Pasqua è ormai alle spalle, ma a tutti sarà avanzato del cioccolato, accumulato tra uova degli amici e dei parenti. È risaputo che il cacao sia un alimento dalle molteplici proprietà benefiche, tra cui il miglioramento dell’umore: non è raro che esperti (e non) consiglino di mangiare un cubetto di cioccolata al giorno per stimolare la serotonina, ormone del buonumore. Con moderazione, quindi, il cacao e i suoi derivati possono essere alleati della vita quotidiana.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Planta Medica, propone una piramide per dare una prima classificazione gli effetti di questo alimento e delle sue componenti sull’umore umano, poiché essi risultano ancora non del tutto chiari. I primi elementi da tenere in considerazione sono i flavonoidi, i quali hanno un comprovato effetto benefico sulle funzioni cerebrali e sulla memoria, favoriscono la circolazione sanguigna e riducono i processi neurodegenerativi, inoltre contribuirebbero a migliorare il sonno grazie al loro effetto sulla pressione del sangue. Essi sono presenti anche nelle mandorle e nelle arachidi, nei frutti di bosco, nell’uva e nel vino ed in molte altre piante, per questo motivo lo studio passa a componenti più specifiche del cacao. La teobromina (alcaloide contenuto nel cacao) e la caffeina contribuirebbero insieme a stimolare l’attenzione e la cognizione.
Sulla punta della piramide ci sono componenti minori, come ad esempio la clovammide la cui composizione chimica è simile all’acido rosmarinico, un composto dei flavonoidi con azione anti-infiammatoria. Ci sono anche tanti altri buoni motivi per concedersi un po’ di cioccolato: esso contribuisce in parte a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue, migliora la condizione della pelle nelle donne e fornisce protezione dai raggi UV. Inoltre, se il consumo è inferiore ai 60 grammi al giorno, non influisce sullo sviluppo di acne ed altri inestetismi cutanei.
Tuttavia bisogna fare una precisazione: il cioccolato più efficace e benefico per l’organismo è quello fondente, cioè con almeno il 70% di cacao. Questo perché è il prodotto meno lavorato e dove i flavonoidi sono più preservati. Al secondo posto si trova il cioccolato al latte, mentre del tutto “bandito” è quello bianco: è composto da burro di cacao, latte e molto zucchero, quindi privo dei benefici del cacao. Quanto bisogna consumarne? Tra i 30 e i 70 grammi al giorno, non di più e bisogna dare un’occhiata all’etichetta per controllare l’eventuale presenza di zuccheri indesiderati. Insomma, un po’ di cioccolato al giorno sembra, insieme alla mela, togliere il medico di torno, e se si è esagerato non bisogna dimenticare che Pasqua viene una volta sola all’anno e c’è tutto il tempo per recuperare.
Anna Colombo
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