Al termine della 33ª giornata di Serie A abbiamo già il primo verdetto: per la terza volta nella sua storia, il Napoli è campione d’Italia. Grazie al successo ottenuto in quel di Udine, infatti, la squadra allenata da Luciano Spalletti conquista aritmeticamente un meritato Scudetto. Senza ulteriori spoiler, però, vediamo cos’è accaduto in questo turno infrasettimanale.
Il programma del 33° turno di Serie A si divide tra la giornata di mercoledì (con quattro partite alle ore 18 e quattro alle ore 21) e quella di giovedì con due posticipi serali.
Partiamo con le partite del mercoledì pomeriggio che, all’Allianz Stadium, vedono affrontarsi Juventus e Lecce. Accade tutto nella prima frazione di gioco con la Vecchia Signora che passa in vantaggio con una punizione di Leandro Paredes prima di venire riacciuffata dal rigore trasformato da Assan Ceesay. Al 40′ esatto, però, i bianconeri tornano avanti grazie ad un ritrovato Dusan Vlahovic. Nella ripresa, i pugliesi impensieriscono più volte la retroguardia avversaria mentre, i ragazzi di Max Allegri, non sfruttano diversi contropiedi. Morale della favola al triplice fischio finale il risultato è di 2-1 a favore della Juventus.
In contemporanea, alle ore 18, si gioca un piacevolissimo incontro tra Atalanta e Spezia. I padroni di casa per continuare la rincorsa all’Europa, gli ospiti per cercare di scappare dalla zona retrocessione, fanno sì che già all’intervallo si va sul risultato di 1-1 grazie alle reti di Gyasi e De Roon. Nella ripresa, la formazione di Gasperini parte a razzo e trova un uno due micidiale con Zappacosta e Luis Muriel. All’ora di gioca inoltrata, gli spezzini riaprono il match con Bourabia – e poco dopo prendono una traversa con Verde – ma il punteggio finale dice 3-2 a favore della Dea.
Stesso orario per una divertentissima sfida tra Salernitana e Fiorentina. L’incontro prende le sembianze di una montagna russa con un sali e scendi di emozioni che portano i granata in vantaggio per tre volte grazie alla tripletta di uno scatenato Dia. I vari vantaggi della squadra di Paulo Sousa, però, durano poco. La Viola reagisce colpo su colpo e, alla fine, riesce ad agguantare un pirotecnico pareggio per 3-3.
Il programma delle 18 viene completato dal match del Ferraris tra Sampdoria e Torino. Le speranze blucerchiate di salvezza sono sempre minori e la sconfitta rimediata contro la squadra di Ivan Juric ne è una sentenza. Il Toro, infatti, con un gol per tempo – che portano le firme di Buongiorno e Pellegri – si impone per 0-2.
Il turno infrasettimanale valevole per la 33ª giornata di Serie A continua con altre quattro sfide in programma mercoledì sera alle ore 21.
Partiamo da quella dell’Olimpico tra Lazio e Sassuolo. In caso di mancato successo, i biancocelesti farebbero laureare il Napoli campione d’Italia prima ancora che i partenopei scendano in campo ad Udine. Tuttavia, la formazione allenata da Maurizio Sarri riesce ad avere la meglio in una partita più complicata di quanto dica il punteggio finale di 2-0. Felipe Anderson – nel primo tempo – e Basic – nel secondo – gli autori delle due reti.
Al Bentegodi scendono in campo Hellas Verona ed Inter. I ragazzi di mister Simone Inzaghi, dopo lo sfortunato autogol di Gaich, prendono il largo già nel primo tempo con Calhanoglu e Dzeko. Per gli scaligeri, le cose non vanno meglio neanche nella ripresa perché i nerazzurri dilagano con la doppietta di Lautaro Martinez inframezzata da un’altra rete di Edin Dzeko. Al triplice fischio finale, il risultato (tennistico) dice 0-6 a favore della Beneamata.
Non va per lo stesso verso l’incontro dell’altra squadra milanese, il Milan, che a San Siro ospita la Cremonese. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, mister Pioli decide di mandare in campo tutti quei titolari che aveva lasciato in panchina ma la situazione non migliora. I grigiorossi, infatti, passano addirittura in vantaggio con la rete di Okereke. Tuttavia, il Diavolo – come visto nelle ultime partite – ne sa sempre una in più degli altri soprattutto in pieno recupero. Difatti, una punizione di Messias maldestramente deviata beffa Carnesecchi e fissa il punteggio sull’1-1 finale. Di certo, però, i rossoneri non potranno essere soddisfatti.
Stesso risultato nella gara che oppone Monza e Roma. Dal punto di vista del punteggio finale, accade tutto nel primo tempo con i giallorossi che passano in vantaggio con El Shaarawy prima di venire ripresi da un gran gol al volo di Luca Caldirola. Nella ripresa, tanta stanchezza accompagnato da un eccessivo nervosismo come testimoniano il doppio giallo di Celik e le pesantissime parole in conferenza stampa post partita di José Mourinho contro l’arbitro Chiffi. All’U-Power Stadium, tra le mille polemiche, termina 1-1.
Il 33° turno di Serie A giunge al termine nella giornata di oggi, giovedì 4 maggio, con le due sfide delle 20:45.
Iniziamo da quella decisiva per la vittoria dello Scudetto tra Udinese e Napoli. La squadra di Sottil vuole rovinare la festa partenopea e passa in vantaggio con Lovric che gela l’entusiasmo dei tifosi arrivati dalla città campana. Nella ripresa, però, uno dei giocatori più rappresentativi (se non il più rappresentativo) della formazione allenata da Luciano Spalletti riesce a trovare il pareggio. Stiamo ovviamente parlando di Victor Osimhen che con la sua ventiduesima rete in campionato fissa il punteggio sull’1-1 finale. Il pareggio più bello e dolce di un Napoli che per la terza volta nella sua storia si laurea campione d’Italia. Un campionato di Serie A – vissuto da protagonista dall’inizio alla fine – vinto con cinque giornate d’anticipo che certifica la straordinaria cavalcata. In quel di Napoli, 33 anni dopo, è di nuovo festa Scudetto.
In contemporanea si disputa anche la sfida tra Empoli e Bologna. Una gara mai in equilibrio con i padroni di casa che passano in vantaggio dopo pochi secondi grazie all’autogol di Lucumì. A fine primo tempo, arriva anche il raddoppio con Akpa Akpro. Nella ripresa, la squadra di Zanetti trova ancora la via del gol con Cambiaghi prima che Orsolini segni il gol della bandiera. Al triplice fischio finale, il risultato è di 3-1 a favore degli Azzurri che intravedono lo striscione della salvezza.
TOP
DIA: colui che ha rimandato di qualche giorno la festa Scudetto del Napoli, si ripete ancora ma questa volta più in grande con una prestazione che certifica la straordinaria stagione disputata. L’attaccante senegalese, ex Villarreal, fa completamente ammattire la retroguardia Viola mettendo a segno una tripletta che lo porta a quota 15 gol in campionato. Non male per un giocatore al primo anno in Serie A militante in una squadra con l’obiettivo della salvezza. Tutto l’Arechi ha gridato la stessa frase: “MAMMA DIA“.
VLAHOVIC: sono passati quasi tre mesi dall’ultimo gol del serbo in Serie A. Dopo settimane piuttosto complicate, contro il Lecce, finalmente si carica il peso della squadra sulle sue possenti spalle regalando alla Vecchia Signora una vittoria che la proietta al terzo posto. Sprazzi di quel giocatore visto a Firenze: QUANDO MENO TE LO ASPETTI, RIECCO DUSAN.
CALHANOGLU: il centrocampista turco è uno dei giocatori più positivi della stagione dell’Inter. Sia da regista che da mezz’ala, il rendimento dell’ex giocatore del Milan è sempre stato alto. Con Brozovic forma una coppia di altissima qualità che innalza il tasso di qualità del centrocampo nerazzurro. Contro l’Hellas Verona, tira fuori dal cilindro un gol da cineteca dritto all’angolino alto. Una conclusione che rappresenta una VERA GEMMA.
CARNESECCHI: nel corso di questa stagione non si era ancora messo in mostra come nelle passate annate in serie B o con la nazionale under-21. Contro il Milan, però, il portiere della Cremonese compie una delle migliori prestazioni stagionali facendo vedere di che pasta è fatto. Nel primo tempo, compie una magia facendo sparire la palla ad un De Ketelaere lanciato in porta. Nel secondo, proprio all’ultimo minuto di recupero, si allunga con dei poteri soprannaturali mettendo in angolo un tiro di Krunic destinato all’angolino basso. PRESTAZIONE DA PRESTIGIATORE.
FLOP
IGOR: mamma che mal di testa che avrà avuto il difensore brasiliano al termine del match. Boulaye Dia non gli ha fatto capire niente con i continui scatti alle sue spalle come nelle occasioni della prima e della seconda rete della Salernitana. NON CI HA CAPITO NIENTE.
KALULU: prestazione al di sotto della sufficienza anche per il difensore francese del Milan non esente da colpe, anzi tutt’altro, in occasione della rete della Cremonese firmata Okereke. Prima si scappare alle spalle l’attaccante nigeriano, poi decide di entrare in scivolata ma anziché prendere il pallone o l’avversario frana addosso al compagno Thiaw. A quel punto, al centravanti grigiorosso, gli si è apre dinanzi il mondo battendo Maignan con una comoda conclusione. UNA FRANA.
PELLEGRI: vuoi la giovane età; vuoi che è stato fuori a lungo; vuoi che in qualità di calciatore cresciuto nel Genoa sentiva particolarmente la partita; ma l’esultanza provocatoria nei confronti dei tifosi della Sampdoria poteva benissimo evitarla facendo nascere, tra l’altro, un parapiglia infernale all’interno di una partita che mestamente stava giungendo al termine. A parte che tra i valori più importanti dello sport vi è il rispetto per l’avversario, considerate anche le tremendi difficoltà sia di classifica che di società dei blucerchiati, un gesto che equivale come a SPARARE CONTRO LA CROCE ROSSA.
HELLAS VERONA: impossibile scegliere un solo giocatore dell’Hellas Verona da inserire tra i “flop”. Gaich per il clamoroso autogol in tuffo; Tameze per la palla persa nel terzo gol dell’Inter; la difesa tutta che non ha praticamente mai contenuto Dzeko e Lautaro Martinez. Morale della favola, visto e considerato l’umiliante 0-6 subito, tra i peggiori di questa giornata di Serie A finisce tutta la formazione scaligera. GAME, SET & MATCH…PER L’AVVERSARIO.
Fonte Foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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