La prima giornata della nuova edizione della Champions League si conclude con le sei gare del giovedì sera. Tra le protagoniste della serata c’è anche una squadra italiana, l’Atalanta, che ospita l’Arsenal in un big match che promette emozioni e spettacolo. La Dea partecipa per la quarta volta alla Coppa dalle grandi orecchie, cui mancava dal 2021-2022. Al pari delle italiane scese in campo mercoledì, Bologna e Inter, però, gli uomini di Gasperini non vanno oltre lo 0-0. L’unica squadra nostrana capace di imporsi nella prima giornata di Champions League, dunque, risulta la Juventus (3-1 in casa col PSV).
Dopo un avvio tutt’altro che agevole, i detentori dell’Europa League prendono le misure ai più quotati avversari, arrivati secondi alle spalle del Manchester City in Premier League sia due anni fa che l’anno scorso. Il primo tempo offre ben pochi spunti interessanti, con le due squadre che si studiano e non si fanno male. Dopo poco più di 5’, Havertz si inserisce in area e tenta di sorprendere Carnesecchi col destro, non riuscendo a inquadrare lo specchio della porta.
Il portiere italiano si fa trovare pronto su un insidioso mancino rasoterra di Saka su punizione dal limite al 13’, opponendosi anche al tentativo di tap-in di Partey. Alla mezz’ora, l’Atalanta risponde con De Ketelaere, il cui mancino di prima intenzione è impreciso e non trova la porta di Raya. A inizio ripresa, Éderson si accentra da sinistra, elude la marcatura di Partey e viene steso in area dal ghanese. Retegui si incarica della battuta del pesantissimo calcio di rigore in favore della Dea, ma viene ipnotizzato da Raya.
L’ex Brentford è lesto e formidabile anche sul tentativo di testa dell’attaccante della Nazionale azzurra. Nulla da fare per l’Atalanta, che accarezza soltanto la gioia del gol. Al 67’ ci prova anche Cuadrado, abituato a certi palcoscenici (60 presenze in carriera in Champions League tra Chelsea, Juventus, Inter e, appunto, Atalanta). Il suo destro a giro da fuori area termina alto sopra la traversa. Poco più di cinque minuti dopo, il colombiano si rimette in proprio e calcia verso la porta di Raya, con la palla che finisce di poco a lato alla sinistra del portiere dell’Arsenal.
Al 75’, I londinesi hanno una grandissima chance con Martinelli, che a tu per tu con Carnesecchi spara altissimo. Risultato tutto sommato positivo per l’Atalanta, che ferma una big del calcio inglese ed europeo e, soprattutto, la affronta con grande personalità e partecipazione collettiva. Prova tangibile del fatto che la Dea si sia ormai abituata a giocare in campo internazionale e non sia più la “favola” di qualche anno fa. La gara con lo Shakhtar Donetsk del 2 ottobre, in questo senso, sarà un banco di prova importante. Oltre a ciò, per i nerazzurri rappresenterà l’occasione per ritrovare la vittoria in Champions League che manca dal 29 settembre 2021 (1-0 con lo Young Boys, gol di Pessina).
Nelle altre partite del giovedì sera, si segnala il primo ko stagionale del Barcellona, che dopo cinque vittorie in altrettante giornate di campionato cade sul campo del Monaco, sotto gli occhi di uno spettatore d’eccezione: il pluricampione NBA Michael Jordan. A punire i blaugrana sono le reti di Akliouche al 16’ e Ilenikhena al 71’, inframezzate dal momentaneo pareggio di Lamine Yamal al 28′. Il campione d’Europa diventa, a 17 anni e 68 giorni, il secondo marcatore più giovane nella storia della Champions League, dietro soltanto ad Ansu Fati.
Vincono tra le mura amiche, e col medesimo punteggio, anche Atlético Madrid e Brest. I colchoneros superano in rimonta il Lipsia, con Griezmann al 28’ e Giménez al 90’ che rendono vano l’illusorio vantaggio ospite siglato da Šeško al 4’. I francesi, al debutto assoluto nella competizione dopo lo storico terzo posto dello scorso anno, vanno a segno con Magnetti al 23’ e Sima al 56’. Quest’ultimo rende ininfluente l’autorete di Edimilson Fernandes per il momentaneo 1-1 nel recupero del primo tempo.
Tre punti anche per il Benfica, che espugna lo Stadio Rajko Mitić, casa della Stella Rossa di Belgrado. I portoghesi archiviano la pratica in meno di mezzora, grazie alle reti di Aktürkoğlu al 9’ e Kökçü al 29’. A 4’ dal fischio finale arriva il gol che dimezza lo svantaggio, firmato da Milson, ma per i padroni di casa è troppo tardi per evitare il ko. Tutto facile per il Bayer Leverkusen campione di Germania, che passeggia sul campo del Feyenoord e ipoteca la vittoria nel primo tempo.
A prendersi la scena è Florian Wirtz, autore di una doppietta da incorniciare al debutto in Champions League. Il grande obiettivo di mercato del Bayern Monaco apre i conti al 5’ e raddoppia al 36’. Tra i due gol del talentuoso 21enne tedesco, va a segno anche Grimaldo al 30’. Nel finale della prima frazione di gioco, l’autorete di Wellenreuther taglia definitivamente le gambe agli olandesi e consente agli uomini di Xabi Alonso di gestire il netto vantaggio nei restanti 45’.
Fonte foto in evidenza: Arsenal
Dennis Izzo
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