Che si tratti di leggende metropolitane o di notizie scientifiche alle quali si intende credere, è innegabile che determinati cibi vengano associati in maniera quasi spontanea a un aumento del desiderio erotico, un po’ per il sapore da cui sono caratterizzati, un po’ per l’aroma, i colori e la forma stessa ai quali si associano. L’effetto è spesso considerato veritiero, pur tenendo conto che una certa influenza psicologica potrebbe conferire a certi alimenti un ruolo forse un po’ più amplificato rispetto a quello rivestito nella realtà dei fatti. Nell’immaginario collettivo, un posto di riguardo è riservato al peperoncino, probabilmente per via della sua tinta rosso acceso e per il sapore “di fuoco”. Accanto a lui, cioccolato, banane e ostriche: il primo, poiché grazie ai suoi flavonoidi stimola la produzione di endorfine; le seconde, per l’alta concentrazione di potassio e di vitamina B, nonché di acidi grassi (presenti anche nelle mandorle) con la capacità di mantenere gli ormoni sessuali in buona salute; le ultime, definite da sempre un afrodisiaco per eccellenza senza specifici motivi nutrizionali, per via del sapore pronunciato e gradevole, grazie a cui ci si immergerebbe spesso nella giusta atmosfera.

Oltre a tali pietanze, ad ogni modo, altre sono da menzionare per i propri effetti nei rapporti di intimità, forse meno note delle precedenti. Prima di tutto, i fichi: vengono associati al mondo di Venere perché contenenti alcuni nutrienti essenziali per la salute umana, quali manganese, vitamina E e zinco; a partire da ciò, il passo per ritenerli indispensabili a stimolare le pulsioni passionali è breve. Un effetto più rilassante, invece, è sortito dal cocomero, definito anche come pillola blu naturale, dal momento che esso contiene una quantità tale di citrullina da consentire la produzione di arginina, la quale procura a sua volta un effetto rilassante sui vasi sanguigni. Dal canto proprio, poi, l’avocado garantisce un quid in più alla scintilla amorosa ed è ritenuto da secoli miracoloso a riguardo, oltre al fatto che conferisce particolare lucentezza a pelle e capelli. Fra i frutti afrodisiaci figurano anche quelli di bosco, in particolare mirtilli e lamponi, ricchi di vitamine B, C ed E, al pari di altre molecole ossidanti, grazie a cui il sangue scorre nelle vene con un vigore maggiore. I mirtilli, inoltre, migliorano la vasodilatazione periferica, con tutti i vantaggi che ne derivano.

Ultimi due alimenti da menzionare e, forse, decisamente fra i meno prevedibili. Il rosmarino, in primis, dall’aroma allettante e con spiccate proprietà che favoriscono la digestione e che, pertanto, fanno richiedere minore afflusso di sangue allo stomaco, lasciandone una buona quantità ad altre parti del corpo legate alla sfera sessuale. In secundis, il formaggio: strano ma vero, il suo effetto è più intenso del cioccolato, poiché stimola ben dieci volte di più la produzione di endorfine. Rimane da tenere presente, tuttavia, che le suddette informazioni acquisiscono un senso solo laddove l’intesa di coppia sia elevata al punto da accendersi anche solo grazie ad una piccola degustazione culinaria. Se i soggetti coinvolti, infatti, non provano già un certo trasporto in partenza e non sono convinti della componente giocosa e allettante del cibo afrodisiaco, poco aiuta qualsiasi delle pietanze qui descritte.

L’afrodisiaco più potente rimane quello mentale, stimolato da fantasia, affetto reciproco, intimità e voglia di sentirsi complici della medesima atmosfera. In tal caso, il cibo è letteralmente una gustosa “ciliegina sulla torta”; in caso contrario, a poco servirà.

Eva Luna Mascolino

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