L’eiaculazione precoce è una patologia molto frequente che colpisce un uomo su tre. È identificata, da un punto di vista clinico, come un riflesso eiaculatorio che avviene entro 2 minuti dalla penetrazione in vagina.
Al di là dei freddi numeri diciamo che possiamo considerare l’eiaculazione precoce come un riflesso eiaculatorio che avviene in anticipo rispetto alle aspettative della coppia, creando fonti di disagio oltre che sessuale anche psicologico in molti uomini.
Non è sempre facile o immediato individuare la causa della eiaculazione precoce che può essere di origine organica, legata ad esempio a problematiche anatomiche a livello del pene come la presenza di un frenulo corto o di un prepuzio fimotico che può essere responsabile della presenza di un glande ipersensibile, o talvolta al contrario forme esclusivamente di origine psicogena o emozionale.
Ma talvolta Il problema è legato alla carenza di serotonina, un neurotrasmettitore responsabile anche della gestione del riflesso eiaculatorio.
Fino ad oggi le cure proposte per questo tipo di problema hanno visto protagonisti farmaci antidepressivi in grado di aumentare i livelli di serotonina. Tuttavia, si tratta di farmaci che possono nel cronico dare problemi di natura psicologica e assuefazione.
Negli ultimi tempi si è valutata, dunque, grazie anche al lavoro di alcuni ricercatori italiani (due mie lavori presentati al congresso nazionale di Nutraceutica Andrologica) eseguiti in un numero importante di pazienti, la possibilità di utilizzare la griffonia, ossia una pianta dell’Africa nord-occidentale; nei suoi baccelli sono contenute alte quantità di triptofano, aminoacido che il cervello utilizza per la sintesi della serotonina.
Con una terapia naturale quindi, a base di griffonia e altri ansiolitici naturali come ad esempio la valeriana e la passiflora, si è sintetizzato un nutraceutico che sembra poter dare in alcuni pazienti la possibilità di migliorare il riflesso eiaculatorio evitando di utilizzare farmaci o anestetici causa spesso di ulteriori problemi ed effetti collaterali.
Dr Andrea Militello
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