Il 4 febbraio si è tenuta a Los Angeles, negli Stati Uniti, la sessantaseiesima edizione dei Grammy Awards, uno dei riconoscimenti più importanti del panorama musicale mondiale. Tra pluricandidati e pluripremiati, c’è chi si è esibito, chi ha fatto la sua apparizione in scena dopo una lunga assenza e chi, strano a dirsi, è stato addirittura arrestato.
La famosa serata dei Grammy crea sempre attorno a sé un grande scalpore, sin dall’annunciazione delle nomination, che quest’anno sembrano essere state da record per l’artista SZA, che ne ha ricevute ben nove. Molti look hanno lasciato il segno sul red carpet, come anche alcuni baci, soprattutto quello tra Dove Cameron e il nostro amato Damiano David, frontman dei Maneskin.
A condurre la serata Trevos Noah, comico e presentatore televisivo dall’ironia tagliente che aveva già presentato l’edizione del 2023 ed è stato quindi riconfermato. La cerimonia di premiazione ha avuto inizio intorno alle 20:00 (circa le due di notte italiane del 5 febbraio) in una serata in cui le avverse condizioni meteo hanno costretto il governatore della California a emanare il codice rosso. Nonostante il maltempo, l’evento ha avuto comunque luogo presso la Crypto.com Arena della città degli angeli, dove durante la serata si sono esibite sul palco artiste come Dua Lipa, Billie Eilish e Olivia Rodrigo.
Ma chi ha trionfato nella notte più importante del mondo della musica internazionale? Ovviamente la cantante dei record Taylor Swift non poteva farsi scappare quest’ennesimo riconoscimento. La donna più influente dell’anno, che ha fatto addirittura alzare il pil americano nel corso del 2023, ha ricevuto il suo quarto Grammy per il miglior album. La cantante, infatti, aveva già vinto in questa categoria ben tre volte, ed ha aggiunto quest’ultimo alla sua collezione che ammonta a ben 13 trofei. In occasione dei ringraziamenti sul palco, Taylor Swift ha anche annunciato ai suoi milioni di fan l’uscita del nuovo disco nell’aprile di quest’anno, dal titolo “The tortured poets department”.
Proprio durante la premiazione di Taylor Swift, Celine Dion è apparsa sul palco dopo vari anni di assenza per consegnare il premio alla “bellissima” Taylor Swift, come lei stessa l’ha definita. La sua lontananza dal pubblico è da attribuire a una malattia molto invalidante, la sindrome della persona rigida, diagnosticatale nel 2022. Una sorpresa molto gradita ai suoi fan e a tutti i presenti in sala che le hanno dedicato una calorosa standing ovation. La cantante ha affermato: “Grazie a tutti! Vi amo” – continuando – “Quando dico che sono felice di essere qui, lo dico davvero dal profondo del cuore. Coloro che hanno avuto la fortuna di essere qui ai Grammy Awards non devono mai dare per scontato l’enorme amore e la gioia che la musica porta nelle nostre vite e nelle persone di tutto il mondo”.
La malattia di cui soffre l’ha costretta a prendersi una pausa dai riflettori, proprio per questo la sua comparsa a sorpresa ha generato grande commozione. Recentemente la cantante ha annunciato la prossima uscita di un documentario sulla sua esperienza della malattia, intitolato “I am: Celine Dion”.
Ma la cantante soprannominata la “Queen of Power Ballads”, non è stata l’unica ospite a sorpresa sul palco dei Grammy.
La cantante dal grande riserbo, Tracy Chapman, ha fatto il suo ritorno su un palco dopo molti anni di silenzio. Si è esibita con Luke Comb sulle note di Fast car, suo singolo uscito nel lontano 1988 che, grazie alla cover del cantante, ha raggiunto le vette delle classifiche country di Billboard e ha vinto i Country Music Awards del 2023 come canzone dell’anno. La cantautrice e polistrumentista statunitense aveva fatto il suo ultimo tour nel 2009, ritirandosi a vita privata ed esibendosi da allora in solamente tre occasioni. Il pubblico le ha dedicato un lungo applauso, lieto di essere stato omaggiato da una sua rara performance. Riguardo al singolo ha affermato: “Non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi nelle classifiche nazionali, ma sono onorata di essere lì. Sono felice per Luke e per il suo successo, e grato che nuovi fan abbiano trovato e abbracciato Fast Car”.
In seguito all’esibizione la canzone ha raggiunto velocemente la vetta delle classifiche su iTunes, diventando nuovamente virale anche tra i più giovani. Proprio la fedelissima cover di Luke Comb ha riportato in vita una canzone dimenticata e in occasione della vittoria nel 2023, Chapman ha affermato: “È davvero un onore per la mia canzone essere nuovamente riconosciuta dopo 35 anni dal suo debutto”.
La serata dei Grammy Awards sembra aver regalato gioie e ritorni commoventi, ma non solo. Protagonista di una vicenda tanto negativa quanto inusuale è stato il rapper Killer Mike.
La serata dei Grammy Awards ha riservato molte sorprese per Killer Mike, nome d’arte del rapper statunitense Michael Render. Dopo aver ricevuto ben tre Grammy, ad attenderlo nel backstage una squadra della polizia di Los Angeles lì per arrestarlo. L’accusa mossa nei suoi confronti sarebbe di aggressione e il video in cui viene scortato dalle forze dell’ordine è diventato subito virale sui vari Social.
Il rapper quarantottenne ha portato a casa ben tre “grammofoni”: per il miglior album rap dal titolo “Michael”, per la miglior canzone rap e per la miglior performance rap con il brano “Scientists and Enginners”. Sul palco aveva affermato: “Questo è per tutte le persone che pensano che tu sia troppo vecchio per rappare. Manteniamo vivo l’hip hop. Non smettere mai di fare quello che fai. Non puoi dirmi che i sogni non si avverano”. Sicuramente dopo aver pronunciato queste parole non si aspettava di essere il protagonista di un episodio tanto spiacevole.
Fonte immagine in evidenza: Point
Alessia La Porta
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Nata a Taormina nel 2001 sotto il segno del toro che gli ha conferito tanta pigrizia, ma anche caparbietà. Amante di tutto ciò che c’è di bello al mondo e delle belle lettere, dopo la maturità classica si è iscritta alla facoltà di lettere a Catania. Ha sin da piccola amato leggere e scrivere, passioni di cui non può fare a meno tanto da sperare un giorno di farne un lavoro. Sogna spesso troppo in grande, ma d’altronde, audantes fortuna iuvat, o no?