PARIGI – Dietro il sorriso più enigmatico del mondo dell’arte potrebbe nascondersi un segreto che sconvolgerebbe per sempre il corso della storia. Il “mistero” della Gioconda di Leonardo Da Vinci si infittisce ancora una volta, in virtù dell’ipotesi avanzata da Pascal Cotte, co-fondatore della Lumiere Technology di Parigi.
Lo scienziato francese sostiene che tra gli strati sottostanti di Monna Lisa si troverebbero addirittura tre versioni differenti realizzate da Leonardo prima di dipingere l’opera definitiva. La BBC riferisce che l’ingegner Cotte è giunto a una simile conclusione al termine di un’accurata osservazione effettuata sul dipinto originale, esposto presso il Museo del Louvre, tramite la LAM (Layer Amplification Method). Si tratta di una procedura avanzata, con cui sono stati “passati al setaccio” altri capolavori del genio di Vinci, che consente di proiettare un fascio di luce intenso sulla superficie della tela. Cotte è riuscito ad individuare ben 155 elementi invisibili ad occhio nudo sotto la vernice della Gioconda e ha raccolto tutte le sue ipotesi tra le pagine del volume Lumière on The Mona Lisa: Hidden Portraits, edito da Hudson Hills Press.
Gabriele Mirabella
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