Archiviata definitivamente la pratica Scudetto, con la Juventus che due giornate fa ha festeggiato la conquista aritmetica del suo ottavo titolo nazionale consecutivo, a tre turni dal termine del campionato restano ancora aperti numerosi verdetti, con le squadre tra il terzo e l’ottavo posto (Inter, Atalanta, Roma, Torino, Milan e Lazio) che si contendono i posti in Champions e Europa League e l’Empoli terzultimo che continua a sperare nella salvezza.
Nella trentacinquesima giornata di Serie A, si registrano numerose sorprese in questo senso, tra cui in particolar modo la netta vittoria per 3-1 con cui l’Atalanta sbanca l’Olimpico di Roma e frena i sogni di risalita di una Lazio irriconoscibile (Parolo illude i biancocelesti, gli orobici rimontano con le reti di Zapata e Castagne e l’autogol di Wallace). Non va meglio all’altra squadra capitolina, la Roma, fermata sull’1-1 sul campo del Genoa (Romero risponde al El Shaarawy nel finale), mentre la terza squadra laziale del campionato, il Frosinone, retrocede aritmeticamente in Serie B con tre giornate d’anticipo, in virtù del pareggio per 2-2 col Sassuolo a Reggio Emilia (Ferrari e Boga rimontano il doppio svantaggio propiziato dalle marcature di Sammarco e Paganini).
Salvezza ufficiale per la SPAL, che travolge il già da tempo retrocesso Chievo con un sontuoso poker al Bentegodi (4-0, a segno Floccari, Kurtić e Felipe con una doppietta), mentre sono ormai vicinissime al traguardo Cagliari (sconfitto per 2-1 al San Paolo col Napoli in rimonta, con Mertens e Insigne dal dischetto che ribaltano in extremis l’illusorio vantaggio dell’ex Pavoletti), Bologna – nonostante il ko per 2-1 a San Siro col Milan nel posticipo di ieri sera (reti di Suso e Borini per i padroni di casa, gol dell’ex Destro per gli ospiti) – e Parma, che pareggia per 3-3 in rimonta contro la Sampdoria al Tardini (in gol Gazzola, Kucka e Bastoni per i ducali, doppietta di Quagliarella e rete di Defrel per i blucerchiati).
Il Torino pareggia per 1-1 nel Derby della Mole contro la Juventus già campione d’Italia all’Allianz Stadium, con Lukić che apre le marcature e Cristiano Ronaldo che riacciuffa la parità nel finale di gara, mentre in ottica salvezza l’Udinese conquista un importantissimo punto in casa contro l’Inter (0-0, i nerazzurri dicono definitivamente addio al secondo posto), ma l’Empoli risponde a tono e tiene aperto il discorso: i toscani, infatti, superano per 1-0 la Fiorentina al Castellani grazie a un gol di Diego Farias. Di seguito i Top & Flop della trentacinquesima giornata di Serie A.
DRAGOWSKI – Dopo la prestazione da applausi nello 0-0 di Bergamo con l’Atalanta qualche settimana fa, l’estremo difensore polacco si rende protagonista di un’altra gara sensazionale, neutralizzando i tentativi dei vari Biraghi, Simeone, Muriel e Chiesa, ma soprattutto Vlahovic, vicinissimo al pareggio in extremis, e consente al suo Empoli di aggiudicarsi il derby toscano con la Fiorentina e di continuare a credere nella permanenza in Serie A.
GOMEZ – Il Papu semina il panico nella metà campo offensiva con le sue scorribande che insidiano la retroguardia della Lazio, facendola letteralmente ammattire. Suo l’assist per il 2-1 siglato da Castagne, così come è lui a battere il calcio d’angolo da cui nasce l’autogol di Wallace che archivia definitivamente la pratica e consente all’Atalanta di sconfiggere i biancocelesti a domicilio. Imprescindibile.
MUSSO – Il giovane portiere argentino salva a più riprese l’Udinese nella cruciale gara interna contro l’Inter. Prima si rende protagonista di due parate ai danni di Nainggolan, quindi risulta decisivo su un tentativo di Keita al fotofinish. Se i friulani riescono a ottenere un punto preziosissimo, il merito è anche e soprattutto suo, che sta per chiudere molto bene la sua prima annata in Serie A.
QUAGLIARELLA – Sebbene abbia compiuto 36 anni lo scorso 31 gennaio, Quagliarella non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi e continua a impressionare a suon di gol: prima della rimonta del Parma, infatti, la Sampdoria conduce agevolmente al Tardini per 3-1 e il merito è in gran parte della sua doppietta: prima si rivela ancora una volta implacabile dagli undici metri, quindi fredda nuovamente Sepe e si porta a quota 25 reti in campionato.
WALLACE – Il centrale brasiliano si rende protagonista di numerosi errori grossolani in una gara importantissima, risultando responsabile in occasione di tutte e tre le reti con cui l’Atalanta condanna la Lazio a un pesantissimo ko casalingo: mal posizionato nell’azione che porta all’1-1 di Zapata, permette a Gomez di mandare in gol Castagne con un passaggio sciagurato, quindi commette l’autorete che chiude i conti e fa calare il sipario sulla sua prova da film horror.
PERISIC – Mai in grado di fare la differenza, l’esterno croato risulta a dir poco impalpabile. La retroguardia dell’Udinese non deve sforzarsi più di tanto per tenerlo a bada, dato che lui non fa quasi nulla per rendersi pericoloso. Una delle tante prestazioni deludenti della sua stagione.
COLLEY – La sua Samp sembra avere il controllo della situazione al Tardini col Parma, ma i padroni di casa riescono a rimontare e a portare a casa un punto prezioso: tanta, in questo senso, la responsabilità del centrale difensivo gambiano, che con un fallo ai danni di Siligardi regala ai ducali il rigore del 2-3 segnato da Kucka e rimedia un cartellino rosso, la goccia che fa traboccare il vaso in una giornata da dimenticare.
BERNARDESCHI – Disputa una gara sottotono, non riuscendo mai a dare l’impressione di poter incidere e lasciare il segno. Prestazione decisamente negativa per l’ex Fiorentina: la Juventus ha già vinto la Serie A due giornate fa e non ha più nulla da chiedere al campionato, ma da un giocatore del suo calibro ci si aspetta molto di più.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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