La quattordicesima giornata di Serie A si è aperta venerdì sera con il pareggio tra le ultime due della classe Cagliari e Salernitana. Alla rete di Pavoletti ha risposto Bonazzoli che al novantesimo minuto ha fissato il punteggio sull’1-1 finale.
Nella giornata di ieri, invece, si sono disputate ben quattro partite. Si è partiti alle ore 15 con la sfida del “Castellani” che ha viste protagoniste Empoli e Fiorentina. Succede tutto nella ripresa, con la Viola che si porta sullo 0-1 grazie alla rete del solito Dusan Vlahovic. Nel finale, però, gli ospiti staccano completamente la spina e nel giro di due minuti subiscono prima la rete del pareggio e poi quella del 2-1 con Pinamonti che decide così la gara.
In contemporanea, al “Ferraris”, la Sampdoria ha ospitato e battuto l’Hellas Verona con il risultato di 3-1. Nonostante il vantaggio iniziale siglato da Tameze, nel secondo tempo, i blucerchiati hanno saputo rimontare grazie alle reti di Candreva ed Ekdal. Al novantesimo, mette al sicuro il risultato Murru con un sinistro rasoterra imprendibile.
Alle ore 18, è andato in scena il primo dei due “big match” di giornata tra Juventus e Atalanta. È stata una partita meno bella di quanto ci si potesse aspettare con entrambe le squadre che sentivano il peso della partita. I bianconeri, dovevano vincere per continuare la rincorsa alle squadre davanti; la Dea, doveva cercare di non perdere ulteriore terreno dalle tre squadre di testa. A decidere il match, la rete al ventottesimo di un incontenibile Duvan Zapata che un destro potente prima, bacia la traversa e poi, batte un incolpevole Szczesny. Nella seconda frazione, sale di livello la squadra di Max Allegri che, tuttavia, non riesce a trovare la rete del pari. Il risultato finale è di 0-1 per i ragazzi di Gasperini.
In serata, alle 20:45, protagonisti ancora i neroazzurri ma quelli dell’Inter che hanno fatto visita al Venezia. Alla squadra di Simone Inzaghi basta una rete per tempo per avere la meglio sui padroni di case che, comunque sia, hanno venduto cara la pelle. Decisive, le reti di Calhanoglu in ottimo stato di forma e di Lautaro Martinez che dal dischetto batte il connazionale Romero e fissa il risultato sullo 0-2 finale. I campioni d’Italia in carica danno seguito ai successi contro Napoli e Shakhtar e continuano nel loro momento positivo.
Il programma della domenica è stato aperto dal match dell’ora di pranzo tra Udinese e Genoa, conclusosi a porte inviolate sullo 0-0. I friulani, ci provano maggiormente a portare a casa i tre punti ma non riescono in nessun modo a bucare la porta di Sirigu; il Grifone, al netto delle varie assenze tra cui quelle di Criscito e Destro, si accontenta di un punto che tuttavia non lo schioda dalla diciottesima posizione.
Nel consueto orario delle 15, due le partite disputatesi. Partiamo da quella di “San Siro” che vedeva impegnate Milan e Sassuolo. Dopo il vantaggio messo a segno da Romagnoli, per i rossoneri la partita sembrava essersi messa in discesa ma così non è stato. Tre minuti dopo ha risposto Scamacca con una rete superlativa e poco più tardi è arrivato l’autogol di un incolpevole Kjaer che ha permesso ai neroverdi di chiudere l’intervallo sull’1-2. Nella seconda frazione di gioco, tanta confusione e poche idee per un Milan che prima, prende la rete dell’1-3 definitivo e poi, resta in dieci per l’espulsione di Romagnoli. Seconda sconfitta consecutiva in campionato per la squadra di Pioli.
In contemporanea, al “Picco“, sono scesi in campo i padroni di casa dello Spezia e il Bologna. La partita ha una matrice nettamente bolognese sia dal punto di vista del gioco espresso che per le occasioni create e, infatti, al minuto ottantatré arriva la rete decisiva di Arnautovic su rigore. La squadra di Mihajlovic vince così per 0-1 e conquista tre punti importanti che la portano addirittura in zona Europa.
Alle ore 18, all‘Olimpico, sono scese in campo Roma e Torino che hanno dato vita a una partita dura e molto tattica. Sono poche le occasioni da gol create da entrambe le squadre e a decidere il match ci pensa Tammy Abraham che al trentaduesimo rompe l’equilibrio al termine di una bell’azione. Il Toro, che più volte sbatte contro il muro difensivo giallorosso, non riesce a trovare la via del pareggio e alla fine il risultato è di 1-0 per la squadra di Jose Mourinho che ottiene la seconda vittoria consecutiva.
Poca storia, invece, nel posticipo delle 20:45 tra Napoli e Lazio. I padroni di casa, nel ricordo di Diego Maradona, partono subito forte e mettono la partita al sicuro dopo neanche mezz’ora grazie a Zielinski e alla doppietta di un ritrovato Mertens. Nel secondo tempo, non cambia la situazione con i laziali che non hanno la forza emotiva per rialzarsi. Nel finale, mette la ciliegina sulla torta Fabian Ruiz con un tiro all’angolino. Successo, quindi, netto per i partenopei che battono 4-0 la squadra dell’ex allenatore Sarri e vanno al primo posto in classifica a più tre sul Milan e a più quattro sull’Inter.
TOP
CANDREVA: se la Sampdoria è riuscita a vincere le ultime due partite è anche merito suo. Nel match di Salerno, chiude la partita con la rete dello 0-2; ieri dà il via alla rimonta blucerchiata prima con il gol del pareggio e poi con l’assist per Ekdal per il 2-1 della Doria. Per mister D’Aversa è l’uomo della provvidenza.
ZAPATA: da quando è tornato dall’infortunio che gli ha fatto saltare il primo mese di campionato, ha dato mostra di tutte le sue qualità migliori seguite da uno stato di forma davvero ottimo. È il punto di riferimento, il bomber e il pericolo numero uno della Dea che ieri si è imposta per 0-1 allo Stadium grazie a una sua rete. Sale così a sette, la striscia di partite consecutive in cui l’attaccante colombiano è andato a segno (comprese le due di Champions League). IMPONENTE.
CALHANOGLU: la continuità è il suo limite principale ma dal derby in poi sta attraversando un ottimo periodo di forma. Partita dopo partita, inoltre, sembra adattarsi meglio al ruolo di mezz’ala e ieri ha stappato la partita con una gran botta dalla distanza che ha trafitto Romero. Con lui in queste condizioni, il centrocampo interista acquisisce quella qualità e pericolosità in più.
SASSUOLO: la squadra di Dionisi vuole guadagnarsi l’etichetta di “ammazza grandi” e quindi, dopo aver avuto la meglio qualche settimana fa sulla Juve, batte anche la capolista Milan con un netto e meritato 1-3. Quella dei neroverdi è stata una partita pressoché perfetta, in cui hanno mostrato tutto il loro talento e la loro qualità. Bellissime le reti di Scamacca e Berardi.
MERTENS: torna titolare e lo fa come meglio non potrebbe. Nel giro di un quarto d’ora, mette a segno una doppietta fenomenale con due gol uno più bello dell’altro e si riprende gli applausi e i cori dei tifosi. “Ciro” è tornato e nei prossimi mesi (considerato l’infortunio di Osimhen) le speranze scudetto del Napoli passeranno anche dalle sue prestazioni. Quando il gioco si fa duro, i campioni iniziano a giocare.
FLOP
CAGLIARI: la squadra di Walter Mazzarri ha un problema con la vittoria. L’ultimo successo dei sardi risale addirittura al 17 ottobre contro la Sampdoria (3-1) e nel mentre sono arrivate quattro sconfitte e due pareggi. Anche venerdì sera il Casteddu non è andato oltre l’1-1 contro la Salernitana e questo risultato lo fa restare in ultima posizione in coabitazione proprio con i campani. Oltre a mostrare un gioco fin troppo prudente, i rossoblù sembrano una squadra impaurita.
FIORENTINA: la squadra di Vincenzo Italiano domina per ottantacinque minuti il match e mantiene il vantaggio di 0-1. All’improvviso, però, nel finale stacca completamente la spina e si fa rimontare dalle reti di Bandinelli e Pinamonti che fissano il risultato sull’1-2 finale. Non esente da colpe il reparto difensivo, tra cui il portiere Terraciano (nel primo gol) e Odriozola (nel secondo). L’atteggiamento che non ti aspetti da una squadra che punta all’Europa.
JUVENTUS: una settimana non esattamente da ricordare per la Vecchia Signora. La sconfitta pesante per 4-0 in Champions contro il Chelsea; la perquisizione della sede da parte della Guardia di Finanza; il quinto passo falso in campionato contro l’Atalanta. Nel primo tempo, abbiamo visto la solita squadra chiusa e con poche idee; nella ripresa, con i tifosi che urlavano ai giocatori di tirare fuori gli attributi si è vista una reazione condita però da tanta confusione.
MILAN: dopo quella di Firenze, arriva per i rossoneri la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Dopo la rete del vantaggio messa a segno da Romagnoli, la gara sembrava essere in discesa ma così non è stato. Da quel momento in poi, infatti, la squadra di Pioli ha avuto un black-out totale che ha permesso ai neroverdi di chiudere il primo tempo già in vantaggio per 1-2. Nella ripresa, un nervoso e poco lucido Milan prima subisce l’1-3 siglato Berardi e poi rimane in dieci per l’espulsione di Romagnoli. Brutto passo falso per il Diavolo che permette ai cugini dell’Inter di avvicinarsi a un solo punto e al Napoli di allungare sul più tre.
LAZIO: vero che il Napoli ha iniziato la partita in maniera asfissiante e con un pressing alto ma per i laziali peggior approccio alla partita non poteva esserci. Per una mezz’ora abbondante i giocatori biancocelesti sono stati in balia delle giocate partenopee e quando hanno provato a reagire hanno trovato la strada sbarrata. Seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro la Juve di settimana scorsa. Le due ex squadre hanno fatto davvero male a Maurizio Sarri.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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