosissimi punti fa male.
Antonio Maimone
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