Gara impressionante in Ungheria, dove trionfa Esteban Ocon (prima volta in carriera) davanti a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Gara mozzafiato grazie anche alle due partenze: durante la prima (sul bagnato) Bottas e Stroll vanno lunghissimi, dunque out entrambi, insieme a Leclerc, Perez e Norris; durante la seconda (sull’asciutto) rientrano tutti ai box tranne Lewis Hamilton, unico in griglia a ripartire. L’inglese parte solo mentre in pit si rimescolano le carte. Il 44 viene costretto poi a rientrare per cambiare le gomme e ripartire ultimo.
Durante la gara si stabilizzano le forze, con Ocon, Alonso, Vettel e Sainz a giocarsi la vittoria e Hamilton che risale come una furia per provare a vincere dopo che al quarto giro passava addirittura ultimo. Verstappen si accontenta di un solo punto in classifica, mentre il rivale nel mondiale completa una super rimonta che gli regala ben 18 punti in classifica e la ritrovata leadership.
Bene Williams e Alpha Tauri che piazzano le auto rispettivamente in nona e ottava posizione (incredibilmente Latifi avanti a Russell, primi punti per entrambi con la casa inglese) e settima e sesta posizione (Gasly avanti a uno stoico Tsunoda). Vettel salva la faccia all’Aston Martin dopo l’incidente di Stroll grazie a un podio solidissimo (il secondo in stagione), così come Hamilton, che conquista il gradino basso a pochi giri dal termine. Entrambi i compagni di squadra verranno probabilmente puniti (e anche pesantemente) dopo i botti del primo giro.
Raikkonen e Giovinazzi non riescono a far partecipare l’Alfa Romeo alla grande festa, così come Schumacher con Haas e Ricciardo con McLaren, tutti fuori dai punti. La Ferrari aveva il passo per andare bene: il rammarico di Leclerc traspare tutto dalle parole a Sky Sport prima della seconda ripartenza; Sainz, invece, prova a trovare la vittoria e il podio con tutti i suoi mezzi, senza fortuna ma con un ottimo 4° posto considerando la casella di partenza (la quindicesima).
Applausi strameritati invece per Alpine, che vince la prima gara della sua storia (con questa denominazione chiaramente) grazie a Esteban Ocon e un grande Fernando Alonso, vero maestro di difesa e grande fautore di questo successo del compagno. Il francese vince davanti a ben 11 mondiali: è il secondo transalpino che trionfa nel giro di due anni (dopo Gasly a Monza 2020), l’ultimo precedente a loro addirittura prima degli anni 2000. Un doppio tripudio storico per i bleus, meritato considerando la leadership durata oltre il 90% della gara.
Piccola nota a margine: Davide Brivio dopo il capolavoro Suzuki con Mir nella MotoGP 2020, è riuscito nell’impresa di portare Alpine alla vittoria dopo solo 11 gare. Un po’ d’Italia anche in questa vittoria.
Questa la top 10 finale della gara: Ocon, Vettel, Hamilton, Sainz, Alonso, Gasly, Tsunoda, Latifi, Russell, Verstappen.
Questa invece la situazione in classifica: Hamilton 192, Verstappen 186, Norris 113, Bottas, 108, Perez 104, Leclerc e Sainz 80, Ricciardo 50, Vettel 48, Gasly 47, Ocon 39 e Alonso 36.
Costruttori: Mercedes 300, Red Bull 290, McLaren 163, Ferrari 160, Alpine 75, Aston Martin 66, ALpha Tauri 63, Williams 6, Alfa Romeo 2, Haas 0.
Francesco Mascali
Fonte foto: Lukas Raich
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