La MotoGP sbarca in Catalunya. Weekend nel segno dei motori, le due ruote correranno in concomitanza con il campionato F1, la quale fa tappa a Baku.
Tante le novità, con un mercato piloti che inizia a far parlare. Andiamo con ordine.
Parlando di novità, non possiamo non citare KTM. All’interno dei box della casa austriaca si respira aria di competitività, con un progetto che pare stia finalmente spiccando il volo. Grazie alle straordinarie prestazioni messe a segno negli ultimi GP, i vertici vanno all-in, puntando tutto su Brad Binder: rinnovo fino al 2024 per lui. Il sudafricano, galvanizzato dalla notizia, parte dall’8ª casella. Il suo compagno di squadra, Miguel Oliveira, sta una spanna sopra ed apre la seconda fila.
Restando in casa KTM, sponda Tech3, novità, sfortunatamente, per Danilo Petrucci. L’italiano, secondo le ultime indiscrezioni di mercato, pare sia destinato a fare le valigie. Per sostituirlo, il team francese, ha già messo al sicuro le prestazioni di Remy Gardner per l’anno venturo in MotoGP. Remy, figlio d’arte del grande Wayne (ex-pilota e campione del mondo in 500cc), attualmente è leader del mondiale Moto2, in sella ai colori del team Red Bull KTM Ajo.
Rumors di mercato vedono anche il suo compagno di squadra, Raúl Fernandez, in MotoGP a scapito di Iker Lecuona, il quale potrebbe retrocedere in Moto2. Al momento, però, la trattativa pare congelata: nulla di ufficiale.
Ma le novità non sono finite qui: Jorge Martin, dopo uno stop lungo due mesi dovuto all’infortunio, torna in sella alla sua Desmosedici. Il team Pramac festeggia il ritorno della coppia ufficiale Martin-Zarco, confermando entrambi per il 2022. Tuttavia, lo spagnolo, in qualifica, fa ancora fatica, ha molto da lavorare: solo 15°. Johann Zarco, d’altro canto, non le manda a dire: parte dalla 3ª casella.
Per un pilota che torna, uno che dà forfait: Alex Rins e la sua Suzuki non scenderanno in pista al Montmelò. A decretarne l’assenza è uno sfortunato incidente in bici durante uno dei suoi soliti allenamenti. Per il pilota iberico la diagnosi è la frattura del radio del braccio destro.
Tornando in pista, dando uno sguardo alle qualifiche, impossibile fare a meno di notare che il poleman è sempre lui: Fabio Quartararo. Un nome, una sentenza. Il giovane transalpino porta a casa la quinta pole position consecutiva. Non succedeva dal 2014, l’ultimo a riuscirci fu un certo Marc Márquez. Quest’ultimo, alle prese ancora con degli acciacchi fisici, scatterà dalla 13ª casella.
Da elogio, invece, la prestazione di Jack Miller: passa dal Q1 e si piazza 2° in griglia. Bene anche Franco Morbidelli e Maverick Viñales: rispettivamente 5° e 6°. Meno fortunato Pecco Bagnaia che sarà costretto a rimontare dalla 9ª casella. Non al meglio Joan Mir e Valentino Rossi: 10° il pilota Suzuki, 11° l’italiano.
La domenica mattina comincia alla grande con una gara al cardiopalma in Moto3. Seconda vittoria stagionale, al photofinish, per Sergio García. Sui gradini più bassi del podio Jeremy Alcoba e Deniz Oncu. (Primo podio in carriera nel motomondiale per il turco).
Ci siamo, è tutto pronto: MotoGP che parte eccezionalmente alle 13:00, interponendosi tra le gare di Moto3 e Moto2.
Nel corso del sighting lap, Jorge Martin perde il posteriore, capitolando improvvisamente sulla ghiaia dopo un highside. Non esattamente il riscaldamento che auspicava lo spagnolo. Nonostante ciò, riesce a tornare ai box: sale in sella alla seconda moto e va ad occupare l’ultima casella in griglia.
Cominciano i 24 giri del Montmelò: partono alla grande Oliveira e Miller, mettendosi dietro il leader del mondiale Quartararo. Grande partenza anche da parte di Joan Mir ed Aleix Espargaró, portando Suzuki ed Aprilia in una provvisoria top 5. Cinque moto diverse nelle prime cinque posizioni nel corso dei primi giri. Un dato non casuale che va a sottolineare una statistica già vista nelle qualifiche. L’ideal-lap (statistica che tiene in considerazione il miglior passaggio per ogni settore), era composto da 4 piloti differenti in sella a 4 moto differenti.
Nel corso dei primi giri, Quartararo, in bagarre con Miller, prova ad attaccare. Sfortunatamente, il francese, imposta male due curve e perde diverse posizioni. Miguel Oliveira comanda la gara, accumulando metri tra sé ed i suoi inseguitori.
Infelice la partenza per il team Petronas, sia Morbidelli che Rossi perdono tante posizioni. Continuano i problemi per il team satellite Yamaha. Un altro team che non ricorderà con gioia la settimana a Barcellona è il team Repsol Honda. Al 5° giro abbandona la corsa Pol Espargaró; all’8° è il turno di Marc Márquez, complice la chiusura dell’avantreno.
La seconda parte di gara vede un Fabio Quartararo in risalita, all’inseguimento di Miguel Oliveira. Alle spalle del podio una lotta fratricida tra Miller e Zarco, con il francese che sembra averne di più. Durante il corso dell’undicesimo giro, Aleix Espargaró, si stende sulla ghiaia: lo spagnolo lascia con sé punti importanti ed un potenziale podio.
I diversi sorpassi ai vertici riducono il gap tra i piloti e torna in lotta per il podio persino Maverick Viñales, il quale sembrava essersi perso nelle retrovie. Oliveira e Quartararo conducono la gara, con la coppia Zarco–Miller che insegue, subito dietro Mir e Viñales.
Al 17° giro Valentino Rossi va largo e perde il controllo della moto. Purtroppo per il 9 volte campione del mondo, questo sembra essere il suo anno peggiore. Molto sfortunato. Il giro successivo, Iker Lecuona si stende in curva 13.
A tre giri dal termine, Fabio Quartararo perde il cuscinetto anteriore della sua tuta. Il pilota francese continua a gareggiare letteralmente a petto nudo. L’aria in entrata inizia a pesare sulle sue prestazioni: Zarco lo sorpassa. Viene recuperato anche da Jack Miller: inizia la pericolosissima bagarre per il francese.
La direzione gara dispone 3 secondi di penalità per Quartararo, per aver tagliato una chicane. A tagliare il traguardo per primo è uno straordinario Miguel Oliveira in sella alla sua KTM. A seguire troviamo Johann Zarco. Jack Miller finisce formalmente in 4ª posizione alle spalle del leader del mondiale MotoGP, ma, a causa della penalità, l’australiano si aggiudica il gradino più basso del podio.
Diverse ore dopo la conclusione della corsa, la direzione gara, infligge un’ulteriore penalità di 3 secondi al francese della Yamaha. La somma di entrambe le penalità vede Fabio Quartararo scivolare al sesto posto, a favore di Joan Mir e Maverick Viñales. La classifica per la lotta al mondiale, di conseguenza, si accorcia, con Johann Zarco che passa da -17 a -14.
I primi 15 classificati MotoGP:
Luca Lazzaro
Fonte foto: KTM Factory Racing
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Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»