Giunge al termine anche la 15esima giornata di una Serie A che, come tutti gli altri campionati, entra ufficialmente in pausa per i Mondiali di Qatar al via domenica prossima.
Prima di entrare in clima “Mondiale“, però, vediamo cos’è successo in questo ultimo turno del 2022.
Il programma di questo lungo fine settimana viene aperto dall’anticipo del venerdì sera, ore 20:45, tra Empoli e Cremonese. In un primo tempo chiuso a porte inviolate, Vicario, si mette ancora una volta in mostra a suon di belle parate. Nella ripresa, cambia il copione con i ragazzi di mister Paolo Zanetti che entrano in campo col piglio giusto e passano subito in vantaggio con Cambiaghi. Nel finale, il gol di Parisi mette al riparo i tre punti e fissa il punteggio sul 2-0 finale.
Nella giornata di sabato, come ormai consuetudine, si parte alle ore 15 con il match che oppone Napoli ed Udinese. A conclusione di una prima parte di campionato davvero eccezionale e superiore a qualsiasi aspettativa, la squadra di Luciano Spalletti parte subito con le marce altissime. I partenopei, già nella prima frazione, vanno in rete con Osimhen e Zielinski. Nella seconda frazione, triplica Elmas che mette (o almeno sembra) in banca la dodicesima vittoria consecutiva in Serie A. Nei minuti conclusivi, arriva un sussulto d’orgoglio dei friulani che riaprono quantomeno i conti. La squadra di Sottil prima accorcia le distanze con Nestorovski e poi si avvicina ulteriormente con Samardzic ma non riesce ad agguantare un disperato pareggio. Al “Maradona“, in un finale thriller, vince la squadra di casa che arriva alla sosta con una prima posizione (fino ad oggi) inavvicinabile.
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Poco più tardi, alle ore 18, va in scena un delicato scontro salvezza tra Sampdoria e Lecce. Il periodo davvero difficile dei blucerchiati, penultimi in classifica, non accenna a concludersi con i pugliesi che ottengono la seconda vittoria consecutiva dopo quella casalinga contro l’Atalanta. I ragazzi di mister Baroni vanno a segno una volta per tempo, prima, con Colombo (che in un’esultanza sentita abbraccia il papà in tribuna) e, poi, con Banda. Nei minuti conclusivi, la squadra di Dejan Stankovic prova a rientrare in partita ma non riesce a muovere la rete. Il risultato finale del “Ferraris” è di 0-2 per gli ospiti.
* guarda, papà! * ❤️ pic.twitter.com/dDPmP8LxAG
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In serata, alle 20:45, è tempo del derby romagnolo tra Bologna e Sassuolo. Dopo la batosta presa in casa dell’Inter, arriva la reazione della squadra di Thiago Motta che vince un match mai in discussione. Sblocca il risultato, nei primi quarantacinque minuti, la rete di Aebischer cui segue, nella ripresa, Arnautovic e Ferguson. Incolore la prova degli ospiti che non possono scansare un’inevitabile sconfitta per 3-0.
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Apre il prelibato menù domenicale della Serie A, la sfida delle 12:30 tra Atalanta e Inter. Un derby lombardo molto importante in chiave prime quattro posizioni della classifica con la Dea che rompe l’iniziale equilibrio con il calcio di rigore trasformato dal solito Lookman. Tuttavia, prima dell’intervallo, arriva la reazione interista con il pareggio di Edin Dzeko.
Nella ripresa, la squadra di Simone Inzaghi parte meglio e (con un po’ di fortuna) ribalta il risultato con ancora l’attaccante bosniaco che batte Musso dopo un rimpallo favorevole con Maehle. Con la squadra ospite in pieno controllo del match arriva anche la terza rete grazie ad un autogol di Palomino. I ragazzi di Gasperini, però, non mollano e accorciano le distanze con un colpo di testa proprio di Palomino che serve a rendere solamente più infuocato il finale di gara. Al triplice fischio finale, il punteggio è di 2-3 per i neroazzurri di Milano che ottengono tre punti pesanti.
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Nello storico orario delle 15 sono ben tre le partite disputatesi.
Partiamo da quella, rocambolesca nel finale, dell’Olimpico tra Roma e Torino. Nella prima frazione di gioco, chiusa a porte inviolate, sono poche le emozioni con le due squadre apparentemente bloccate. Nei secondi quarantacinque minuti, la partita sembra prendere la stessa piega ma il colpo di testa vincente di Linetty stappa la partita.
Con un gol da recuperare, i giallorossi (fino a quel momento spettatori non protagonisti) si buttano nella metà campo avversaria con poche idee ma tanta voglia. Nel primo dei cinque minuti di recupero, il subentrante Paulo Dybala (colui che ha cambiato il finale) si guadagna un calcio di rigore che, però, il “Gallo” Belotti sbaglia scaraventando la palla sul palo. Le chances di agguantare un pari per la squadra di Mourinho sembrano svanire ma ad un minuto dal termine, dopo una traversa clamorosa colpita dalla “Joya“, la palla finisce tra i piedi di Matic che lascia partire un sinistro (deviato) che batte Milinkovic–Savic. Tra un “parapiglia” più totale, finisce 1-1.
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Poca storia, invece, nel match che mette di fronte Monza e Salernitana. La squadra di Raffaele Palladino, già nel primo tempo, mette le cose in chiaro grazie alle reti di Carlos Augusto e Dany Mota. Gli ospiti, nella ripresa, provano a sbilanciarsi alla ricerca di una disperata rimonta ma trovano (si fa per dire) soltanto l’espulsione di Candreva e il tiro dagli undici metri trasformato dal capitano dei brianzoli Pessina. Sotto gli occhi di un soddisfatto Adriano Galliani, la squadra di casa vince con un secco 3-0.
Stesso orario anche per la delicata sfida per la salvezza tra Hellas Verona, ultimo in classifica, e Spezia, quart’ultimo. Gli scaligeri, bisognosi di una vittoria come l’acqua nel deserto partono meglio e passano in vantaggio con uno scavetto morbido di Verdi che, però, illude solamente i suoi. Nella ripresa, uno scatenato N’Zola mette a segno la doppietta che ribalta il risultato e regala una preziosissima vittoria (1-2) alla squadra di Gotti. Per la formazione di Bocchetti, invece, le cose iniziano a mettersi davvero male.
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, va in scena un incontro pieno di emozioni tra Milan e Fiorentina. Pronti, partenza, via e la squadra di Pioli è in vantaggio dopo novanta secondi grazie alla sesta rete stagionale in campionato di Rafa Leao. Tuttavia, gli ospiti, colpiti a freddo, col passare dei minuti entrano in partita e cominciano a prendere campo. Tanto è vero che a metà prima frazione arriva il gol del pari con un mancino deviato di Barak. Nella ripresa, passano i minuti ma nessuna delle due squadre riesce a mettere la testa avanti. I due allenatori, provano a cambiare le proprie sorti con i cambi dalla panchina che rendono davvero avvincente il finale di gara. Quest’ultima, in maniera del tutto fortunosa (e forse viziata da un fallo di Rebic su Terraciano), viene decisa dall’autogol di Milenkovic che regala la vittoria per 2-1 ai rossoneri.
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Chiude il programma di questa quindicesima giornata di Serie A, il posticipo delle 20:45 tra Juventus e Lazio. Il periodo di forma fisica ed emotiva fa sì che la Vecchia Signora batta senza troppi affanni una squadra biancoceleste spenta e priva di giocatori del calibro di Immobile e Zaccagni. Allo scadere di un primo tempo equilibrato rompe gli indugi Moise Kean su assist verticale di Rabiot. Nella seconda frazione, una sola squadra in campo: quella bianconera. Ancora Kean e Milik (al novantesimo su assist di Chiesa) fissano il punteggio sul 3-0 finale.
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Termina così l’ultima partita del 2022 di una Serie A che ritornerà il prossimo 4 gennaio. Nel frattempo, anche se senza Italia, buon Mondiale a tutti!
TOP
VICARIO: ipotizzando una “top 11” di questa prima parte di stagione, il portiere titolare sarebbe sicuramente quello dell’Empoli. Anche contro la Cremonese, l’estremo difensore italiano mette a referto una prestazione super. Nel primo tempo, con una serie di parate su Buonaiuto tiene il punteggio in parità. Nella ripresa, dopo la rete di Cambiaghi e prima del raddoppio di Parisi, si supera con delle incredibili acrobazie che mantengono la sua squadra in vantaggio. AD EMPOLI VOGLIONO FARLO DIRETTAMENTE PAPA.
DZEKO: con l’acquisto in estate di Lukaku e la carta d’identità che dice quasi 37 anni, molti pensavano che quella del bosniaco sarebbe stata una stagione in ombra. Nessuno, tuttavia, aveva fatto i conti con la sua infinita classe. Nell’ultimo periodo la forma fisica è stata delle migliori e questo, contro l’Atalanta, gli permette di essere il protagonista assoluto (con la sua doppietta ma non solo) della vittoria interista. IL CIGNO DI SARAJEVO.
DANY MOTA: vince il ballottaggio con Petagna ed è assolutamente deciso nella schiacciante vittoria del suo Monza sulla Salernitana. Il portoghese, difatti, entra in tutte e tre le reti brianzole. Nella prima, con l’assist che fornisce al compagno Carlos Augusto. Nella seconda che porta la sua firma dopo una bella azione solitaria. Nella terza, conquista il rigore poi trasformato da Pessina. COME IL PREZZEMOLO: DAPPERTUTTO.
N’ZOLA: la quindicesima è una giornata di grazia per gli attaccanti. All’elenco si iscrive anche il centroavanti dello Spezia che, nella ripresa, con la sua doppietta ribalta il risultato. Prima, un sinistro piazzato e, poi, un colpo di testa da chi ha il senso del gol dentro fanno conquistare una vittoria importantissima (che difficilmente senza di lui avrebbe ottenuto) alla squadra di Gotti. I COMPAGNI DOVRANNO OFFRIRGLI UNA CENA.
KEAN: assente Vlahovic e con Milik impegnato a fare raccordo con i centrocampisti, l’attaccante italiano si trasforma in goleador. Nelle ultime due partite, tre reti dal peso specifico non indifferente. Uno contro l’Hellas Verona nel turno infrasettimanale e due oggi contro la Lazio con una prestazione da migliore in campo. MO(I)SE APRE LA CLASSIFICA ALLA JUVE.
FLOP
KIM MIN-JAE: per la prima volta in stagione, il difensore sud-coreano dimostra di essere umano. Nella fattispecie, con un Napoli nel finale (avanti di tre e poi due reti) poco concentrato, si addormenta con la palla fra i piedi e Samardzic gliela toglie siglando il gol del meno uno dell’Udinese. Fortuna sua e di tutta la squadra di Spalletti che la rimonta friulana si ferma lì. Ancor peggio di questo errore, per farci una risata, sono i tatuaggi che mostra a fine partita quando si scambia la maglia con gli avversari. CAPITA A TUTTI DI SBAGLIARE.
FRATTESI: il centrocampista italiano è per distacco e rendimento il miglior giocatore del Sassuolo di questo primo lungo scorcio di stagione. Contro il Bologna, però, forse pagando il fatto di aver disputato tre partite in sette giorni, appare poco lucido del solito e quasi mai nel vivo dell’azione. Proprio lì, a metà campo, ha vinto la partita la squadra di Thiago Motta anche grazie alle reti di Aebischer e Ferguson (due centrocampisti). PER UNA VOLTA STECCA ANCHE LUI.
VOLPATO: nessuno mette in dubbio le sue qualità ma contro il Torino, il ragazzo classe 2003, disputa un primo tempo davvero insufficiente che fanno emergere tutti i (normalissimi) margini di miglioramento. Non che gli altri giocatori della Roma abbiano fatto tanto meglio ma l’italo-australiano sbaglia praticamente tutto. UNA BOCCIATURA D’INCORAGGIAMENTO PER IL FUTURO.
LASAGNA: dispiace dirlo ma se l’Hellas Verona è uscita sconfitta contro lo Spezia non è solo merito della doppietta di N’Zola. Parte di merito, o meglio “demerito”, va dato all’attaccante scaligero che ha sciupato un numero non quantificabile di occasioni clamorose. Nel primo tempo, sia quando il punteggio era di parità sia quando i gialloblù erano avanti. Nella ripresa, quando si trattava di evitare una sconfitta pesantissima. Di testa, col sinistro, davanti al portiere…non è riuscito a segnare in nessuno modo da qualsiasi posizione. QUANDO DISTRIBUIVANO IL “KILLER INSTINCT” NON ERA PRESENTE.
Fonte Foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare benissimo tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).