Si disputa la prima delle due semifinali di questa Champions League atipica. Si gioca, infatti, una partita secca in un campo neutro, quale è il Da Luz in Portogallo. Si affrontano il Paris Saint Germain e il Lipsia. Entrambe le squadre non sono mai riuscite ad arrivare alla finale della coppa dei campioni. Due organici, però, totalmente diversi per indole: i francesi puntano sulle grandi individualità, mentre i tedeschi hanno come punto di forza l’organizzazione del gioco di squadra, ben orchestrato dall’allenatore trentatreenne Nagelsmann (che, pur avendo ricevuto molte attenzioni dai top club, ha dichiarato di voler continuare il suo progetto tecnico con il Lipsia).
L’allenatore dei parigini Tuchel decide di schierare un tridente senza un vero numero nove, lasciando così fuori Icardi e schierando il trio dei fantasisti: Neymar, Mbappè e Di Maria. Il Lipsia deve fare a meno di Timo Werner, ormai passato ufficialmente al Chelsea. Il numero 7 del PSG, Mbappè, al 4’trova una grande palla per l’astro brasiliano Neymar, che mette sul palo esterno. Il vantaggio dei francesi è solo rinviato: al 13’ Di Maria batte una punizione perfetta sulla testa di Marquinhos che segna. Il Lipsia non ci sta e cerca di rispondere con Poulsen, ben servito dopo un’azione personale di Laimer; ma il numero nove danese manda fuori da ottima posizione. Al 31’ Neymar vede Gulacsi fuori dai pali e da 35 metri prova una magia da punizione. La sfera, tuttavia, colpisce il palo esterno e si perde sul fondo.
Il portiere dei tedeschi, pochi minuti dopo, sbaglia il rinvio e serve Paredes che, a sua volta, serve Neymar; il brasiliano, con un colpo di tacco magico, fa arrivare la palla a Di Maria ed è il raddoppio del Paris Saint Germain. Il numero 10 parigino potrebbe chiudere la partita già nell’azione successiva, ma sbaglia con un tiro non da lui.
Nel secondo tempo Nagelsmann inserisce in campo Schick e Forsberg per dare più qualità in mezzo al campo, eppure quello che mancherà davvero per tutta la partita a Upamecano e compagni sarà l’intensità adatta per contrastare le giocate imprevedibili dei calciatori di Tuchel. Pertanto, il copione nei secondi 45 minuti non cambia: i francesi restano in avanti e al 54’ trovano anche il 3 a 0 grazie all’ennesimo meraviglioso assist di Di Maria per Bernant, il quale di testa spinge la palla in rete. “El Fideo” illumina ancora per Mbappè al 69’, ma il francese non è in grande serata. Difatti, prima manda fuori di testa e poi si fa parare il tiro da Gulacsi. Il Lipsia prova a segnare il gol della bandiera con un tiro da fuori di Angelino, parato da Sergio Rico. Ci prova anche il centrocampista danese Sabitzer, che centra però in pieno Thiago Silva. Il difensore brasiliano, insieme al compagno di reparto Kimpembe, è protagonista di una partita monstre, confermando ancora tutta la sua forza nonostante i 36 anni. Negli ultimi minuti arriva una bella notizia per i parigini: fa il suo ingresso in campo Marco Verratti. Il centrocampista italiano, che recuperava da un problema muscolare al polpaccio, gioca bene e sembra essere tornato totalmente a disposizione per l’ultimo, decisivo, match.
Il Paris Saint Germain raggiunge meritatamente la finale di Champions League e la possibilità di arrivare all’obiettivo posto da Al Khelaifi ben 9 anni fa appare ora molto più vicino.
Toti Pulvirenti
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