Vampate di calore, nervosismo, disturbi cardiovascolari e malattie come il tumore alle ovaie, alle mammelle o quelle neurodegenerative, sono le possibili conseguenze di una delle fasi più importanti della vita di una donna: la menopausa. La riduzione del quantitativo di ormoni femminili (estrogeni) sono il motivo principale di tutto questo, rendendo la menopausa quasi una meta “infelice”. Addirittura, alcuni sostengono che questa fase sia anche sinonimo d’invecchiamento e a tal proposito, è nata una campagna, caldeggiata dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), dal nome Menopausa meno…male, progetto volto ad aiutare le donne a superare i vari ostacoli del climaterio.
La Sigo ha mostrato alcuni risultati della ricerca effettuata su oltre 2mila donne italiane di età compresa fra i 40 e i 50 anni, studio che ha palesato molte delle abitudini del gentil sesso: in parecchie, infatti, non effettuano la visita ginecologica annuale, non seguono una vita sana, non praticano sport e accusano un certo aumento di peso. I luminari, invece, raccomandano proprio di non fumare e di non bere alcolici in eccesso, ma di tenere uno stile di vita corretto poiché coadiuva soprattutto la prevenzione contro le patologie che, in moltissimi casi, colpiscono le donne in età avanzata. Proprio per questo, la campagna mira a far chiarezza su quanto una “terapia ormonale sostitutiva” (meglio conosciuta con l’acronimo Tos) possa essere risolutiva: gli ormoni in questione sono gli estrogeni, i quali, associati a progestinici, aiuterebbero ad abbassare notevolmente i fastidi dovuti a vampate di calore, irritabilità e così via.
Tuttavia, la Tos è consigliata alle donne in menopausa precoce (raggiunta prima dei 45 anni), a quelle che cagionano sintomi vasomotori, ma anche insonnia, tutti fastidi, comunque, persistenti e molesti. Negli altri casi, la cura deve essere prescritta dal medico curante; nondimeno, il trattamento lo si dovrebbe iniziare immediatamente dopo la menopausa, poiché più in là potrebbe diventare alquanto rischioso se iniziato in presenza di malattie neurodegenerative in fase avanzata. Perfino dosi sbagliate di ormoni comporterebbero un pericolo non irrilevante, soprattutto in donne già soggette a patologie tumorali o cardiovascolari. Chi non accusa sintomi di questo genere, osteoporotici o non è affetta dal morbo di Alzheimer, non dovrebbe assolutamente utilizzare la Tos poiché non servirebbe a nulla.
Infine, uno dei problemi forse più spiacevoli è anche la secchezza vaginale con conseguenti dolori nei rapporti sessuali. Per prevenire e curare questi fastidi è possibile acquistare e applicare dei preparati. Qualora, invece, la difficoltà si presentasse molto più tardi dell’arrivo della menopausa, è possibile adoperare ugualmente una cura a base di estrogeni, sempre e solo, però, sotto il consiglio di un medico. È proprio vero, quindi, che qualsiasi problema è facilmente risolvibile, basta solo volerlo.
Anastasia Gambera
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