Giunge al termine anche la 23ª giornata di Serie A apertasi nella serata di venerdì, ore 20:45, con il divertente incontro tra Lecce e Fiorentina. Nella prima frazione di gioco, si fanno preferire i padroni di casa che passano in vantaggio con una punizione di Oudin. Nella ripresa, arriva la reazione Viola che ribalta il punteggio grazie alle reti di Mandragora e Beltran. Tuttavia, quando la partita sembrava incanalata sull’1-2, arriva il clamoroso ribaltone pugliese con i ragazzi di mister D’Aversa che, nel giro di 120 secondi, trovano il pari con Piccoli e il gol vittoria con Dorgu. Al “Via del Mare”, finisce 3-2 per i giallorossi.
Nella giornata di sabato si inizia alle ore 15 con due match non proprio tra i più divertenti. Partiamo da quello tra Udinese e Monza che mette in palio punti importanti per la salvezza, soprattutto lato friulano. Nonostante i maggiori sforzi prodotti dai ragazzi di mister Cioffi, nessuna delle due formazioni che riesce a sopraffare l’altra. Non a caso, al triplice fischio finale, il punteggio è di 0-0.
Stesso risultato, anche, nell’altra gara delle ore 15 tra Empoli e Genoa. Partita (molto) equilibrata dall’inizio alla fine che non riesce a smuoversi dallo 0-0. Unico fatto di cronaca, l’espulsione per doppio giallo ricevuto da De Winter che lascia il Grifone in dieci (senza ulteriori conseguenze) nei minuti di recupero.
Tutt’altro che noiosa, invece, la partita delle ore 18 tra Frosinone e Milan. Incontro che si sblocca, già nella prima frazione, con Olivier Giroud che porta in vantaggio il Diavolo prima che, Matias Soulé, realizzasse il gol (dal dischetto) del momentaneo pareggio con cui si va all’intervallo. Nella seconda frazione, la formazione allenata da mister Di Francesco passa addirittura in vantaggio con Mazzitelli. Il sogno dei tifosi ciociari, però, viene smorzato dalla contro rimonta rossonera che porta le firme di Gabbia e Luka Jovic. Al triplice fischio finale, il tabellino dice 2-3 per i ragazzi di Stefano Pioli.
Emozioni, gol e spettacolo anche nella sfida delle ore 20:45 tra Bologna e Sassuolo. Partita divertente e dai ritmi alti sin dai primi minuti con gli ospiti che passano in vantaggio con Thorstvedt. Poco dopo, arriva il momentaneo pari della formazione di Thiago Motta (autogol di Viti) che, comunque sia, ritorna sotto dopo la rete di Volpato che manda i neroverdi all’intervallo in vantaggio per 1-2. Nella ripresa, tuttavia, specialmente negli ultimi venti minuti, si abbatte un tornado rossoblù che travolge gli avversari. Prima, il pari con la rete di Fabbian; poi, il gol del sorpasso siglato Ferguson e, infine, la ciliegina sulla torta messa da Saelemaekers che fissa il punteggio sul 4-2.
Il menù domenicale della Serie A si apre con un “aperitivo” leggero, molto leggero, tra Torino e Salernitana. Praticamente, niente da mangiare (nessuna rete) con le due squadre che si bevono i 90 minuti senza riuscire mai ad andare a segno. Al triplice fischio finale, infatti, il punteggio è di 0-0.
Nel classico orario delle ore 15, tocca scendere in campo al Napoli che ospita l’Hellas Verona. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nonostante le cessioni di diversi giocatori importanti, gli scaligeri passano avanti con la rete di Coppola. A quel punto, però, arriva la reazione partenopea con l’ex di turno, Cyril Ngonge, che provoca l’autorete di Dawidowicz. A pochi minuti dal novantesimo, arriva anche la fantastica rete a giro da fuori area di Kvicha Kvaratshkelia che ribalta il risultato regalando la vittoria per 2-1 ai campioni d’Italia in carica.
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, è il momento della sfida Champions tra Atalanta e Lazio. Partita, per circa 80 minuti, dominata dai ragazzi di mister Gasperini che vanno all’intervallo già in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Pasalic e De Ketelaere (su rigore). Nella ripresa, arriva la doppietta del centrocampista offensivo belga che incanta i tifosi del Gewiss Stadium. Nel finale, valido solo per le statistiche, il rigore trasformato da Ciro Immobile che fissa il risultato sul 3-1 finale. Dea sempre più quarta.
In serata, alle ore 20:45, arriva il piatto forte di questa domenica. La partita che tutta Italia, e non solo, stava aspettando. Probabilmente non deciderà le sorti di questo campionato, ma l’incontro di ieri tra Inter e Juventus ha decisamente dato un’importante sterzata verso la formazione nerazzurra.
Per decidere l’incontro, basta una sfortunata autorete di Gatti ma, nel complesso, i ragazzi di Simone Inzaghi si fanno preferire rispetto ai bianconeri. Quest’ultimi, nella prima mezz’ora di gioco si abbassano (troppo) lasciando il pallino del gioco in mano ai nerazzurri e non sfruttano una ripartenza pericolosa con Vlahovic. Nella ripresa, quando i ritmi salgono e le difese si allungano, si entra nel territorio “preferito” dalla Beneamata che produce le occasioni più pericolose ma che non riesce a segnare grazie a un poderoso Szczesny. Da segnalare, da una parte, le parate del portiere polacco su Barella e Arnautovic; dall’altra, il tiro (deviato) di Kostic che poteva diventare un assist per i compagni. Morale della favola, il punteggio finale dice 1-0 per l’Inter che (con una partita in meno) allunga in classifica a +4 sulla Juventus.
La 23ª giornata di Serie A – il cui main sponsor a partire dalla prossima stagione sarà Eni – si chiude il lunedì sera, ore 20:45, con la sfida tra Roma e Cagliari. Partita, praticamente, mai in discussione con la formazione di Daniele De Rossi che sbriga la pratica con un netto 4-0. La doppietta di un ottimo Paulo Dybala viene, infatti, accompagnata dalle reti di Pellegrini e del neo acquisto Huijsen.
TOP
JOVIC: arrivato al Milan nelle ultime ore di mercato, dopo che i rossoneri non avevano trovato nessun’altro, l’attaccante serbo sta diventando sempre più decisivo. Niente di fenomenale ma, semplicemente, fa quello che dovrebbe fare una prima punta: segnare. E lui, praticamente, ci riesce a ogni ingresso in campo. Come a Udine due giornate fa, come a Frosinone sabato pomeriggio. Arrivato da ultima ruota del carro, adesso, addirittura, si pensa a un rinnovo di contratto. L’ANIMA DEL DIAVOLO.
SAELEMAEKERS: chi, invece, in estate ha lasciato il Milan, è l’esterno belga che con il Bologna sta disputando un buon campionato. Una delle sue migliori prove stagionali quella di sabato sera che, difatti, decide l’incontro contro il Sassuolo. Il suo ingresso in campo, a mezz’ora dal termine, con la sua squadra sotto di una rete porta abbrivio e dinamicità alla formazione rossoblù. La rete del definitivo 4-2 è la ciliegina sulla torta. ENTRO, SPACCO, CIAO.
DE KETELAERE: a proposito di calciatori belga che hanno lasciato il Milan, chi sta attraversando un gran periodo sia fisico che mentale è il centrocampista offensivo dell’Atalanta. La cura di mister Gasperini sta dando effetti straordinari con l’ex rossonero che, nelle ultime due uscite, ha incantato oltre che deciso gli incontri. Contro l’Udinese, due assist e un’ottima prova. Contro la Lazio, due gol e una prestazione da fuoriclasse. Se è vero che DUE INDIZI FANNO UNA PROVA, CDK IS BACK!
CALHANOGLU: da un centrocampista in rampa di lancio al miglior centrocampista, fin qui, della Serie A. Trovare, ormai, parole per definire le prestazioni del calciatore turco è diventato complicato. Elogiarlo, però, è molto semplice. Come, praticamente, la sventagliata visionaria per Dimarco nel primo tempo: un gesto difficile solo a pensarci ma che, Hakan, fa sembrare semplice. Quell’apertura fenomenale, così come tutta la sua partita, per i tifosi interisti (ma non solo) È UNA GIOIA PER GLI OCCHI.
DYBALA: una gioia per gli occhi, se in forma fisicamente, è sicuramente l’attaccante argentino della Roma. Contro il Cagliari, basta un tocco da distanza ravvicinata e un calcio di rigore per realizzare una “facile” doppietta che incanala la vittoria direzione giallorossa. Non che prima non si impegnasse, ma da quando Daniele De Rossi siede sulla panchina dei giallorossi È TORNATA LA “JOYA” NELLA CAPITALE!
FLOP
MILENKOVIC: veniamo, adesso, alle note dolenti di questa 23ª giornata di Serie A. Partiamo con il centrale difensivo serbo che, in questa stagione, sta vivendo una grossa involuzione. Prima, perde il posto da titolare (a discapito della coppia Martinez Quarta-Ranieri); poi, quando chiamato in causa come nella ripresa contro il Lecce, sembra aver perso fiducia nei propri mezzi creando dei veri e propri disastri. E dire che, qualche stagione addietro, era cercato dalle migliori squadre italiane ma anche europee. LA BRUTTA COPIA DI SE STESSO.
LUIS ALBERTO: quando si valuta la prestazione di giocatori tecnici, qualitativi, fuori dal comune, come il centrocampista spagnolo, uno degli “insulti” peggiori sarebbe dirgli che non ha inciso. Ecco, senza troppi giri di parole, questa volta, il mago non inciso per niente. Non è riuscito a tirare fuori il coniglio dal cilindro. L’unica magia che è riuscito a fare, è stato “sparire” dal campo. Fino alla sua sostituzione, infatti, È STATO UN FANTASMA.
VLAHOVIC: nulla di personale con i giocatori serbi, ma anche l’attaccante della Juventus finisce tra i peggiori di questa giornata. Per inquadrare la sua prestazione bastano due episodi: il cartellino giallo ricevuto dopo neanche 20 minuti e il controllo sbagliato nell’incredibile ripartenza di McKennie nel primo tempo. Dopodiché, nonostante rimanga in campo per tutti e 90 i minuti, esce totalmente dall’incontro. Almeno, mentalmente. Peccato, però, che partite come il Derby d’Italia, si vincono (anche e soprattutto) con la testa. LEZIONE PER IL FUTURO.
CAGLIARI: ok che la salvezza della squadra sarda non passa da una partita contro la Roma ma prestazioni del genere, che si uniscono alle ultime due sconfitte contro Frosinone e Torino, non fanno sicuramente bene al morale e alla classifica della squadra di Claudio Ranieri. Difatti, nella partita dell’Olimpico, l’equilibrio è durato soltanto 1 minuto e qualche spicciolo di secondo: COSÌ NON VA.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A Twitter
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).