Una triste quanto inaspettate notizia scuote il mondo del pallone: all’età di 79 anni è morto Gigi Riva. Figura tra le più leggendarie e storiche del nostro calcio, era ricoverato all’ospedale “Brotzu” di Cagliari dopo aver accusato un malore nella giornata dello scorso sabato, 20 gennaio, nella propria abitazione nel quartiere di San Benedetto.
Dopo aver svolto i primi accertamenti, si era diffusa la notizia che lo stesso Riva si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento al cuore ma che le sue condizioni fossero stabili. Almeno, così, recitava il primo bollettino medico diramato dall’ospedale cagliaritano. Evidentemente, però, nelle ultime ore, la situazione è nettamente peggiorata fino al decesso avvenuto poco prima dell’inizio della finale di Supercoppa tra Inter e Napoli (che, forse ignare della notizia, stanno regolarmente disputando il loro incontro).
Cagliari piange l’eroe dello storico Scudetto della stagione 1969/1970. L’Italia intera, non solo quella del calcio, piange un eroe d’altri tempi. Un calciatore, forte, sia che dentro che fuori dal campo. Un uomo, tutto d’un pezzo, la cui vita è sempre stata legata a un sottile filo di malinconia, che lascia dentro ogni appassionato, tifoso, stimatore, una profonda sensazione di vuoto. La stessa che, da oggi in poi, potrà essere colmata solamente dal suo ricordo. Perché, tanto, personaggi come Gigi Riva saranno ricordati per sempre. Anche quando, per esempio, in qualsiasi parte d’Italia ci sarà un temporale, il pensiero sarà rivolto a colui che era e sarà, per ognuno di noi, Rombo di Tuono. Addio Gigi.
Fonte Foto in Evidenza: Eurosport
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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