Prima sinfonia per Charles Leclerc, che vince finalmente un gran premio di Formula 1. Dopo aver sfiorato un traguardo del genere in Bahrain e in Austria è in Belgio, proprio nel weekend in cui perde la vita il giovane Hubert, suo coetaneo e grande amico, che arriva la prima sentitissima vittoria. A un anno di distanza dall’ultima vittoria di Vettel in carriera, inoltre, giunge anche la prima vittoria stagionale della rossa. Una vittoria che non risolve certo una stagione fin qui quasi fallimentare, ma che risolve il morale nel box, specie perché arriva dopo un week-end dominato anche tra libere e qualifiche. Hamilton e Bottas completano il podio, con il cinque volte campione del mondo che arriva solo a un secondo e mezzo dal giovane monegasco. Vettel, in crisi a causa del pit-stop anticipato, deve accontentarsi solo del quarto posto.
L’inizio, come di consueto per il gran premio del Belgio, è all’insegna del caos. Parte bene Leclerc, così come Hamilton che aggunta la seconda posizione per poi doverla cedere al rettilineo dopo il Kemmel a Vettel. Più dietro pessima partenza di Verstappen che poi si infila all’interno di curva 1 e nel contatto con Raikkonen rompe l’anteriore sinistra andando a muro sull’Eau Rouge. Safety car e come al solito grandi variazioni in classifica: quinto addirittura Norris poi Grosjean, Magnussen, Perez, Gasly e Stroll. Ma per la Mercedes a ruote coperta sembra esserci odore di straordinari, venendo costretta a rientrare in pista a causa dello stop improvviso di Sainz. Solo al giro 5 inizia effettivamente la gara con le Ferrari che tengono bene il primo e il secondo post..
Con le prime posizioni cristallizzate è Vettel, con gran sorpresa di tutti, a effettuare il primo pit. Siamo al giro 15, il ferrarista esce dietro Norris ma la sensazione è che la gialla non possa tenere così tanto. Seb giro dopo giro diventa il più veloce in pista e passa Norris, che al giro 20 rientra e in una sola tornata riprende addirittura la sua posizione, strappando, come da inizio stagione, applausi e approvazione. Il giovane inglese è, al di fuori di Leclerc e Verstappen, il giovane più chiacchierato del circus e senza ombra di dubbio potrebbe rappresentare il futuro della gloriosa McLaren.
Al giro 22 si ferma Leclerc, mentre al giro 23 è il turno di Hamilton. Il giro 28 è poi il crocevia della gara, che forse salva la vittoria del monegasco: il 16 è decisamente più veloce del compagno di squadra che perde oltre 3 secondi. Il team radio è quasi d’obbligo e il quattro volte campione del mondo si fa da parte per il compagno. Da qui parte un vero e proprio calvario per Vettel, che nulla può, 4 giri più tardi al Kemmel, su un Hamilton indemoniato. Al giro 34 il tedesco alza bandiera bianca e rientra ai box, montando le rosse.
Al giro 35 Leclerc è sempre leader con 6 secondi su Hamilton, mentre dietro proseguono Bottas, Vettel, Norris, Perez Kvyat, Albon, Ricciardo e Gasly.
Tutte le emozioni risparmiate per oltre 3/4 di gara arrivano negli ultimi 9 giri. Vettel ottiene il giro più veloce, mentre Hamilton guadagna decimi su decimi ai danni di Leclerc, Più dietro Giovinazzi compie un grandissimo sorpasso prima su Ricciardo poi su Gasly, agguantando un’insperata nona posizione. Incredibilmente male le Renault, che anche a causa delle penalità e del caos della Safety Car, non riescono a replicare le qualifiche.
Hamilton fino alla fine arriva quasi incollato a Leclerc con meno di un secondo e mezzo dal monegasco. Il 16 esulta sotto la bandiera a scacchi e in questa vittoria c’è tanto di Vettel, che facendo tappo sulle Mercedes tra il giro 28 e il giro 34, risulta fondamentale per la vittoria del compagno di squadra. Grande delusione per Norris e Giovinazzi: il primo accusa problemi alla vettura fermando la macchina addirittura al rettilineo; il nostro Antonio, invece, perde la macchina a poche curve dalla fine, buttando all’aria punti fondamentali. Dietro Vettel giunge Albon, alla sua prima gara in Red Bull, poi Perez, Kvyatt, Hulkenberg, Gasly (ritrovato con la retrocessione in Toro Rosso) e Stroll.
Più che significative le parole di Leclerc nel dopo gara ai microfoni di Sky Sport: «Francemente non riesco a godermi questa prima vittoria in carriera». Diveramente non potrebbe essere d’altronde. Quella di quest’anno è la griglia più giovane di sempre e quasi tutti conoscevano bene Hubert, avendo condiviso con il francese tanti momenti nelle serie minori. E forse era destino che la prima vittoria di Charles arrivasse proprio in questo weekend, proprio in questo circuito. Una vittoria nel segno della rossa, nel segno del nuovo che avanza (primo pilota dell’accademy Ferrari a vincere). Ma soprattutto una vittoria nel segno di Leclerc e nel ricordo di Hubert, un giovane talento, ma prima di tutto un grande amico del circus.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Dopo aver conseguito il diploma scientifico nel 2015 intraprende gli studi universitari presso il dipartimento di Giurisprudenza di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»