Il calciomercato di gennaio, si sa, non è mai semplice, in quanto è difficile individuare le occasioni giuste nel giro di un mese. Inoltre, i giocatori acquistati sono chiamati a dare subito il proprio apporto alla causa, pur avendo ben poco tempo per ambientarsi. Il processo è lungo e complicato, soprattutto se si tratta di giocatori che provengono da campionati stranieri. In ambito calciomercato, il Covid non fa altro che aumentare le difficoltà, non soltanto in termini economici.
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A gennaio è difficile convincere le squadre a privarsi dei loro pezzi pregiati, per cui solitamente ci si sofferma su investimenti mirati, per lo più in prestito con diritto o obbligo di riscatto. In questo senso, tra le venti squadre di Serie A c’è già chi ha fatto ben più del dovuto. La Fiorentina ha rinforzato l’attacco con gli innesti di Jonathan Ikoné (circa 14 milioni nelle casse delle Lille) e Krzysztof Piątek (prestito con diritto di riscatto dall’Hertha Berlino) e difficilmente farà altre operazioni in entrata nel calciomercato invernale.
Situazione simile per l’Atalanta, che ha esaudito il desiderio di Gian Piero Gasperini, battendo la concorrenza per Jeremie Boga, attualmente impegnato in Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. La sua momentanea indisponibilità e i problemi fisici occorsi a Zapata hanno bloccato temporaneamente le partenze di Miranchuk e Piccoli, con il primo che potrebbe restare solo in caso di partenza di Iličić e il secondo che passerà a breve al Genoa, dopo essere stato a un passo dalla Sampdoria.
#Calciomercato @GenoaCFC | Due acquisti per #Blessin: è fatta per #Amiri e per #Piccoli https://t.co/DE4V2GXekK
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 19, 2022
I liguri rossoblu hanno accolto numerosi volti nuovi (non una novità da quelle parti), di cui soltanto due provenienti dalla Serie A (Calafiori in prestito secco dalla Roma e, appunto, Piccoli dall’Atalanta, mentre Hefti arriva dallo Young Boys, Ostigard dal Brighton, Yeboah dallo Sturm Graz e Amiri dal Bayer Leverkusen). Ci si aspetta che i nuovi arrivati contribuiscano a far cambiare in fretta la marcia in termini di prestazioni e risultati. Un compito che spetterà al sostituto di Shevchenko, il tedesco Alexander Blessin.
Rinforzi in difesa per il Cagliari di Mazzarri, con Lovato e Goldaniga a rimpiazzare gli epurati Godín, passato all’Atlético Mineiro, e Cáceres, ormai fuori dai piani del club rossoblu. L’Inter capolista è probabilmente la squadra che ha meno bisogno di intervenire nel calciomercato di riparazione. I nerazzurri, però, lavorano sotto traccia alla ricerca di elementi funzionali per puntellare la rosa di Inzaghi. La priorità è un vice Perišić, mentre Sensi si allontana dalla Sampdoria: il centrocampista, autore del gol decisivo ai supplementari nel 3-2 con l’Empoli in Coppa Italia, resterà almeno fino alla gara di campionato col Venezia.
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I blucerchiati hanno sostituito D’Aversa con Giampaolo e hanno già acquistato Conti dal Milan, Rincón dal Torino e Magnani dal Verona. Tra le big che hanno necessità di rinforzarsi, spiccano Milan, Napoli e Juventus. I rossoneri si vedono quasi costretti ad ingaggiare almeno un difensore centrale, visti gli infortuni occorsi a capitan Simon Kjær prima (rottura del legamento crociato anteriore e stagione finita) e Fikayo Tomori poi (circa un mese di stop dopo l’intervento al ginocchio).
Sfumato Botman (troppo alte le richieste del Lille), Eric Bailly in prestito dal Manchester United pare la pista più percorribile, ma ad ostacolare l’affare è il fatto che il giocatore sia ancora impegnato in Coppa d’Africa, con la Costa d’Avorio di Kessié. Le alternative sono il senegalese Abdou Diallo del PSG – che vorrebbe cederlo solo a titolo definitivo – e Nicolò Casale del Verona, che piace anche alla Lazio ma difficilmente lascerà gli scaligeri prima del termine della stagione. Gli azzurri, dopo aver sostituito Manolas con l’inglese classe ‘97 Axel Tuanzebe, rientrato al Manchester United dall’Aston Villa e ceduto in prestito secco dai Red Devils ai partenopei, sono alla ricerca di un terzino sinistro.
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Molto complicata l’opzione Nicolas Tagliafico, sia perché l’Ajax non apre al prestito ma solo a una partenza a titolo definitivo per circa 7 milioni di euro, sia perché sulle tracce dell’esperto giocatore argentino ci sono numerosi club europei, tra cui Barcellona e Marsiglia. I bianconeri, dal canto loro, vorrebbero rimpolpare il centrocampo e dotarsi di un centravanti che dia maggior peso all’attacco di Massimiliano Allegri.
Nel primo caso, oltre alla suggestione Denis Zakaria, in scadenza col Borussia Mönchengladbach (vuole un contratto quinquennale), tornerà Nicolò Rovella dal prestito al Genoa con sei mesi d’anticipo, mentre nel secondo caso un investimento di spessore sarà legato alle cessioni degli esuberi. Aaron Ramsey potrebbe approdare al Crystal Palace di Vieira, mentre Arthur si avvicina all’Arsenal in prestito per 18 mesi. Martial, che ha già deciso di lasciare il Manchester United il prima possibile, direbbe sì alla Vecchia Signora ma dal punto di vista economico è fuori portata per i bianconeri, mentre Scamacca non lascerà il Sassuolo a gennaio.
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Molto attiva la Roma, che dopo Maitland-Niles (prestito secco dall’Arsenal) e Sergio Oliveira (prestito con diritto di riscatto dal Porto), autore del gol decisivo all’esordio col Cagliari, potrebbe regalarsi anche Kamara del Marsiglia. Il duttile centrocampista classe ‘99, in grado di giocare anche come difensore, è in scadenza con i francesi, che a giugno riscatteranno Ünder e Pau López. Insomma, il calciomercato è sempre teatro di suggestioni, idee, affari, sogni, rimpianti, delusioni e tanto, tantissimo altro, anche nell’era del Covid.
Il tempo stringe (la finestra di calciomercato invernale chiuderà i battenti alle 20 del 31 gennaio) e numerose squadre sin qui hanno recitato un ruolo marginale, mentre altre hanno messo a segno colpi potenzialmente molto utili. Non sono soltanto le big a prendersi la scena, come dimostra il Venezia, capace di assicurarsi il centrocampista francese classe ‘99 Mickaël Cuisance a titolo definitivo dal Bayern Monaco e il portoghese Nani, campione d’Europa con il Manchester United (2008) e col Portogallo (2016) e reduce da due anni all’Orlando City, già protagonista con un assist all’esordio nell’1-1 con l’Empoli.
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Decisamente meno fortunato di lui, invece, Fares, che ancor prima di cominciare la sua nuova avventura con la maglia del Torino ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore in allenamento e dovrà attendere il prossimo anno per tornare in campo. L’algerino classe ‘96 era arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Lazio, che lo aveva parcheggiato al Genoa la scorsa estate. Toro costretto a correre ai ripari con un nuovo innesto? Tutto è possibile, del resto le vie del calciomercato sono infinite.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Pagina Facebook ACF Fiorentina
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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