Quella che state per leggere è sicuramente la storia più incredibile che oggi abbiate sentito. Tutto è successo nel match di andata degli ottavi di finale della Concacaf League tra Inter Moengotapoe (Suriname) e Olimpia (Honduras).
Tra i titolari dei padroni di casa, ha fatto il proprio esordio tra i professionisti Ronnie Brunswijk che a 60 anni è divenuto il calciatore più anziano a giocare in una partita internazionale. Lo stesso Brunswijk è proprietario del club e attuale vicepresidente del Suriname.
Nonostante il fisico massiccio, il sessantenne sceso in campo con la fascia da capitano e la maglia numero 61 (anno della sua nascita), ha giocato per 54 minuti e ha condiviso il terreno di gioco con il figlio Damian.
Il risultato finale non è stato positivo (0-6 tennistico per gli onduregni) ma a far notizia è altro. La squadra surinamese, per la gara di ritorno in Honduras, dovrà fare a meno del proprio presidente-giocatore in quanto ricercato dall’Interpol per traffico internazionale di droga. Una partenza dal paese sudamericano lo potrebbe portare all’arresto immediato.
In realtà, i motivi che lo potrebbero portare alle manette una volta uscito dalla propria nazione sono due: oltre al passato da trafficante, in gioventù, il buon Ronnie è stato anche un guerrigliero.
Il tutto condito dal fatto che è padre di una cinquantina di figli.
Una storia inverosimile…che, nel più piccolo Paese del Sud America, potrebbe diventare leggenda.
Fonte foto: Corriere dello Sport
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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