Torna la MotoGP, due settimane dopo la sorprendente doppietta Ducati di Jerez. Ci troviamo in Francia, a Le Mans, per il quinto weekend all’insegna delle due ruote.
Novità importanti per ciò che concerne il calendario: annullato il GP della Finlandia, il quale verrà sostituito dalla doppia tappa austriaca al Red Bull Ring.
Nella giornata di sabato un agonizzante Fabio Quartararo onora il circuito di casa con una straordinaria pole position. Il francese, da poco operato all’avambraccio, firma la sua terza pole consecutiva. A chiudere la prima fila troviamo il compagno di box Maverick Viñales e l’australiano della Ducati Jack Miller.
Circuito particolarmente insidioso in un fine settimana dalle condizioni meteo avverse, le quali gravano sulle prestazioni dei piloti. Ad aprire la seconda fila, nonostante tutto (e con un problema al ginocchio), c’è Franco Morbidelli. Subito dietro un altro padrone di casa: Johann Zarco, il transalpino fa 5° con la sua Ducati Pramac. Si affaccia progressivamente sempre più avanti Marc Márquez: 6°.
Rientra in top ten Valentino Rossi, piazzandosi in 9ª posizione. Passano, invece, dal Q1, i due italiani Lorenzo Savadori e Luca Marini: rispettivamente 11° e 12°. Savadori con la sua Aprilia approfitta delle condizioni della pista per mettere le ruote davanti al suo compagno di squadra Aleix Espargaró: 13°.
Il leader del mondiale Pecco Bagnaia soffre in qualifica e parte dalle retrovie, scatterà dalla 16ª casella. L’italiano costretto a rimontare per mantenere la leadership del mondiale MotoGP. Male anche le Suzuki: Mir 14°; Rins 15°. Parte ultimo l’iridato Moto2 Enea Bastianini.
Domenica mattina concitata: in Moto3 García vince su Salac, terzo il nostrano Riccardo Rossi. Il leader del mondiale Pedro Acosta cade, ma dimostra comunque le sue qualità, terminando 8°. In Moto2 numerose cadute condizionano la gara. Raúl Fernandez primeggia sul compagno di squadra Remy Gardner, doppietta, dunque, per il team Red Bull KTM Ajo. A chiudere il podio ci pensa la Kalex di Marco Bezzecchi.
Sono le 14.00, parte la MotoGP. Condizioni meteo imprevedibili per il prosieguo della gara.
Cominciano i 27 giri di Le Mans. Piloti che, a causa del clima cangiante ed incerto, montano tutti pneumatici slick con gomma soft sia all’anteriore che al posteriore. Scatto poderoso di Jack Miller in partenza, l’australiano si porta in testa superando le due Yamaha. Molto bene anche Rins, nel giro di poche curve l’iberico guadagna 10 posizioni. Un contatto fortuito con Pol Espargaró fa fuori Franco Morbidelli in curva 11 al primo giro. L’italo-brasiliano si accascia dopo il lungo nella ghiaia, preoccupandosi per il già dolorante ginocchio. Pecco Bagnaia, chiamato alla rimonta, fa fatica: perde diverse posizioni allo start.
Durante il corso del 4° giro, i marshall sventolano la bandiera bianca. La pioggia si intensifica, i piloti hanno il permesso di cambiare moto e rientrare con gomme da bagnato. Bellissima bagarre iniziale tra Miller e Quartararo. Rins e Márquez recuperano sui primi agevolmente sfruttando le condizioni del tracciato. Jack Miller va lungo prima di cambiar le gomme, il ducatista perde tempo prezioso.
Sfortunatissime le Suzuki: Mir cade prima di rientrare per il cambio moto. Rins viceversa, cambia moto e cade, probabilmente a causa della temperatura bassa dei pneumatici. Weekend disastroso per la casa di Hamamatsu. Nel frattempo, tutti i piloti cambiano moto e la classifica si ridisegna: Marc Márquez rientra in testa, seguito da Fabio Quartararo e Jack Miller. Dietro questo terzetto, un abisso: il quarto è Nakagami che dista 14 secondi.
Nel corso del 9° giro, curva 14 è fatale per Marc Márquez. Spreca un’enorme occasione per tornare alla vittoria dopo lo stop, un highside pone fine alle sue ambizioni. Nel frattempo, le due Ducati ufficiali sono costrette ad eseguire un long lap penalty. Per Bagnaia il motivo è il reiterato passaggio oltre i limiti della pista, per Miller eccesso di velocità all’ingresso della pit-lane.
Nonostante ciò, l’australiano recupera su Quartararo, sul bagnato ne ha di più. Al 13° giro, Savadori e Oliveira abbandonano la corsa: quest’ultimo dopo aver firmato il giro veloce perde l’anteriore in curva 3. Johann Zarco si porta sul podio, dopo un sorpasso ai limiti della follia su Takaaki Nakagami. Il francese padrone di casa dimostra come sia a suo agio su questo circuito, imponendo un ritmo clamoroso. Aprilia come Suzuki: perde entrambi i piloti. Aleix Espargaró, esattamente come il suo compagno di box, è costretto a fermarsi a causa di problemi al motore. La casa di Noale non ha retto lo sforzo richiesto.
Marc Márquez, dopo la prima caduta, risale in sella, ma cade nuovamente perdendo l’anteriore. L’otto volte campione del mondo non ha mollato, cercando il limite. Limite poi trovato in curva 6 al 19° giro. Come già affermato in precedenza, il ritmo di Zarco non ha eguali: recupera sul connazionale della Yamaha e si porta all’inseguimento di Jack Miller. Restando in casa Ducati, l’italiano leader del mondiale sfrutta al meglio i repentini cambi meteorologici portandosi in quarta posizione, firmando una clamorosa rimonta. Stessa sorte per il connazionale della KTM Tech 3 Danilo Petrucci, che si riaffaccia tra le prime posizioni dopo tanto tempo.
Jack Miller taglia il traguardo in solitaria, vince la sua seconda gara consecutiva e la sua terza in classe regina. Completano il podio i due padroni di casa, Johann Zarco e Fabio Quartararo. Tante le cadute in questo fine settimana di MotoGP che, al suo epilogo, vede nuovo leader Quartararo a +1 su Pecco Bagnaia.
I primi 15 classificati:
Luca Lazzaro
Fonte foto: facebook MotoGP Ducati
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