Ogni anno l’Istat rende noto lo studio sul paniere di riferimento, uno strumento statistico per misurare le variazioni dei prezzi dei beni contenuti in esso, il cui obiettivo è di rappresentare i consumi della famiglia media italiana e gli effetti dell’inflazione su questi ultimi. Gli indici prodotti dall’Istituto sono tre: il NIC, che misura l’inflazione dell’intero sistema economico (punto di riferimento per la formulazione delle politiche economiche); il FOI, che analizza i consumi delle famiglie di operai e impiegati ed infine l’IPCA, l’indice armonizzato europeo che serve per verificare il percorso comune delle economie dei Paesi membri dell’Unione. Questo rapporto è rilevante anche dal punto di vista della società, poiché testimonia di come si evolvono le preferenze di acquisto negli italiani.
Curiosando nell’archivio dei panieri degli ultimi 10 anni si può vedere come, ad esempio, nel 2009 fossero entrati i film in DVD e le chiavette USB e fosse stato introdotto il prodotto Notebook. Ancora, nel 2008 uscirono gli hamburger surgelati per far spazio all’insalata pronta e al pranzo piatto unico. In tempi più recenti sono stati i preparati vegetali (dovuti alle nuove tendenze alimentari) e i prodotti tecnologici (tablet, smartwatch ed e-reader) a diventare parte integrante della spesa italiana. Le novità del 2018 riguardano, innanzitutto, l’utilizzo dei prezzi registrati alle casse della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) dei prodotti per la cura personale e della casa. I comuni coinvolti nell’indagine, inoltre, sono passati da 80 a 79 (42 del Nord, 16 del Centro e 21 del Sd). Per quanto riguarda le nuove entrate, figurano il mango e l’avocado, il robot aspirapolvere, la lavasciuga e i vini liquorosi. Escono, invece, la telefonia pubblica, a causa dell’egemonia della telefonia mobile, il canone Rai, che è stato inserito nelle bollette della luce ed infine il (povero) lettore mp4, ormai obsoleto e superato dalle tecnologie più moderne.
Il Codacons si è detto d’accordo con i cambiamenti effettuati, poiché i nuovi prodotti del paniere rispecchiano i gusti alimentari e gli elettrodomestici presenti nelle case degli italiani; tuttavia si dovrebbe dare più peso ai prodotti alimentari, alle spese per l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili per dare uno specchio più fedele della realtà dei consumi. Nonostante tutto, ci si può immaginare questo paniere come un grande carrello, il cui contenuto cambia, come quando si va a fare la spesa in famiglia ed ogni membro, a seconda dell’età e delle abitudini, mette o toglie dei prodotti. Una nave nel mare del mercato che ogni anno informa sulla rotta e sulla salute dell’equipaggio.
Anna Colombo
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