Nessuno, nemmeno Novak Djokovic, può fermare la straordinaria cavalcata di Jannik Sinner agli Australian Open. Nel primo Grand Slam della stagione, il tennista altoatesino ha ripreso da dove aveva lasciato nella passata stagione. Una forma fisica ottimale, unita a un gioco da fondo campo sempre più micidiale che gli hanno permesso di battere, anzi schiacciare, il numero 1 al mondo diventando il primo italiano di sempre ad arrivare in finale agli Australian Open.
Per lo stesso Jannik Sinner, si tratta della prima finale in carriera in un torneo del Grand Slam. Un qualcosa di sensazionale se consideriamo, anche, il fatto che Novak Djokovic non perdeva in Australia da 2195 giorni. L’ultima sconfitta del tennista serbo nella Rod Laver Arena risale al 2018, contro il sudcoreano Chung Hyeon, e il tennista azzurro non era ancora tra i professionisti. Da quella volta in poi, sono arrivate 33 vittorie consecutive per il numero 1 al mondo che si è meritato l’appellativo di “Re di Melbourne Park” avendo trionfato per ben 10 volte in carriera agli Australian Open.
Tuttavia, come la storia ci insegna, anche in questo caso il re ha perso la corona. Colui che in Australia non aveva mai perso né in semifinale né in finale, deve arrendersi a un principesco Jannik Sinner che, per gran parte del tempo, ha dominato l’incontro. Un servizio “regale”, divenuto un’arma potentissima, unitamente a quei dritti e rovesci sparati con la stessa potenza di un cannone, hanno disarmato persino Novak Djokovic.
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Il tennista serbo, uscito malconcio dai primi due set vinti nettamente dall’altoatesino per 6-1/6-2 in 1 ora e 15 minuti, prova a non mollare aggiudicandosi il terzo parziale al tiebreak (6-7), e annullando anche un match-point. Il numero 1 al mondo, però, continua ad apparire in grande difficoltà (i 54 errori non forzati ne sono una chiara testimonianza) dinanzi a un brillante Jannik Sinner che, nel quarto set, riprende a macinare un gioco devastante.
Il break decisivo, arrivato nel quarto game del set, è una conseguenza naturale di quanto visto in campo. Non concedendo a Novak Djokovic alcuna opportunità di rientrare in partita, l’attuale numero 4 al mondo tra ace, prime vincenti, dritti e rovesci a velocità supersonica che spazzolano le righe, chiude l’incontro dopo 3 ore e 26 minuti con il parziale di 6-1/6-2/6-7/6-3.
Erano le 8:15 in Italia, le 18:15 in Australia. Per Jannik Sinner era giunta l’ora di sorridere. Di alzare le braccia e guardare in maniera soddisfatta il proprio angolo. Il tennista azzurro, per la terza volta negli ultimi 4 incontri, ha battuto il numero 1 al mondo. Adesso, manca solo l’ultimo passo per entrare nell’Olimpo dei più grandi. Per entrare, definitivamente, nella storia del tennis italiano. Domenica mattina, alle ore 9:30 italiane, l’atto finale di un Australian Open fin qui dominato. Che l’avversario sia Daniil Medvedev o Alexander Zverev, entrambi sono avvisati: Jannik Sinner è un uomo in missione.
Fonte Foto in Evidenza: ATP Tour Twitter
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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