Dopo un solo anno di Ligue 1, al Marsiglia, Alexis Sanchez torna in Serie A. Il calciatore cileno classe ’88 rientra all‘Inter nell’affare Correa, arrivando così a parametro zero. Una trattativa in cui entrambe le parti hanno trovato quasi subito sintonia. Al Marsiglia, infatti, arriva Correa con l’opzione del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni, il quale scatterà con il raggiungimento di vari bonus stabiliti. Il cileno, invece, arrivando svincolato, firma un contratto di due anni a 3 milioni a stagione.
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Il ritorno all’Inter di Sanchez può essere considerata una scelta di cuore, o un modo per tornare a giocare in un grande club? L’anno scorso decise di andare via perché dirottato a terzo attaccante, quindi a riserva. Una scelta quella di Inzaghi che non piacque al Nino Maravilla.
Sanchez sicuramente non ha sfigurato con la maglia dei marsigliesi: 44 presenze, 18 gol e 3 assist. Con la maglia dell’Inter, però, indossata per tre anni, l’ex Udinese e Barcellona è riuscito ad alzare tre trofei: un campionato, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana. Vittorie importanti che hanno lasciato un buon ricordo in Sanchez, sebbene il suo minutaggio con l’Inter, adesso, potrebbe ridursi nuovamente in modo drastico.
A differenza di Correa che non è mai riuscito ad ambientarsi nell’Inter, Sanchez lo ha fatto fin da subito, tra i suoi alti e bassi. Un giocatore esploso proprio in Serie A con l’Udinese, per poi far esperienza al Barcellona, all’Arsenal, ed in seguito al Manchester United. Un potenziale mai espresso ai massimi livelli, ma che ha dato soddisfazione a sé stesso e alle squadre in cui ha giocato.
Sanchez torna all’Inter dopo aver segnato 20 reti e sfornato 23 assist in 109 presenze, con la consapevolezza che non sarà la prima scelta.
Foto: Calciomercato.com
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.