Dopo aver battuto con un convincente 2-0 la Finlandia allo stadio Friuli di Udine, l’Italia di Roberto Mancini chiude alla grande il primo giro di gare che portano agli Europei 2020, imponendosi con un tennistico 6-0 contro il modesto Liechtenstein al Tardini di Parma. Al di là del risultato a dir poco netto e che non lascia spazio ad interpretazioni, ciò che salta agli occhi di tutti è la ritrovata passione di una Nazionale che mette in mostra i suoi lati migliori. Certo, per lasciarsi definitivamente alle spalle il biennio più fallimentare di sempre ci vorrà tempo, ma le premesse sono più che positive.
In questo senso, il fatto che il Tardini sia tutto esaurito per spingere gli Azzurri è già di per sé piuttosto emblematico e rappresenta un segnale incoraggiante per ricostruire una Nazionale solida dalle macerie lasciate dalle qualificazioni ai Mondiali 2018. Mancini dà fiducia a Sirigu tra i pali, con Romagnoli e Bonucci a comporre la coppia di centrali e Mancini e Spinazzola ad agire sulle fasce laterali. In mezzo al campo, invece, spazio a Verratti, Sensi e Jorginho, un trio che assicura qualità e fantasia, mentre in attacco trovano posto Politano, Kean e Quagliarella, per la prima volta titolare dal 5 giugno 2010, quando andò a segno nell’amichevole pre Mondiali pareggiata 1-1 a Ginevra con la Svizzera.
Come da copione, il Liechtenstein cerca sin da subito di innalzare una muraglia difensiva per ridurre il più possibile gli spazi agli Azzurri, ma dopo poco più di un quarto d’ora di gioco la retroguardia ospite è costretta a capitolare, con Sensi che mette in rete di testa sugli sviluppi di un gran cross dalla sinistra di Spinazzola, firmando il suo primo gol con la maglia della Nazionale maggiore alla sua seconda presenza assoluta.
L’Italia continua a spingere a caccia del raddoppio, che arriva a poco più di dieci minuti dal termine della prima frazione di gioco: stavolta è Verratti a colpire, andando a segno con una conclusione di destro che non lascia scampo al portiere avversario. Per il centrocampista del Paris Saint-Germain si tratta del secondo gol in Nazionale, a distanza di poco più di sei anni da quello messo a referto nell’amichevole pareggiata per 1-1 a Amsterdam con l’Olanda. Prima del duplice fischio del direttore di gara, gli Azzurri ottengono addirittura due calci di rigore, a testimoniare l’enorme mole di occasioni da gol costruite.
Sul dischetto, in entrambi i casi, si presenta Fabio Quagliarella, che risulta infallibile su tutti e due i tentativi e firma una doppietta che permette all’Italia di andare a riposo con un confortante 4-0 di vantaggio. Il capocannoniere della Serie A si porta a quota 9 gol in azzurro e segna la sua seconda doppietta in Nazionale, con la prima che risaliva addirittura al 6 giugno 2007, in un match vinto per 2-0 sul campo della Lituania e valevole per le qualificazioni agli Europei 2008.
L’attaccante della Sampdoria, inoltre, diventa il marcatore più longevo della storia dell’Italia a 36 anni, superando Christian Panucci, che il 13 giugno 2008, a 35 anni, era andato a segno nella gara degli Europei pareggiata 1-1 con la Romania. Imbeccato da un traversone di Spinazzola, Quagliarella si rende poi autore di una sponda di testa per la seconda rete consecutiva di Moise Kean. Mancini getta nella mischia Zaniolo e Pavoletti, che rilevano rispettivamente Jorginho e lo stesso Quagliarella. Proprio il centravanti del Cagliari, al debutto, timbra il cartellino per il gol del definitivo 6-0, mettendo in rete un comodo tap-in da pochi passi a poco meno di un quarto d’ora dal fischio finale.
L’Italia, dunque, comincia il proprio cammino verso Euro 2020 con due vittorie in altrettante partite, portandosi in testa al gruppo J a punteggio pieno. Gli Azzurri torneranno in campo l’8 e l’11 giugno, per affrontare rispettivamente la Grecia di Kostas Manolas e la Bosnia-Erzegovina di Miralem Pjanić e Edin Džeko, sempre nell’ambito delle qualificazioni ai campionati europei dell’anno prossimo.
Dennis Izzo
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