Nato il 23 novembre 1996 ad Oyonnax, in Francia, Boulaye Dia è cresciuto in una famiglia dove il calcio non era una priorità. Durante la sua adolescenza, si è appassionato all’elettricità e si è diplomato in elettrotecnica. Dopo aver conseguito il diploma, ha iniziato a lavorare come elettricista. Tuttavia, la passione per il calcio non lo ha mai abbandonato e ha continuato a giocare a livello amatoriale. Nel 2018, all’età di 21 anni, è stato notato dallo Stade de Reims, club neopromosso in Ligue 1. Nella sua prima stagione nel massimo campionato francese – in cui debutta il 20 ottobre 2018 nel pareggio per 1-1 con l’Angers, entrando a pochi minuti dal termine al posto di Oudin – mette a referto 3 reti in 18 presenze. La prima rete arriva il 24 novembre nel successo casalingo per 2-1 col Guingamp, quindi va a segno nel 2-0 rifilato al Rennes il 17 febbraio e nel 2-2 con l’Amiens il 2 marzo.
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Nella stagione successiva, Boulaye Dia riesce finalmente a imporsi e dimostra tutto il suo talento, vedendo aumentare tutte le statistiche personali, compreso il minutaggio (da 41’ a partita a 76’, quasi il doppio), e totalizzando 7 gol e un assist in 21 presenze in Ligue 1, con una rete e un assist nel prestigioso successo col Marsiglia al Vélodrome nella prima giornata (0-2), un gol nella vittoria col medesimo risultato col Paris Saint-Germain campione in carica al Parco dei Principi il 25 settembre e un altro nella vittoria di misura sul campo del Rennes, datata 6 ottobre (0-1). L’attaccante di origini senegalesi colpisce anche in Coppa di Francia in casa del Monaco, non riuscendo però a evitare il ko per 2-1 ai suoi.
Anche e soprattutto grazie alle prestazioni di Dia, il Reims arriva rispettivamente ottavo con 55 punti nel 2018-2019 e sesto a quota 41 l’anno successivo (nel corso del quale raggiunge anche le semifinali di Coupe de la Ligue), a pari merito col Nizza quinto. La stagione della consacrazione per il classe ‘96, però, è il 2020-2021, in cui risulta il miglior marcatore del Reims sia in campionato che in generale, facendo registrare 14 reti in 36 presenze in Ligue 1 e due gol in una partita in Coppa di Francia, per un totale di 16 marcature in 37 apparizioni stagionali. Spiccano, in particolare, la tripletta sul campo del Montpellier il 25 ottobre (primo giocatore del Reims a segnare tre gol in una partita di campionato dal 1978) e la doppietta nel 4-4 in casa del Lens l’8 novembre. Prestazioni che gli valgono anche la chiamata del Senegal, che lo convoca per la prima volta il 2 ottobre 2020.
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Lo Stade de Reims non riesce nell’impresa di eguagliare i risultati delle due stagioni precedenti, centrando comunque la salvezza (quattordicesimo posto), ma le prestazioni di Boulaye Dia non possono passare inosservate, con diversi club europei che si interessano a lui. A spuntarla è il Villarreal, che versa 12 milioni di euro nelle casse dello Stade de Reims per portare l’attaccante senegalese alla corte di Unai Emery. Debutta col Submarino Amarillo l’11 agosto 2021, in occasione della Supercoppa europea persa col Chelsea ai rigori ai Belfast dopo l’1-1 maturato dopo i tempi regolamentari e supplementari. Suo l’assist per il gol del pareggio di Gerard Moreno al 73’. Poco meno di un mese dopo, il 7 settembre, segna il suo primo gol col Senegal alla sua settima presenza, sbloccando il match delle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 vinto per 1-3 in casa della Repubblica del Congo, e una settimana dopo debutta da titolare in Champions League contro l’Atalanta (2-2 all’Estadio de la Cerámica).
Il suo primo gol in Liga arriva il 26 ottobre nel 3-3 casalingo col Cadice, la sua prima doppietta, invece, il 21 dicembre nel 5-2 tra le mura amiche col Deportivo Alavés. Il 3 maggio sigla il suo primo gol in Champions League, aprendo le marcature nella semifinale di ritorno persa 2-3 col Liverpool. In virtù del ko per 2-0 dell’andata ad Anfield, il Villarreal viene eliminato dalla competizione dopo una splendida cavalcata, in cui supera il girone con Manchester United, Atalanta e Young Boys ed elimina la Juventus agli ottavi di finale e il Bayern Monaco ai quarti. Dia conclude la sua prima e unica stagione in terra spagnola con 7 reti e 6 assist 35 presenze e vince la Coppa d’Africa col Senegal (primo storico successo nel torneo per i Leoni della Teranga). Il 18 agosto passa alla Salernitana in prestito oneroso da 1 milione di euro con diritto di riscatto fissato a 12 milioni.
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In Serie A ha sin da subito messo in mostra il meglio del suo repertorio, rivelandosi uno dei migliori colpi di mercato del campionato italiano e trascinando i granata a suon di gol e prestazioni da incorniciare. Al debutto da titolare, datato 28 agosto, si rende autore di un gol e due assist nel 4-0 con la Sampdoria, trovando la via della rete anche quattro giorni più tardi nell’1-1 col Bologna in trasferta e il 5 settembre nel 2-2 casalingo con l’Empoli. Il 9 ottobre, realizza in pieno recupero il gol che vale la vittoria per 2-1 tra le mura amiche col Verona, per poi colpire anche nelle trasferte con Lazio (vittoria per 1-3 il 30 ottobre) e Fiorentina (sconfitta per 2-1 il 9 novembre). Due giorni dopo, viene convocato dal Senegal per la Coppa del mondo in Qatar, con i Leoni della Teranga inseriti nel gruppo A con i padroni di casa del Qatar, l’Olanda e gli Stati Uniti.
Il 25 novembre, va a segno nella cruciale vittoria per 1-3 col Qatar, contribuendo al passaggio del turno dei suoi, che per la prima volta dal 2002 raggiungono gli ottavi di finale, poi persi 3-0 con l’Inghilterra. Tra i gol memorabili messi a segno con la Salernitana sin qui, impossibile non menzionare quelli in casa di Milan e Napoli (1-1) e la tripletta nel recente turno infrasettimanale nel 3-3 con la Fiorentina, con cui si è portato a quota 15 gol e 6 assist in 30 presenze in Serie A, diventando il miglior marcatore della Salernitana in una singola stagione nel massimo campionato (Marco Di Vaio, che deteneva il record, si era fermato a 12 gol nel 1998-1999) e il sesto giocatore africano a segnare almeno 15 reti in Serie A: prima di lui, avevano centrato il traguardo Samuel Eto’o (21 gol in 35 presenze con l’Inter nel 2010-2011), Keita Baldé (16 reti in 31 gare con la Lazio nel 2016-2017), Mohamed Salah (15 gol in 31 partite con la Roma nel 2016-2017), Simy (20 marcature in 38 apparizioni stagionali col Crotone nel 2020-2021) e Victor Osimhen, autore di 21 gol in 26 presenze sin qui col Napoli quest’anno.
15 – Boulaye Dia è diventato il 6° giocatore africano a segnare almeno 15 reti in un campionato di Serie A (dopo Eto’o, Keita Baldé, Salah, Simy e Osimhen), ma il primo tra questi a riuscirci nella sua stagione d’esordio assoluto nel torneo. Travolgente.#SalernitanaFiorentina pic.twitter.com/pw9JcrPo1q
— OptaPaolo (@OptaPaolo) May 3, 2023
In caso di salvezza (a cinque giornate dal termine del campionato, i campani hanno un vantaggio di otto punti sulla zona retrocessione), la Salernitana riscatterà il cartellino di Dia dal Villarreal, per poi valutare le numerose offerte che arriveranno. I rumors di mercato lo accostano a numerose squadre, tra cui Milan e Fiorentina e vari club di Premier League. La sua valutazione attuale è di circa 14 milioni di euro (Transfermarkt), ma potrebbe aumentare ancora da qui al termine della stagione. Boulaye Dia, che ha avuto un inizio di carriera insolito (prima di diventare un calciatore professionista, infatti, ha lavorato come elettricista per una società di costruzioni), è un attaccante molto veloce e abile con la palla tra i piedi e lo ha dimostrato anche nel pareggio col Napoli, siglando l’1-1 con uno splendido sinistro a giro al termine di una grande azione personale, e nella scorsa gara con la Fiorentina, seminando il panico tra i difensori viola con le sue accelerazioni fulminee.
È in grado di giocare sia come centravanti che come ala, e ha dimostrato di essere molto efficace nell’area di rigore. La sua abilità di segnare gol e la sua capacità di creare occasioni per i compagni lo rendono un giocatore molto prezioso per qualsiasi squadra. Boulaye Dia è un esempio di come la perseveranza e la determinazione possono portare al successo nella carriera calcistica. Nonostante abbia iniziato a giocare a calcio solo come hobby mentre lavorava come elettricista, ha dimostrato di avere il talento necessario per diventare un calciatore professionista di successo ed è riuscito a coronare il suo grande sogno. A 26 anni, la punta senegalese ha già militato in tre dei campionati più importanti al mondo (Ligue 1, Liga e Serie A), ha giocato la Champions League, la Supercoppa europea e il Mondiale, ha vinto la prima storica Coppa d’Africa nella storia del Senegal ed è attualmente sul gradino più basso del podio nella classifica marcatori del campionato italiano, dietro Victor Osimhen (21) e Lautaro Martínez (19).
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Nei giorni scorsi, complice una settimana a dir poco memorabile (quattro gol in quattro giorni) e un mese di aprile da cinque gol e due assist in sei partite (una vittoria e cinque pareggi per la Salernitana, imbattuta da dieci gare), la stampa italiana si è soffermata molto sul numero 29 dei granata, ma molti giornali hanno scritto e trattato principalmente del suo passato da elettricista, mettendo quasi in secondo piano le sue qualità tecniche. Se è vero che l’Italia ha scoperto a tutti gli effetti Dia solo quest’anno, infatti, è pur vero che l’attaccante senegalese ha già ampiamente dimostrato il suo valore con lo Stade de Reims in Francia, col Villarreal in Spagna e col Senegal e che il fatto che abbia lavorato come elettricista prima di diventare un calciatore professionista non può minimamente scalfire il percorso del classe ‘96 (al contrario, si tratta di un elemento che al massimo rende ancor più magica e speciale la cavalcata di Boulaye Dia nel mondo del calcio che conta).
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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