Un ragazzino di appena 15 anni ha perso la vita in sala operatoria, nel corso di un semplice intervento per rimuovere dei calcoli biliari. A ucciderlo un finto medico, che per eseguire l’intervento chirurgico ha seguito un tutorial su YouTube. Aperta la caccia all’uomo, che si è dato alla fuga insieme alla sua “equipe” subito dopo il decesso.
La vittima è un ragazzino di appena 15 anni, recatosi in clinica venerdì scorso, lamentando un dolore all’addome accompagnato da vomito. Dopo una visita, alla famiglia del ragazzo è stato comunicato che a causare quei dolori fossero dei calcoli biliari che andavano assolutamente rimossi dalla vescica.
Pertanto, il 15enne è stato portato in sala operatoria. Al momento dell’operazione i genitori si sono allontanati dalla clinica, ignari di quello che stava accadendo in sala operatoria. Qui, infatti, il “chirurgo” ha preso in mano il bisturi senza nemmeno far firmare un consenso informato al paziente o ai suoi genitori.
L’intervento non è andato a buon fine, essendo eseguito da una persona che non possedeva alcuna reale competenza medica se non qualche informazione acquisita guardando tutorial medici su YouTube. Infatti, nel corso dell’operazione, il giovane ragazzo ha perso la vita ed è stato abbandonato in sala operatoria dall’equipe, che si è subito data alla fuga.
Non è la prima volta che un paziente in India perda la vita a causa di “medico fai da te”. Secondo le stime, infatti, in India i falsi medici sono oltre due milioni e mezzo. Nonostante siano a tutti gli effetti dei criminali che operano contro le leggi nazionali, sono stati tacitamente accettati da gran parte della popolazione e dalle autorità locali, che li proteggono.
Gli inquirenti si sono già messi alla ricerca dei fuggitivi, mentre l‘Indian Medical Association attende che il Dipartimento della Salute prenda provvedimenti contro i falsi medici che sempre più spesso mettono a rischio la vita dei pazienti per guadagnare qualche soldo extra, danneggiando altresì la reputazione e la credibilità dei veri professionisti del settore medico nell’intera nazione.
Fonte: Il Gazzettino
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