La visione del mare al sorgere del sole, l’odore di paraffina sulla tavola, i viaggi in macchina con gli amici, tutte le onde prese e quelle mancate, all’ interno di tutti questi momenti, ogni surfista si perde e ritrova sé stesso. Questo sport, che potremmo anche definire una filosofia, accompagna giovani e adulti in un percorso arduo e meraviglioso, che va dalla riva alla lineup e poi al cavalcare l’onda, che potrebbe essere considerata una metafora della vita. In questo articolo parleremo di surf con appassionati che lo praticano da anni, e che vorrebbero trasmettere l’amore per questo sport alle nuove generazioni catanesi e non.
“Ogni posto che ha un mare ha delle onde” dice Andrea “e la Sicilia, essendo un’isola, è circondata dal mare, e per questo ben esposta. Un posto validissimo per surfare”. Andrea, co-fondatore della Surf School Catania, continua con la risposta alla classica domanda “ma si può fare Surf in Sicilia?”, sottolineando che “malgrado il Mediterraneo non sia l’Oceano, e quindi non risenta delle maree in modo apprezzabile, le one non mancano e, a seconda del posto, hanno anche una buona potenza. Sono solo meno frequenti”.
Andrea aggiunge che il surf è uno sport a cui avvicinarsi con pazienza e duro lavoro, può essere praticato da tutti, e seve molto meno di quello che si vede in TV per divertirsi; l’obiettivo della Surf School Catania è però fare avvicinare le persone a questo sport nel modo giusto, ovvero facendo loro capire il rispetto verso il mare, l’ambiente, la natura, ma soprattutto il rispetto per le regole scritte e non di questo sport. Infine Andrea ringrazia i ragazzi di DNA shock e, in particolare Giancarlo e Mario, per aver messo le radici di quello si è poi è diventato Surf School Catania.
Parlando di surf nel Sud Italia, è doveroso quindi citare la Surf School Catania, prima scuola di surf fondata nel 2007 in Sicilia, con il direttivo che vede protagonisti Carmelo Russo, Andrea Cristaldi, Antonio Farinella e Daniele Lombardo. E’ inoltre presente Marco Virgillito come fidato istruttore di supporto.
Abbiamo incontrato Carmelo Russo, presidente e istruttore della Surf School Catania, nominato da poco delegato provinciale della FISW Surfing. Inizio complimentandomi con Carmelo per la nomina ricevuta poche settimane fa, e la prima domanda verte subito su questo:
VdC: Carmelo, come sei arrivato ad ottenere questa nomina?
C: Sono arrivato a questo punto dopo tanti anni di lavoro svolto nella Surf School Catania, portando avanti diversi progetti legati al surf, e facendo crescere diversi settori della scuola. Devo ringraziare tutti i ragazzi che lavorano al mio fianco da anni e la Federazione, che mi ha dato fiducia e ha visto tutto il lavoro da me svolto su Catania e provincia, per quanto riguarda le iniziative legate al surf
VdC: Parlaci un po’ di questi progetti.
C. Innanzitutto abbiamo organizzato i Contest, ovvero gare tra surfisti su più round, chiamate heat, che decretano, tramite un punteggio, il surfista migliore. Queste gare hanno visto, negli anni, una gran partecipazione di atleti provenienti dalla Sicilia e non solo. Inoltre, dopo mesi di preparativi, con grande gioia abbiamo dato inizio al nostro progetto “Surf per Tutti” diretto da Daniele con il supporto di Antonio nelle vesti di fisioterapista . Ora più che mai faremo del nostro meglio affinché chiunque, senza distinzione di sorta, possa approcciarsi al surf e sorridere con noi. Infatti il progetto riguarda anche il surf adaptive, ovvero surf per adolescenti con disturbi dello spettro autistico ADHD o altri disturbi neuropsichiatrici. Riteniamo infatti che il surf possa essere utilizzato anche come terapia per il benessere, e per dare un‘alternativa a tutte le persone che hanno bisogno di un momento di svago. Abbiamo anche in cantiere l’idea di realizzare una pulizia mensile della spiaggia, perché riteniamo che il mare sia la nostra casa ed è giusto proteggerla, oltre a sensibilizzare tutti in previsione della stagione estiva, che vedrà le coste catanesi affollate di persone.
Ci sarebbe molto altro da dire sul surf, crediamo che il miglior modo per capire questo sport sia quello di provarlo: indossare la muta, prendere la tavola e sperimentare il senso di libertà che si ha quando si cavalca l’onda. Il tutto, però, sempre in sicurezza, e nel rispetto degli altri e delle regole.
Marco Vasta
foto in copertina: Andrea Cristaldi
contatti: ig: @surfschoolcatania facebook: @surfschoolcatania
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