Quando ricerchiamo un’informazione, di qualsiasi tipologia essa sia, non ci serviamo più dei libri. Perlomeno, quasi nessuno ha più la costanza di acquistare volumi esplicativi su determinati argomenti.. Questo perché, com’è “ovvio” che sia, possediamo la tecnologia: smartphone, tablet eccetera, senza dimenticare Internet naturalmente. In particolare, ci si serve sempre più spesso dei cosiddetti assistenti digitali, come Siri, Cortana, Bixby, Google Assistant, nonché dei motori di ricerca. Tuttavia, non tutti gli utenti sanno che, in realtà, suddetti collaboratori non sono del tutto ferrati su ogni argomento esistente in natura, soprattutto per quanto riguarda il sesso e a scoprirlo è stato un gruppo di scienziati neozelandesi.
In generale, secondo lo studio da loro effettuato e riportato da Focus, è risultato che i browser, al contrario degli assistenti digitali, forniscono risposte maggiormente attendibili, fallendo solo nell’8% dei casi. Invece Siri, per esempio, tende a dare risposte nel 36% dei casi completamente sbagliate o non del tutto esatte, al contrario di Google Assistant il quale, nonostante tutto, gode di una maggior precisione. Nel caso si chieda a Siri di visualizzare cose come immagini ritraenti rapporti sessuali, essa tende a trincerarsi dietro frasi come «non ho un’opinione su questo».
Un altro gap che divide particolarmente i browser dagli assistenti digitali è rappresentato dal fatto che specialmente questi ultimi, essendo dotati di voce e intelligenza artificiale, di frequente non comprendono bene cosa gli si stia dicendo, aprendo, quindi, pagine sul Web o eseguendo azioni interamente scorrette. E il sesso, a quanto pare, è uno di quegli argomenti sui quali i programmatori, ancora, non si sono soffermati particolarmente. Tutti noi ci divertiamo a dialogare con i nostri cellulari, avviando, a volte, delle vere e proprie discussioni, e a quanto pare gli studiosi neozelandesi non si sbagliano del tutto, giacché, sebbene Siri sia la più imperfetta, anche gli altri assistenti non scherzano. Insomma, qualora si fosse alla ricerca di eventuali chiarimenti sul sesso, si consiglia caldamente di non rivolgersi all’intelligenza artificiale.
Anastasia Gambera
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